1 Regolamentazione Aeronautica 2 Nozioni generali sugli Aeromobili 4 Medicina e Psicologia aeronautica 5 Meteorologia
6 Navigazione aerea 7 Procedure operative 8 Comunicazioni 9 Principi del Volo
SPL: 1.1 L'autorizzazione al trasporto di passeggeri su aliante:
  1. scade ogni anno
  2. scade ogni tre anni
  3. una volta conseguita, scade in assenza di attività di volo recente
  4. scade a seconda dell'età
SPL: 1.2 Per poter trasportare passeggeri su aliante è necessario:
  1. essere titolari della licenza di pilota di aliante e di quella di pilota privato
  2. essere titolari della licenza di pilota di aliante e dell'abilitazione al traino alianti
  3. essere titolari della licenza di pilota di aliante ed aver maturato l'attività recente di volo prescritta
  4. essere titolari della licenza di pilota di aliante ed aver maturato sia l'attività minima che l'attività recente di volo prescritte per il trasporto passeggeri
SPL: 1.3 Quale è l'attività di volo recente necessaria per essere pilota responsabile su aliante ?
  1. aver eseguito nei 2 anni che precedono il volo 5 ore di volo su aliante, 15 lanci e 2 voli con istruttore
  2. aver eseguito nel anno che precede il volo 5 ore di volo su aliante, 15 lanci e 2 voli con istruttore
  3. aver eseguito nei 24 mesi che precedono il volo 5 ore di volo e 15 lanci
  4. Non vi è alcun limite
SPL: 1.4 Quale è l'attività di volo recente necessaria per trasportare passeggeri ?
  1. 3 decolli ed atterraggi come pilota responsabile nei 90 giorni che precedono il volo
  2. 3 ore di volo come pilota responsabile nei 90 giorni che precedono il volo
  3. 3 decolli ed atterraggi come pilota responsabile nel 60 giorni che precedono il volo
  4. Non vi è alcun limite
SPL: 1.5 Per decollare tramite un lancio con verricello, quale è l'attività di volo recente richiesta ?
  1. aver eseguito 5 lanci col verricello nei 24 mesi che precedono il volo
  2. aver eseguito 5 lanci col verricello nei 12 mesi che precedono il volo
  3. aver eseguito 10 lanci col verricello nei 24 mesi che precedono il volo
  4. Dopo 250 lanci col verricello non è più richiesta un attività minima
SPL: 1.6 Nel caso un pilota non abbia effettuato l'attività recente di volo prescritta, la licenza di Pilota di Aliante può essere reintegrata svolgendo:
  1. un esame in volo con un esaminatore di volo
  2. un corso di aggiornamento teorico/pratico
  3. 5 ore di volo solista sotto la supervisione di un istruttore
  4. il reintegro si ha d'ufficio con una richiesta a Ufficio Licenze dell'ENAC
SPL: 1.7 Nel caso un pilota non abbia effettuato l'attività di volo recente prescritta, la licenza di Pilota di Aliante può essere reintegrata svolgendo:
  1. attività di volo mancante con o sotto supervisione di un istruttore di volo
  2. un corso teorico/pratico comprendente almeno tre ore di volo con l'istruttore
  3. un corso teorico di aggiornamento ed un esame di volo con un esaminatore
  4. almeno tre ore di volo con istruttore ed un esame di volo con istruttore di volo
SPL: 1.8 Per i titolari della licenza di Pilota di Aliante, quale è il minimo dell'attività di volo prevista per poter portare passeggeri su aliante ?
  1. 10 ore da pilota responsabile o 30 lanci da pilota responsabile
  2. A discrezione del direttore della scuola
  3. 30 ore complessive
  4. 10 ore dopo aver conseguito la licenza
SPL: 1.9 Per i titolari della licenza di Pilota di Aliante con abilitazione al motoaliante (TMG), quale è il l'attività di volo recente richiesta per essere pilota responsabile su TMG ?
  1. Aver effettuato nei 24 mesi che precedono il volo 12 ore di volo di cui 6 su TMG, 12 decolli ed atterraggi su TMG e un ora di volo di addestramento su TMG con un istruttore
  2. Aver effettuato nei 12 mesi che precedono il volo 12 ore di volo su TMG, 12 decolli ed atterraggi su TMG e un ora di volo di addestramento su TMG con un istruttore
  3. A discrezione del direttore della scuola
  4. Aver effettuato 3 decolli ed atterraggi su TMG nei 90 giorni che precedono il volo
SPL: 1.10 Quali attività sono consentite al titolare della licenza di Pilota di Aliante ?
  1. Pilota responsabile su alianti in VMC ed IMC
  2. Pilota responsabile su alianti in voli non remunerati
  3. Pilota responsabile su alianti con esclusioni di voli con aliante biposto
  4. Pilota responsabile su alianti in voli remunerati
SPL: 1.11 È consentito svolgere attività volativa su motoaliante (TMG) al titolare della licenza di volo su aliante ?
  1. Solo se in possesso della relativa abilitazione
  2. Sì, se titolare della licenza di pilota privato di velivolo
  3. Sì, dopo aver svolto una attività minima di 50 ore di volo su aliante
  4. Solo dopo aver conseguito l'abilitazione di istruttore di volo
SPL: 1.12 Cosa è riportato principalmente sul Certificato di Navigabilità (CN) ?
  1. I dati di riconoscimento dell'aeromobile, quelli relativi alla proprietà ed al suo stato legale
  2. I dati tecnici, la categoria e la classe dell'aeromobile, il tipo di impiego autorizzato
  3. Il tipo ed i limiti del danno a terzi coperto dall'assicurazione
  4. L'autorizzazione all'impiego della stazione ricetrasmittente di bordo
SPL: 1.13 In caso di impiego di un aliante al di fuori dei limiti specificati sul Certificato di Navigabilità (CN), lo stesso si intende scaduto.
  1. Vero
  2. Falso
  3. Se l'aliante ha riportato danni, il C.N. non scade
SPL: 1.14 Su quale documento sono indicati i limiti di impiego di un aeromobile ?
  1. Certificato di navigabilità
  2. Certificato di immatricolazione
  3. Certificato acustico
  4. Manuale di volo
SPL: 1.15 Il Certificato di Revisione della Navigabilità (ARC)viene rilasciato da:
  1. Ministero dei Trasporti
  2. Qualsiasi ditta di manutenzione aeronautica certificata
  3. Ministero per la Navigazione
  4. ENAC
SPL: 1.16 Con che scadenza va rinnovata il Certificato di Revisione della Navigabilità (ARC) di un aliante ?
  1. 6 mesi
  2. 1 anno
  3. 3 anni
  4. 9 mesi
SPL: 1.17 Cosa indica principalmente il Certificato di Navigabilità ?
  1. L'attitudine dell'aeromobile a decollare
  2. L'attitudine dell'aeromobile a trasportare persone o cose
  3. L'attitudine dell'aeromobile a navigare nell'aria
  4. La nazionalità dell'aeromobile
SPL: 1.18 Il Certificato di Navigabilità (CN) contiene, fra l'altro:
  1. numero dei passeggeri trasportabili; peso massimo al decollo; numero dei motori; base di armamento
  2. categoria di impiego dell'aeromobile; peso massimo al decollo
  3. nome ed indirizzo del proprietario; trasferimenti di proprietà; carico utile dell'aeromobile
  4. nome ed indirizzo del proprietario; trasferimenti di proprietà; capacità del serbatoio di carburante
SPL: 1.19 Il Certificato di Revisione della Navigabilità (ARC) di un aliante viene sospeso automaticamente:
  1. quando si svolge attività di lavoro aereo non autorizzata
  2. quando a seguito di un atterraggio fuori campo si verificano danni significativi
  3. quando si effettua un atterraggio fuori campo, anche se non si è verificato alcun danno
  4. quando si è sorvolata una zona vietata
SPL: 1.20 Il Certificato di Revisione della Navigabilità (ARC) viene rinnovata in base a:
  1. controllo sulla pressione dei circuiti idraulici
  2. controllo sul funzionamento della stazione radio
  3. ispezione tecnica della cellula, strumenti, apparati di bordo e gruppo motopropulsore (ove installato)
  4. prove di resistenza statica con pesi disposti sulle ali
SPL: 1.21 Cosa indica principalmente il Certificato di Immatricolazione ?
  1. I dati relativi alla proprietà, alle esercenze
  2. I dati tecnici, la categoria e la classe dell'aeromobile, il tipo di impiego autorizzato
  3. Il tipo ed i limiti del danno a terzi coperto dall'assicurazione
  4. L'autorizzazione all'impiego della stazione ricetrasmittente di bordo
SPL: 1.22 Il Certificato di Immatricolazione viene rilasciato da:
  1. Pubblico Registro Automobilistico
  2. Motorizzazione Civile
  3. ENAC (Ufficio Registro Aeronautico Nazionale)
  4. Registro Aeronavale Italiano
SPL: 1.23 Il Certificato di Immatricolazione perde automaticamente la sua validità:
  1. quando l'aeromobile atterra fuori campo
  2. quando l'aeromobile viene venduto all'estero
  3. quando l'aeromobile viene pignorato
  4. quando l'aeromobile sorvola una zona regolamentata
SPL: 1.24 Che validità ha il Certificato di Immatricolazione ?
  1. 1 anno
  2. 6 mesi
  3. Illimitata
  4. Segue la vita dell'aeromobile finché questo possiede le marche di una nazione
SPL: 1.25 Il Certificato di Immatricolazione contiene:
  1. numero delle ruote del carrello principale; tipo di stazione radio di bordo; strumentazione in VHF installata a bordo
  2. indicazione delle avarie subite; tipo dei motori; tipo delle eliche
  3. passaggi di proprietà; esercenze
  4. tipo e potenza delle stazioni radioelettriche di bordo
SPL: 1.26 Dove vengono trascritti i passaggi di proprietà di un aeromobile ?
  1. Nelle pagine interne del Certificato di Navigabilità
  2. Nelle pagine interne della licenza di pilotaggio del proprietario dell'aeromobile
  3. Nelle pagine interne del Certificato di Immatricolazione
  4. Sul Manuale di Volo
SPL: 1.27 Cosa indica principalmente la Nota di Assicurazione ?
  1. I dati di riconoscimento dell'aeromobile, quelli relativi alla proprietà ed al suo stato legale
  2. I dati tecnici, la categoria e la classe dell'aeromobile, la compagnia di assicurazione
  3. L'avvenuta stipula della polizza e l'importo massimo del danno coperto a terzi dall'assicurazione stessa
  4. L'autorizzazione all'impiego della stazione ricetrasmittente di bordo
SPL: 1.28 L'assicurazione di cui si deve tenere a bordo la relativa nota copre i danni:
  1. causati all'aeromobile da urto contro ostacoli
  2. causati al pilota in caso di incidente
  3. causati a persone o cose che si trovano sulla superficie
  4. causati alle persone che si trovano a bordo dell'aeromobile
SPL: 1.29 La Nota di Assicurazione per danni a terzi in superficie deve essere vidimata:
  1. dal direttore di circoscrizione aeroportuale competente sulla base di armamento dell'aeromobile
  2. dalla compagnia di assicurazione
  3. dal Comando di aerodromo
  4. dall'ufficio Legale del ENAC
SPL: 1.30 La Nota di Assicurazione per danni a terzi in superficie:
  1. certifica la stipula della polizza
  2. comprende la polizza
  3. non dimostra la stipula della polizza
SPL: 1.31 Quali, fra quelle elencate, sono infrazioni alle Regole del Volo che possono dar luogo alla sospensione della validità della licenza da 3 mesi a 2 anni ?
  1. Sorvolo imprudente di zone montagnose; navigazione all'estero
  2. Sorvolo di mare o deserto
  3. Esercizio abusivo del lavoro aereo; navigazione in zone vietate
  4. Evasione del dovere di pagare le tasse aeroportuali
SPL: 1.32 Chi è incaricato di attestare l'esperienza recente di volo del titolare di una licenza di pilota di Aliante ?
  1. Il direttore di una scuola di volo
  2. Un istruttore di una scuola di volo
  3. Lo stesso titolare di una licenza
  4. La segreteria dell'Aero Club
SPL: 1.33 Chi può sequestrare un aeromobile ?
  1. Il direttore di aeroporto
  2. Il giudice
  3. Il capo dell'ufficio R.A.N. del ENAC
  4. Il direttore di una compagnia di navigazione aerea
SPL: 1.34 Quali delle licenze sottoelencate sono previste dalla normativa in vigore ?
  1. Pilota civile di primo grado; commerciale di elicottero; hostess
  2. Ufficiale di rotta; Navigatore; assistente di bordo
  3. Pilota di pallone libero; pilota commerciale di elicottero; pilota di aliante
  4. Meccanico di bordo; radiomontatore; assistente di cabina
SPL: 1.35 Quali delle licenze sottoelencate sono previste dalla normativa in vigore ?
  1. Privato di elicottero; comandante di aeromobile; deltaplanista
  2. Pallone frenato; pallone libero; pilota di dirigibile
  3. Pilota di aliante; pilota privato di elicottero; pilota privato di pallone libero
  4. Ufficiale di rotta di seconda classe; commerciale di elicottero
SPL: 1.36 È possibile avere una Licenza di Pilota di Aliante emessa dal ENAC ed una Licenza di Pilota Privato emessa da un altro paese EASA ?
  1. Si, è possibile
  2. Si, solo per le licenze non commerciale
  3. No, perché la Licenza di Pilota Privato è utilizzabile per pilotare alianti
  4. No, perché tutte le licenze di un pilota vanno gestite da un unica autorità aeronautica nazionale
SPL: 1.37 Le licenze di pilotaggio sono valide per un periodo di:
  1. seguono la validità della visita medica
  2. 3 anni
  3. un anno
  4. 5 anni
SPL: 1.38 Alle Circoscrizioni di Aeroporto sovraintende:
  1. il Direttore di Aeroporto
  2. il Capo del C.D.A.
  3. il Capo della Polizia (Questore)
  4. il Direttore Operazioni Volo del ENAC
SPL: 1.39 Per "base di armamento" si intende:
  1. luogo ove l'aeromobile si rifornisce di carburante e pezzi di ricambio
  2. luogo di abituale dimora dell'aeromobile
  3. luogo di residenza del proprietario dell'aeromobile
  4. luogo in cui l'aeromobile è stato costruito
SPL: 1.40 Chi assegna le marche di immatricolazione ad un velivolo ?
  1. L'Ufficio RAI (Registro Aeronautico Italiano) del ENAC
  2. L'Aero Club d'Italia
  3. L'Ufficio RAN (Registro Aeronautico Nazionale) del ENAC
  4. La Motorizzazione Civile
SPL: 1.41 Dove vengono registrati i passaggi di proprietà di un aeromobile ?
  1. Sul Certificato di Navigabilità
  2. Sul Giornale di Rotta
  3. Su un certificato allegato al Certificato di Navigabilità
  4. Sul Certificato di Immatricolazione
SPL: 1.42 Dove vengono indicate le marche di immatricolazione su un velivolo ?
  1. Solo sulle ali
  2. Solo sulla fusoliera
  3. Sul castello motore
  4. Sui due lati della fusoliera e sotto la semiala sinistra
SPL: 1.43 Che cosa è il RAN ?
  1. È l'ente che rilascia il Certificato di Navigabilità
  2. È un Ufficio della Motorizzazione Civile anche con compiti di registro Aeronautico
  3. È l'ente che rilascia la licenza di Stazione Radio
  4. È un ufficio della Ente Nazionale Aviazione Civile con compiti di Pubblico Registro Aeronautico
SPL: 1.44 Che compito specifico ha il RAN ?
  1. Di rilasciare la licenza di Stazione Radio
  2. Di rilasciare il Certificato di Immatricolazione
  3. Di rilasciare le licenze di pilotaggio
  4. Di controllare la costruzione degli aeromobili
SPL: 1.45 Per un pilota di età inferiore a 40 anni, la visita medica di seconda classe è valida per:
  1. 5 anni
  2. 2 anni
  3. un anno
  4. dipende dalle ore di volo effettuate
SPL: 1.46 Per un pilota di età superiore a 50 anni, la visita medica di seconda classe è valida per:
  1. 2 anni
  2. un anno
  3. 6 mesi
  4. dipende dalle ore di volo effettuate
SPL: 1.47 È consentito al titolare di una Licenza di Pilota di Aliante di volare in nube ?
  1. Sì, purché l'aliante ed il pilota abbiano le relative abilitazioni
  2. Sì, ma solo se il pilota fosse anche titolare di un abilitazione al volo strumentale
  3. No, perché le regole del volo a vista non consentono di volare in IMC
  4. No, perché è troppo pericoloso
SPL: 1.48 È consentito al titolare di una Licenza di Pilota di Aliante di trasportare passeggeri dietro retribuzione ?
  1. Sì, purché il pilota abbia l'abilitazione per operazione commerciali su aliante
  2. Sì, solo se il pilota fosse anche titolare di una licenza commerciale
  3. No, perché il Certificato di Navigabilità di un aliante non lo prevede
  4. No, in nessun modo
SPL: 1.49 La Licenza di Stazione Radio viene rilasciata:
  1. dal Ministero dei Trasporti
  2. da un qualsiasi ufficio postale
  3. dal'ENAC.
  4. dal Ministero delle Poste e Telecomunicazioni
SPL: 1.50 La Licenza di Stazione Radio ha validità:
  1. 10 anni
  2. 3 anni
  3. illimitata
  4. 6 mesi
SPL: 1.51 La Licenza di Stazione Radio permette, previa abilitazione dell'operatore, l'effettuazione di comunicazioni radio:
  1. di ogni tipo
  2. solo di soccorso
  3. previste dal Servizio Mobile di Telecomunicazioni
  4. solo telegrafiche
SPL: 1.52 La Licenza di Stazione Radio:
  1. è rinnovata automaticamente alla scadenza
  2. è rinnovata su richiesta dell'interessato
  3. non viene rinnovata in quanto non scade
  4. è rinnovata presso un qualunque ufficio postale tramite apposito modulo di c/c
SPL: 1.53 Per poter esercire la stazione radio di bordo si deve:
  1. essere titolare della licenza di radioamatore
  2. essere titolare della licenza di pilota professionista
  3. essere titolare di abilitazione di radiotelefonia limitata associata ad una licenza aeronautica
  4. essere titolare di una licenza di Ufficiale di Rotta di prima classe
SPL: 1.54 Il Manuale di Volo è un documento:
  1. amministrativo
  2. giuridico
  3. fiscale
  4. tecnico/operativo
SPL: 1.55 I dati tecnico/operativi di un velivolo sono riportati su:
  1. Manuale di Volo
  2. Nota di assicurazione
  3. Giornale di Rotta
  4. Certificato di Immatricolazione
SPL: 1.56 Le norme per il centraggio di un velivolo sono riportate su:
  1. Certificato di Navigabilità
  2. Manuale di Volo
  3. Certificato di Immatricolazione
  4. Nota di assicurazione
SPL: 1.57 Un aereo in costruzione è sottoposto al controllo di:
  1. Ente Nazionale Aviazione Civile
  2. Questura
  3. Il Registro Aeronautico Italiano (RAI) del ENAC
  4. Il Registro Aeronautico Nazionale (RAN) del ENAC
SPL: 1.58 Ai fini giuridici gli aeromobili delle scuole di pilotaggio e classificati Sc (Scuola) sono:
  1. privati
  2. di stato
  3. pubblici
  4. di proprietà del ENAC
SPL: 1.59 È obbligatorio sugli alianti l'uso del paracadute ?
  1. No, l'uso del paracadute è a discrezione
  2. Sì, su tutti i voli
  3. Sì, sui voli che si protraggono oltre un'ora
  4. Sì, sui voli che superano una certa quota
SPL: 1.60 Quale di questi accessori è obbligatorio indossare per ogni volo su alianti ?
  1. Il casco
  2. La tuta protettiva
  3. Il paracadute
  4. La maschera dell'ossigeno
SPL: 1.61 Dove si trovano le norme che regolano il Volo a Vela in Italia ?
  1. Nell' AIP Parte GEN
  2. Nell' AIP Parte ENR
  3. Nel Codice della Navigazione
  4. Nel Regolamento della Navigazione Aerea
SPL: 1.62 Che cosa significa la sigla AIP ?
  1. Aeronautical Information for Pilot (Informazioni Aeronautiche per i Piloti)
  2. Aeronautical Information Progress (Sviluppo delle Informazioni Aeronautiche)
  3. Aeronautical Information Publication (Pubblicazione di Informazioni Aeronautiche)
  4. Aeronautical Institute of Piloting (Istituto per il Pilotaggio Aeronautico)
SPL: 1.63 L'AIP Italia contiene:
  1. direttive applicabili esclusivamente ai voli strumentali
  2. istruzioni sulla formazione del personale aeronavigante di tutte le categorie
  3. comunicazioni d'ordine amministrativo, nonché delucidazioni su argomenti relativi ad atti ufficiali
  4. informazioni aeronautiche di carattere duraturo, che sono essenziali per la sicurezza della navigazione aerea civile
SPL: 1.64 Dire quali delle seguenti affermazioni corrisponde alle informazioni contenute nell'AIP Italia:
  1. esse possono essere utilizzate solo se si consultano contemporaneamente i NOTAM
  2. esse sono vincolanti e possono essere utilizzate in ogni momento e senza esitazione
  3. esse non sono vincolanti e non necessitano un'applicazione incondizionata
  4. esse possono essere utilizzate solo quando la loro validità sia stata confermata telefonicamente dal ENAC
SPL: 1.65 Le norme della Circolazione Aerea si trovano nella seguente parte della AIP:
  1. FAL.
  2. ENR.
  3. AD.
  4. GEN.
SPL: 1.66 La consultazione dell'AIP assicura sempre l'esattezza delle informazioni assunte ?
  1. Sì, essendo l'AIP un documento ufficiale
  2. Sì, perché l'AIP viene aggiornata continuamente
  3. No, essa deve essere integrata dalla consultazione dei NOTAM
  4. No, perché bisogna consultare anche il Codice della Navigazione
SPL: 1.67 Dove si possono reperire sicuramente i NOTAM ?
  1. Presso la Direzione di Circoscrizione
  2. Presso ogni ARO
  3. Presso l'Ufficio Meteorologico
  4. Alla libreria dell'Orologio
SPL: 1.68 Come vengono diffusi i NOTAM di 1ª classe ?
  1. Per posta
  2. Vengono consegnati a mano ai vari ARO
  3. Vengono comunicati esclusivamente per telefono
  4. Tramite la Rete di Telecomunicazioni Aeronautiche (radio; telex; telefono)
SPL: 1.69 Si può effettuare attività volovelistica IFR in Italia ?
  1. Sì, senza limitazioni
  2. Sì, purché l'aliante ed il pilota abbiano le relative abilitazioni
  3. No, non si può in nessun caso
  4. Si potrebbe, ma non è consigliato
SPL: 1.70 L'attività volovelistica in Italia si deve uniformare alle seguenti regole e norme:
  1. regole generali del volo; regole del volo IFR; norme sulle restrizioni degli spazi aerei; regole particolari
  2. regole generali del volo; regole del volo VFR; norme sulle restrizione degli spazi aerei; regole particolari
  3. regole del volo a vista; regole del volo IFR; norme sulle restrizione degli spazi aerei
  4. regole generali del volo; regole dell'aria; norme sulle responsabilità; regole particolari
SPL: 1.71 Come si suddividono le Regole dell'Aria ?
  1. Regole generali del volo; regole del volo VFR; regole di prudenza
  2. Regole del volo a vista; regole del volo strumentale; regole di volo controllato
  3. Regole generali del volo; regole del volo a vista; regole del volo strumentale
  4. Regole di responsabilità; regole sulla precedenza; regole sui divieti
SPL: 1.72 Per il sorvolo abituale di zone abitate o assembramenti di persone, un pilota deve mantenere, salvo particolari prescrizioni, una quota di almeno:
  1. 500 ft (150 m) al di sopra del più alto ostacolo entro una distanza orizzontale di 500 ft (150 m)
  2. 500 ft (150 m) al di sopra del più alto ostacolo ed entro una distanza orizzontale di 1.000 ft (300 m)
  3. 2.000 ft (600 m) al di sopra del più alto ostacolo ed entro una distanza di 1.000 ft (300 m)
  4. 1.000 ft (300 m) al di sopra del più alto ostacolo ed entro una distanza orizzontale di 2.000 ft (600 m)
SPL: 1.73 L'altezza minima per il sorvolo al di fuori di zone abitate o assembramenti di persone potrà essere:
  1. 500 ft al di sopra del suolo o dell'acqua
  2. 1.000 ft al di sopra del suolo o dell'acqua
  3. 2.000 ft al di sopra del suolo o dell'acqua
  4. 3.000 ft al di sopra del suolo o dell'acqua
SPL: 1.74 Il responsabile dell'osservanza delle norme di Circolazione Aerea è:
  1. l'esercente dell'aeromobile
  2. l' ENAC
  3. il proprietario dell'aeromobile
  4. il comandante dell'aeromobile
SPL: 1.75 Le regole che disciplinano i diritti di precedenza stabiliscono che (scegliere l'affermazione esatta):
  1. gli alianti devono dare la precedenza agli aeromobili e ai dirigibili
  2. i dirigibili devono dare la precedenza ad aeromobili ed alianti
  3. gli aeromobili devono dare la precedenza agli elicotteri
  4. gli aeromobili devono dare la precedenza ai dirigibili, alianti ed aerostati
SPL: 1.76 I velivoli A e B, che volano con rotte opposte, per evitare la collisione dovranno:

  1. entrambi i velivoli accostare a destra
  2. il velivolo A accostare a destra mentre il velivolo B sale di quota
  3. il velivolo B accostare a destra mentre il velivolo A sale di quota
  4. il velivolo A salire di quota mentre il velivolo B scende di quota
SPL: 1.77 I velivoli A e B volano con rotte convergenti.
Per evitare la collisione:

  1. entrambi i velivoli dovranno accostare a destra
  2. il velivolo A ha il diritto di precedenza e prosegue la sua rotta mentre il velivolo B accosta a destra
  3. il velivolo A prosegue la sua rotta mentre il velivolo B sale di quota
  4. il velivolo A accosta a destra mentre il velivolo B sale di quota
SPL: 1.78 I velivoli G ed H sono su rotte convergenti ed alla stessa quota.
Per evitare la collisione:

  1. il velivolo H deve dare la precedenza al velivolo G
  2. il velivolo G deve dare la precedenza al velivolo H
  3. il velivolo H deve variare la propria rotta verso destra ed il velivolo G la deve variare verso sinistra
  4. poiché entrambi i velivoli sono monomotori nessuno dei due ha la precedenza sull'altro
SPL: 1.79 Se i velivoli E ed F si trovassero alla stessa quota, l'azione appropriata dovrebbe essere:

  1. il velivolo E deve dare la precedenza perché i monomotori hanno sempre la precedenza sui plurimotori
  2. il velivolo E deve dare la precedenza al velivolo F
  3. il velivolo F deve dare la precedenza al velivolo E
  4. il velivolo F deve dare la precedenza perché i plurimotori hanno sempre la precedenza sui monomotori
SPL: 1.80 Un aliante deve dare la precedenza a:
  1. aerostati e dirigibili
  2. aerostati e paracadutisti
  3. dirigibili e palloni frenati
  4. non deve dare la precedenza a nessuno
SPL: 1.81 Come devono essere le luci di posizione dei velivoli ?
  1. Verde a destra; rossa a sinistra; bianca dietro
  2. Verde a sinistra; rossa a destra; bianca dietro
  3. Verde a destra; bianca a sinistra; bianca dietro
  4. Bianca e verde a destra; bianca e verde a sinistra
SPL: 1.82 Ricevendo dalla torre di controllo una serie di lampi bianchi diretti al proprio velivolo al suolo, il pilota dovrà:
  1. fermarsi
  2. usare estrema cautela nel rullaggio
  3. ritornare al parcheggio o al punto di partenza
  4. rullare al di fuori della pista in uso
SPL: 1.83 Una luce verde fissa diretta ad un aeromobile in volo significa che il pilota:
  1. deve esercitare estrema prudenza
  2. deve dare la precedenza ad altro traffico e continuare a circuitare
  3. deve ritornare all'atterraggio
  4. è autorizzato ad atterrare
SPL: 1.84 Una serie di lampi verdi diretta ad un aeromobile in volo significa che il pilota:
  1. deve ritornare all'atterraggio
  2. deve dare la precedenza ad altro traffico e continuare a circuitare
  3. deve interrompere l'avvicinamento e lasciare il circuito di traffico
  4. deve esercitare estrema prudenza
SPL: 1.85 Una luce verde fissa diretta ad un aeromobile al suolo significa che il pilota:
  1. deve ritornare al parcheggio o al punto di partenza
  2. deve esercitare estrema prudenza
  3. deve interrompere il rullaggio
  4. è autorizzato al decollo
SPL: 1.86 Una serie di lampi verdi diretta ad un aeromobile al suolo significa che il pilota:
  1. deve rullare fuori della pista in uso
  2. deve esercitare estrema prudenza
  3. è autorizzato a rullare
  4. deve interrompere il rullaggio
SPL: 1.87 Una luce rossa fissa diretta ad un aeromobile in volo significa che il pilota:
  1. deve continuare l'avvicinamento esercitando estrema prudenza
  2. deve abbandonare il circuito di traffico e non atterrare: aeroporto pericoloso
  3. deve dare la precedenza ad altro traffico che segue, rimanendo in attesa nel circuito di traffico aeroportuale
  4. può continuare l'avvicinamento, poiché tale segnale è diretto solo ai velivoli militari
SPL: 1.88 Durante l'avvicinamento finale per l'atterraggio, il pilota vede una serie di lampi rossi diretta verso il proprio aereo dalla torre di controllo. L'azione appropriata dovrà essere:
  1. continuare l'avvicinamento esercitando estrema prudenza
  2. continuare l'avvicinamento ed atterrare, poiché il segnale si riferisce soltanto a velivoli militari
  3. interrompere l'avvicinamento e non atterrare: aeroporto pericoloso
  4. continuare l'avvicinamento ed atterrare, poiché il segnale si riferisce soltanto ad aeromobili al suolo
SPL: 1.89 Durante l'avvicinamento per l'atterraggio, un pilota vede un segnale costituito da un razzo a luce rossa lanciato dalla torre ed a lui diretto. Tale segnale significa:
  1. continuate l'avvicinamento esercitando estrema prudenza
  2. qualsiasi precedente autorizzazione è annullata: non atterrate per il momento
  3. nulla; si può continuare l'avvicinamento ed atterrare regolarmente, poiché questo segnale si riferisce soltanto a velivoli al suolo
  4. ritornate per l'atterraggio
SPL: 1.90 Il segnale raffigurato significa:

  1. carrello destro non abbassato
  2. area di parcheggio sulla vostra destra
  3. circuito a destra
  4. il circuito a destra è vietato
SPL: 1.91 Il segnale raffigurato significa:

  1. divieto di parcheggio
  2. decollo con precauzione
  3. atterraggio con precauzione
  4. aeroporto non sicuro: non atterrare
SPL: 1.92 Il segnale raffigurato significa:

  1. divieto di parcheggio
  2. atterraggio con precauzione
  3. decollo con precauzione
  4. divieto di atterraggio
SPL: 1.93 Il segnale raffigurato significa:

  1. pista con due incroci
  2. pista non idonea alla manovra di aeromobili
  3. intensa attività di alianti
  4. attività di elicotteri in corso
SPL: 1.94 Il segnale raffigurato significa:

  1. direzione di atterraggi e decolli verso Ovest
  2. direzione di atterraggi e decolli verso Est
  3. direzione di atterraggi e decolli da concordarsi con la torre
  4. direzione di atterraggi e decolli a piacere
SPL: 1.95 Il segnale raffigurato significa:

  1. piste intersecantesi
  2. aeroporto (o parte della pista) chiuso al traffico
  3. area vietata al movimento di aeromobili
  4. incrocio con un raccordo
SPL: 1.96 Il segnale raffigurato significa:

  1. testate pista non usabili per decolli e atterraggi
  2. usare solamente le piste per decolli ed atterraggi; nessuna restrizione per gli altri movimenti al suolo
  3. effettuare inversioni di rullaggio solo sulle testate pista
  4. pista chiusa al movimento di aeromobili
SPL: 1.97 Il segnale raffigurato significa:

  1. pista usabile come raccordo per il rullaggio
  2. pista usabile per decolli ed atterraggi
  3. usare solamente le piste per decolli ed atterraggi; gli altri movimenti non sono oggetti ad alcuna restrizione
  4. usare le piste per i decolli ed atterraggi ed i raccordi per i rullaggi
SPL: 1.98 Considerando l'indicazione della manica a vento e la segnaletica di pista, un pilota dovrebbe atterrare:

  1. verso Nord / Est, oltre il segno X
  2. verso Sud / Ovest, oltre il segno X
  3. verso Nord, sulla pista 36
  4. verso Sud, sulla pista 18
SPL: 1.99 In base alle seguenti indicazioni,

un pilota deve:
  1. virare a sinistra per un finale pista "04"
  2. atterrare per pista "18"
  3. atterrare per pista "36"
  4. atterrare per pista "22"
SPL: 1.100 In base alle seguenti indicazioni,

quale delle seguenti affermazioni è esatta ?
  1. Il pilota deve atterrare su pista "22", poiché essa è allineata con la direzione del vento
  2. Il pilota può atterrare sulle piste "36" e "18" ma deve potersi fermare prima dell'attraversamento della pista "04/22"
  3. Il pilota deve pianificare il proprio avvicinamento in modo da poter atterrare oltre il segno X sulla pista "04"
  4. I decolli ed atterraggi sono autorizzati solo sulle piste "18" e "36" secondo la provenienza del vento
SPL: 1.101 Da che cosa è limitato il volo a vista (VFR) ?
  1. Dalle condizioni meteorologiche minime
  2. Dalle abilitazioni in possesso del pilota
  3. Dalle certificazioni dell'aeromobile
  4. Non vi è alcuna limitazione per il volo a vista
SPL: 1.102 Le sigle VMC e IMC, comunemente adottate per definire particolari condizioni di volo, significano rispettivamente:
  1. Velocità Minima di Controllo; Impiego Massimo Consentito
  2. Velocità Massima Consentita: Impiego Minimo Consentito
  3. Visual Meteorological Condition (Condizioni Meteorologiche di Volo a Vista); Instrument Meteorological Condition (Condizioni Meteorologiche di Volo Strumentale)
  4. volo secondo le regole VFR; volo secondo le regole IFR
SPL: 1.103 L'abbreviazione VFR significa:
  1. condizioni meteorologiche di volo a vista
  2. regole del volo a vista
  3. volo a vista notturno
  4. volo a vista speciale
SPL: 1.104 L'abbreviazione VMC significa:
  1. condizioni meteorologiche di volo a vista
  2. regole di volo a vista
  3. volo a vista notturno
  4. volo a vista speciale
SPL: 1.105 Le "Regole di Volo" sono:
  1. VFR; IMC
  2. VFR; IFR
  3. VMC; IFR
  4. VMC; IMC
SPL: 1.106 Un aeromobile può operare secondo le regole VFR:
  1. dall'alba al tramonto
  2. da 30 minuti prima dell'alba a 30 minuti dopo del tramonto
  3. dal crepuscolo civile mattutino al crepuscolo civile serale
  4. dal crepuscolo nautico mattutino al crepuscolo nautico serale
SPL: 1.107 Quanti e quali sono in totale gli spazi aerei controllati e non ?
  1. 5 e cioè Classi A, B, C, F, G
  2. 7 e cioè Classi A, B, C, D, E, F, G
  3. 8 e cioè Classi A, B, C, D, E, F, G, H
  4. 2 e cioè Spazio Aereo Inferiore e Spazio Aereo Superiore
SPL: 1.108 Quali sono gli spazi aerei dedicati soprattutto al volo VFR ?
  1. Gli spazi classificati F e G
  2. Gli spazi classificati A e B
  3. Gli spazi classificati C e D
  4. Tutte le Classi di spazi possono essere dedicate al volo VFR
SPL: 1.109 In senso verticale come è stato suddiviso lo spazio aereo in Italia ?
  1. Da zero a FL 195 incluso e da FL 195 a FL 660 incluso
  2. Da terra a FL 660 incluso e da FL 660 a illimitato
  3. Spazio Aereo Inferiore (da terra a FL 200 incluso); Spazio Aereo Superiore (da FL 200 a Illimitato)
  4. Spazio Aereo Inferiore (da terra a FL 195 incluso); Spazio Aereo Superiore (da FL 195 a illimitato)
SPL: 1.110 Al di sotto dei 3.000 ft sul livello medio del mare o 1.000 ft sul terreno, in uno spazio di Classe F o G, quale è la visibilità minima per poter volare in VFR a 180 Kts IAS ?
  1. 8 Km.
  2. 1,5 Km.
  3. 5 Km.
  4. Non vi è alcuna limitazione di visibilità
SPL: 1.111 Al di sotto dei 3.000 ft sul livello medio del mare o 1.000 ft sul terreno, in uno spazio di Classe F o G, quale è la visibilità minima per poter volare in VFR a 120 Kts IAS ?
  1. 1,5 Km.
  2. 5 Km.
  3. 8 Km.
  4. Non vi è alcuna limitazione di visibilità
SPL: 1.112 Che cosa significa la sigla AGL ?
  1. Altitude Ground Level (altezza al livello del terreno)
  2. Actual Ground Level (livello del terreno effettivo)
  3. Above Ground Level (sopra il livello del terreno)
  4. Nessuna delle precedenti risposte è corretta
SPL: 1.113 Che cosa significa la sigla AMSL ?
  1. Above Minimum Sea Level (sopra il livello minimo del mare)
  2. Above Maximum Sea Level (sopra il livello massimo del mare)
  3. Altitude Mean Sea Level (altezza media del livello del mare)
  4. Above Mean Sea Level (sopra il livello medio del mare)
SPL: 1.114 Entro una Classe D e al di sotto di FL 100, la minima visibilità richiesta per il volo VFR è:
  1. 1,5 Km.
  2. 3 Km.
  3. 8 Km.
  4. 5 Km.
SPL: 1.115 Per poter operare entro un CTR Classe C, D, F, G in VFR speciale, la visibilità al suolo, per i velivoli ad ala fissa, deve essere almeno:
  1. 1,5 Km.
  2. 3 Km.
  3. 5 Km.
  4. 8 Km.
SPL: 1.116 I velivoli ad ala fissa non possono richiedere di volare in VFR speciale entro un CTR Classe C, D, F, G, a meno che:
  1. il pilota sia in possesso di qualificazione strumentale
  2. la visibilità sia uguale o superiore a 1,5 Km.
  3. la base delle nubi sia superiore a 3.000 ft
  4. sia stato compilato un apposito piano di volo
SPL: 1.117 Un aliante è partito da Rieti (390 m sul livello del mare) con l'altimetro regolato sul QFE.
A 1.800 m di altezza il pilota inserisce il QNH comunicatogli da terra.
Istantaneamente il suo altimetro indicherà approssimativamente:
  1. 2.190 m
  2. 1.190 m
  3. 1.410 m
  4. 2.410 m
SPL: 1.118 Un aliante è partito dall'Aquila (670 m sul livello del mare) con l'altimetro regolato sul QFE.
A 1.200 m di altezza il pilota inserisce il QNH comunicatogli da terra.
Istantaneamente il suo altimetro indicherà approssimativamente:
  1. 1.530 m
  2. 2.870 m
  3. 1.870 m
  4. 1.975 m
SPL: 1.119 Un pilota sta volando con l'altimetro regolato sul QNH e legge una quota di 1.750 m.
Se in quel momento sta sorvolando l'aeroporto di Rieti (390 m sul livello del mare), quale sarà la sua altezza dal terreno ?
  1. 2.140 m
  2. 1.360 m
  3. 1.460 m
  4. 1.580 m
SPL: 1.120 Un pilota parte da Rieti (390 m sul livello del mare) ed atterra a Foligno (215 m sul livello del mare).
Se era partito con l'altimetro regolato sul QFE e non ha cambiato regolazione, supponendo che la pressione atmosferica sia rimasta la stessa uguale allo standard, che indicazione avrà quando sarà atterrato ?
  1. 175 m negativi
  2. 175 m positivi
  3. 605 m positivi
  4. 605 m negativi
SPL: 1.121 La sigla STD significa che nelle operazioni che la riguardano l'altimetro è stato regolato su 1013,2 hPa.
  1. Vero
  2. Falso
SPL: 1.122 Che cosa significa la sigla hPa ?
  1. Horse Power (cavalli potenza)
  2. High Pressure Altitude (altitudine di alta pressione)
  3. Ectopascal, unità di misura della pressione atmosferica
  4. High Power Available (alta corrente disponibile)
SPL: 1.123 La sigla ARO significa Aeronautical Reporting Office, cioè dove, ad esempio, si inoltrano i Piani di Volo.
  1. Vero
  2. Falso
SPL: 1.124 In un volo VFR quando è che bisogna usare la regolazione dell'altimetro STD (standard 1013,2 hPa) per operare in rotte semicircolari ?
  1. Al di sopra di 3.000 ft AMSL
  2. Al di sopra di 3.000 ft AGL
  3. Al di sopra di 3.000 ft Standard
  4. Sempre prima di entrare in una zona controllata
SPL: 1.125 Che cosa si intende per circuito "destro" ?
  1. Un circuito effettuato alla destra del pilota
  2. Che bisogna dare la precedenza alla destra
  3. Un circuito le cui virate vengono eseguite a destra
  4. Un circuito effettuato alla destra rispetto al nord, cioè a Est
SPL: 1.126 Che cosa si intende per circuito "sinistro" ?
  1. Un circuito effettuato alla sinistra della pista
  2. Un circuito le cui virate vengono eseguite a sinistra
  3. Che bisogna dare la precedenza alla sinistra
  4. Un circuito effettuato alla sinistra rispetto al nord, cioè ad Ovest
SPL: 1.127 Una zona regolamentata (R) è:
  1. uno spazio aereo di dimensioni definite, entro il quale il volo di aeromobili è subordinato a talune condizioni
  2. uno spazio aereo di dimensioni definite, entro il quale si possono svolgere durante determinati periodi, attività costituenti pericolo per gli aeromobili in volo
  3. uno spazio aereo di dimensioni definite, entro il quale il volo di aeromobili è vietato
  4. uno spazio aereo di dimensioni definite, entro il quale è assicurato il servizio di controllo della circolazione aerea
SPL: 1.128 Una zona pericolosa (D) è:
  1. uno spazio aereo di dimensioni definite, entro il quale il volo di aeromobili è subordinato a talune condizioni
  2. uno spazio aereo di dimensioni definite, entro il quale si possono svolgere durante determinati periodi, attività costituenti pericolo per gli aeromobili in volo
  3. uno spazio aereo di dimensioni definite, entro il quale il volo di aeromobili è vietato
  4. uno spazio aereo di dimensioni definite, stabilito per proteggere la circolazione aerea nelle adiacenze dell'aeroporto
SPL: 1.129 Una zona vietata (P) è:
  1. uno spazio aereo di dimensioni definite, entro il quale il volo di aeromobili è subordinate a talune condizioni
  2. uno spazio aereo di dimensioni definite, entro il quale si possono svolgere durante determinati periodi, attività costituenti pericolo per gli aeromobili in volo
  3. uno spazio aereo di dimensioni definite, entro il quale il volo di aeromobili è vietato
  4. uno spazio aereo di dimensioni definite, stabilito per proteggere la circolazione aerea nelle adiacenze di un aeroporto
SPL: 1.130 Cosa significa la sigla ATS ?
  1. Aeronautical Traffic Space (Spazio del Traffico Aereo)
  2. Aeronautical Traffic Service (Servizio del Traffico Aereo)
  3. Aerial Training Service (Servizio Addestramento Aereo)
  4. Actual Time System (Sistema Orario Effettivo)
SPL: 1.131 Cosa significa la sigla TMA ?
  1. Terminal Military Area (Area Terminale Militare)
  2. True Mean Altitude (Altitudine Media Effettiva)
  3. Traffico Militare Armato
  4. Terminal Area (Area Terminale)
SPL: 1.132 Quale è l'Ente preposto al CTR ?
  1. Il Centro Informazioni Volo (FIC)
  2. La Torre di Controllo (TWR)
  3. Il Centro di Controllo Regionale (ACC)
  4. Il Controllo di Avvicinamento (APP)
SPL: 1.133 Quali possono essere gli Enti preposti all'ATZ ?
  1. La Torre di Controllo (TWR) oppure un AFIS
  2. La Torre di Controllo (TWR) oppure l'ATC
  3. L'Avvicinamento (APP) e la Torre di Controllo (TWR)
  4. La Torre di Controllo (TWR) ed il GCA
SPL: 1.134 Cosa significa la sigla FIS ?
  1. Flight Information System (Sistema di Informazioni di Volo)
  2. Flight Information Service (Servizio Informazioni Volo)
  3. Flight Instrument System (Sistema di Volo Strumentale)
  4. First Indication of Safety (Prima indicazione di Sicurezza)
SPL: 1.135 Cosa significa la sigla ATZ ?
  1. Aeronautical Time Zulu (Tempo Aeronautico Zulu)
  2. Aerodrome Tipical Zone (Zona Aeroportuale Tipica)
  3. Air Test Zoom (Lancio di Prova Aereo)
  4. Aerodrome Traffic Zone (Zona di traffico Aeroportuale)
SPL: 1.136 Che servizio espleta il FIS ?
  1. Servizio di controllo del traffico aereo
  2. Servizio consultivo ai naviganti
  3. Servizio informativo ai naviganti
  4. Servizio di allarme
SPL: 1.137 Lo Spazio Aereo al di sopra del territorio italiano è suddiviso in:
  1. Spazio Aereo Inferiore (da terra fino a FL 195 incluso); Spazio Aereo Superiore (da FL 195 a illimitato)
  2. Spazio Aereo Inferiore, fino a livello 200 escluso; Spazio Aereo Superiore da livello 200 in poi
  3. Spazio Aereo Inferiore fino a livello 250 incluso; Spazio Aereo Superiore oltre livello 250 fino a livello 400
  4. Spazio Aereo VFR e Spazio Aereo IFR
SPL: 1.138 Nell'ambito della FIR, l'Ente che assicura il servizio di informazioni volo si chiama:
  1. APP
  2. ACC
  3. CTR
  4. FIC
SPL: 1.139 Le FIR in Italia sono:
  1. Milano, Roma, Catania
  2. Padova, Roma, Bari
  3. Milano, Roma, Brindisi
  4. Torino, Milano, Roma, Napoli
SPL: 1.140 Che cosa significa la sigla AFIS ?
  1. Aeronautical Flight International Service (Servizio Internazionale Aeronautico di Volo)
  2. Aerodrome Flight Information Service (Servizio di Informazioni di Volo di Aeroporto)
  3. Aerodrome First Information Service (Primo Servizio di Informazioni di Aeroporto)
  4. Actual Forecast Information Service (Servizio Informativo di Previsioni Reali)
SPL: 1.141 Quale delle seguenti abbreviazioni designa uno spazio aereo controllato ?
  1. ATC
  2. APP
  3. AFIS
  4. TMA
SPL: 1.142 Le informazioni emesse dall'AFIS:
  1. costituiscono sempre autorizzazioni
  2. costituiscono autorizzazioni in caso di necessità
  3. non costituiscono mai autorizzazioni
  4. nessuna delle precedenti risposte è corretta
SPL: 1.143 L'Ente preposto al controllo del traffico nelle aerovie (AWY) è:
  1. APP
  2. ACC
  3. CTR
  4. FIC
SPL: 1.144 L'Ente preposto al controllo del traffico in una FIR è:
  1. il Centro di Controllo Regionale
  2. il Controllo di Avvicinamento
  3. in una FIR non vi è alcun Ente di controllo
  4. tutte le precedenti risposte sono errate
SPL: 1.145 Una TMA si definisce come:
  1. un'area facente parte di una Zona di Controllo, a forma di cerchio con un raggio di 5 miglia, fino ad un'altitudine di 2.500 ft
  2. un'area facente parte di una Regione di Controllo, a forma di corridoio largo 10 miglia
  3. uno Spazio Aereo Controllato che va dal suolo fino a livello 250
  4. uno Spazio Aereo Controllato posto alla confluenza di più aerovie, nei pressi di aeroporti di una certa importanza
SPL: 1.146 Quali sono generalmente le informazioni emesse dall'AFIS ?
  1. Condizioni dell'aeroporto; condizioni meteo locali; direzioni di atterraggio e di decollo; informazioni di traffico nell'ATZ
  2. Condizioni dell'aeroporto; previsioni meteo; informazioni di traffico nel CTR; disponibilità di Polizia e Dogana
  3. Condizioni meteo locali; condizioni meteo dell'alternato; informazioni di traffico nella TMA; informazioni inerenti la sicurezza
  4. Informazioni di traffico nell'ATZ; direzioni di decollo e di atterraggio; previsioni meteo nella CTR; autorizzazioni nell'ambito aeroportuale
SPL: 1.147 Un piano di volo VFR per volo in partenza da aeroporto sede di un Ente ATS deve essere presentato:
  1. almeno 10 minuti prima del previsto orario di sblocco
  2. almeno 15 minuti prima del previsto orario di sblocco
  3. almeno 30 minuti prima del previsto orario di sblocco
  4. almeno 1 ora prima del previsto orario di sblocco
SPL: 1.148 Quanti tipi di Piano di Volo esistono ?
  1. Il Piano di Volo normale e la notifica per i voli VFR
  2. Il Piano di Volo per voli locali e quello per i voli internazionali
  3. Il Piano di Volo normale ed il Piano di Volo Abbreviato per i voli VFR
  4. Esiste un solo tipo di Piano di Volo
SPL: 1.149 Al termine di un volo VFR è necessario chiudere il Piano di Volo se questo è stato in qualche modo attivato ?
  1. Sì, sempre, informando l'appropriato Ente ATS
  2. Sì, quando si atterra su di un aeroporto sede di A.R.O.
  3. No, la chiusura avviene automaticamente all'atterraggio
  4. Nessuna delle precedenti risposte è corretta
SPL: 1.150 Quali sono i minimi e massimi livelli semicircolari di crociera per un volo VFR avente una rotta magnetica di 045° ?
  1. Minimo 35 massimo 195
  2. Minimo 45 massimo 185
  3. Minimo 45 massimo 235
  4. Minimo 35 massimo 200
SPL: 1.151 Un pilota in volo di crociera VFR mantiene una prua bussola di 95°, con la quale percorre una rotta magnetica di 85°.
Quale dei livelli di volo elencati sarà appropriato alla suddetta situazione ?
  1. Livello 75
  2. Livello 70
  3. Livello 85
  4. Livello 60
SPL: 1.152 La scelta dei livelli di volo semicircolari di crociera in VFR deve essere effettuata sulla base:
  1. della rotta magnetica, al di sopra di 3.000 ft MSL (livello medio del mare)
  2. della rotta magnetica, al di sopra di 3.000 ft AGL (Sul livello del terreno)
  3. della prua magnetica, al di sopra di 3.000 ft MSL
  4. della prua magnetica, al di sotto di 3.000 ft AGL
SPL: 1.153 Il massimo livello di volo utilizzabile in VFR è:
  1. livello 200
  2. livello 195
  3. livello 185
  4. livello 205
SPL: 1.154 Quale dei seguenti livelli di volo e relative rotte sono appropriate per il volo VFR, al di sopra dell'altezza di 3.000 ft AGL ?
  1. Rotta magnetica 90°-269° inclusi: pari più 500 ft.
  2. Rotta vera 90°-269° inclusi: dispari più 500 ft.
  3. Rotta vera 270°-89° inclusi: dispari più 500 ft.
  4. Rotta magnetica 270°-89° inclusi: pari più 500 ft.
SPL: 1.155 Un pilota che voli in VFR al di sopra dell'altezza di 3.000 ft AGL dovrà mantenere un livello di volo pari più 500 quando:
  1. la prua magnetica sia compresa tra 270° e 89°
  2. la rotta magnetica sia compresa tra 270° e 89°
  3. la rotta magnetica sia compresa tra 90° e 269°
  4. la prua vera sia compresa tra 90° e 269°
SPL: 1.156 Si può volare in VFR tra FL 195 e FL 660 ?
  1. Sì, perché non vi è alcuna restrizione
  2. Sì, purché si osservino le regole del volo IFR
  3. No, salvo eccezioni previste dal AIP
  4. No, perché i velivoli che volano VFR non possono salire a quelle quote
SPL: 1.157 Quale è la velocità massima consentita al di sotto di livello 100 per velivoli civili in VFR ?
  1. 140 Kts IAS
  2. 250 Kts IAS
  3. 250 Kts TAS
  4. 300 Kts IAS
SPL: 1.158 In caso di ritardo alla partenza, quale è il limite massimo di validità di un Piano di Volo ?
  1. Allo scadere dell'EOBT
  2. Mezz'ora dopo l'EOBT
  3. Un'ora dopo l'EOBT
  4. Due ore dopo l'EOBT
SPL: 1.159 Che cosa significa "INCERFA" ?
  1. Fase di pericolo in genere
  2. Iniziale fase di allarme
  3. Fase di incertezza, cioè la prima fase di allarme
  4. International Certification of Aircraft
SPL: 1.160 Quali sono le fasi di allarme ?
  1. Incertezza - allarme - pericolo
  2. Incertezza - allarme - cessato allarme
  3. Allarme - pericolo - intervento
  4. Incertezza - pericolo - salvataggio
SPL: 1.161 Quando un aereo autorizzato all'atterraggio non atterra entro cinque minuti dall'orario stimato scatta:
  1. la fase di incertezza o INCERFA
  2. la fase di allarme o ALERFA
  3. la fase di pericolo o DETRESFA
  4. l'operazione di soccorso del SAR
SPL: 1.162 Quando è finita l'autonomia dichiarata di un aeromobile in volo e non si ha notizia dello stesso, allora scatta:
  1. l'operazione di recupero
  2. la fase di incertezza o INCERFA
  3. la fase di allarme o ALERFA
  4. la fase di pericolo o DETRESFA
SPL: 1.163 Che cosa significa la sigla SAR ?
  1. Salvataggio Aereo Roma
  2. Sicurezza Aerea Regionale
  3. Search and Rescue (Ricerca e Salvataggio)
  4. Segnalazione Allarme Reale
SPL: 1.164 Di quali mezzi si avvale il Soccorso Aereo ?
  1. Dei mezzi dell'Aeronautica Militare
  2. Dei mezzi antincendio degli aeroporti
  3. Di tutti i mezzi di trasporto
  4. Dei mezzi aerei, terrestri e marittimi dislocati sulle basi dei Reparti di Soccorso
SPL: 1.165 Quali sono i Centri Coordinamento Soccorso Aereo in Italia ?
  1. Poggio Renatico
  2. Poggio Renatico; Guidonia; Catania (Monte Albano)
  3. Milano (Monte Venda); Roma (Monte Cavo); Cagliari (Monte S.Elia)
  4. Poggio Renatico; Roma; Cagliari; Guidonia
SPL: 1.166 Da chi viene svolto in Italia il servizio di Soccorso Aereo ?
  1. Dal Ministero dei Trasporti
  2. Da l'ENAC
  3. Dall'Aeronautica Militare con la collaborazione di altri Enti
  4. Dal servizio ATS
SPL: 1.167 In Italia alcuni Enti come il Club Alpino Italiano, le Poste e Telegrafi ed altri sono tenuti a collaborare con l'Aeronautica Militare per svolgere il servizio di Soccorso Aereo.
  1. Vero
  2. Falso
SPL: 1.168 Un pilota, per un volo operativo SAR, può presentare un Piano di Volo senza limiti di tempo.
  1. Vero
  2. Falso
SPL: 2.1 Quali sono gli strumenti di volo essenziali per un aliante ?
  1. Altimetro; variometro; sbandometro; orizzonte; filo di lana
  2. Altimetro; variometro; tachimetro; girobussola; virosbandometro
  3. Altimetro; variometro; anemometro; bussola; sbandometro; filo di lana
  4. Anemometro; orizzonte; variometro; tubo di Pitot; filo di lana
SPL: 2.2 Le prese di pressione (statica e totale) servono a far funzionare i seguenti strumenti:
  1. altimetro; variometro; anemometro
  2. anemometro; variometro; sbandometro
  3. anemometro; variometro; bussola
  4. altimetro; variometro; termometro
SPL: 2.3 La pressione totale o d'impatto viene utilizzata per:
  1. variometro
  2. variometro; anemometro
  3. altimetro; anemometro; ventilazione
  4. anemometro
SPL: 2.4 Che cosa utilizzano per il loro funzionamento gli strumenti a pressione o barometrici ?
  1. Le pressioni dell'aria attorno all'aliante tramite l'energia elettrica delle batterie
  2. Esclusivamente le prese statiche
  3. Utilizzano in vari modi le pressioni esistenti nel flusso d'aria che avvolge l'aliante in volo
  4. La differenza di pressione tra interno ed esterno dell'abitacolo
SPL: 2.5 La pressione statica è utilizzata dai seguenti strumenti:
  1. altimetro; variometro
  2. altimetro, variometro; anemometro
  3. altimetro; variometro; anemometro; sbandometro
  4. nessuna delle tre precedenti risposte è corretta
SPL: 2.6 Quando l'aliante è fermo a terra, quale pressione preleva la presa totale ?
  1. La pressione statica più la pressione dinamica
  2. La pressione statica più la dinamica più la pressione atmosferica
  3. Unicamente la pressione statica
  4. Non preleva alcuna pressione
SPL: 2.7 Che cos'è il Tubo di Pitot ?
  1. È l'elemento che preleva la pressione dinamica
  2. È l'elemento che preleva la pressione totale e la sottrae alla statica
  3. È l'elemento che preleva la pressione totale e la somma alla statica
  4. È l'elemento che preleva la pressione totale e la pressione statica del fluido in movimento (aria)
SPL: 2.8 Il Tubo di Pitot serve:
  1. a fornire all'indicatore di velocità la sola pressione statica
  2. a fornire all'altimetro la pressione totale o di impatto
  3. a fornire all'anemometro la pressione totale o di impatto
  4. a fornire al variometro la pressione totale o di impatto
SPL: 2.9 L'elemento essenziale di un altimetro è costituito da:
  1. un giroscopio a tre gradi di libertà
  2. una capsula aneroide
  3. una capsula aneroide unita a un thermos
  4. un bulbo termometrico
SPL: 2.10 Per il funzionamento dell'altimetro sono necessari:
  1. l'aria statica esistente all'interno della cabina
  2. solo l'aria prelevata dalla presa statica
  3. solo l'aria prelevata dalla presa totale
  4. l'aria prelevata sia dalla presa statica che dalla presa totale
SPL: 2.11 Cambiando il valore della scala barometrica dell'altimetro da 1013 mb a 1021 mb, ferma restando la quota reale dell'aliante, come si comporterà l'ago dell'altimetro ?
  1. non si muove
  2. indicherà una quota maggiore
  3. indicherà una quota minore
  4. nessuna delle precedenti risposte è corretta
SPL: 2.12 Cambiando il valore della scala barometrica dell'altimetro da 1013 mb a 1006 mb, ferma restando la quota reale dell'aliante, come si comporterà l'ago dell'altimetro ?
  1. Non si muove
  2. Indicherà una quota maggiore
  3. Indicherà una quota minore
  4. Nessuna delle precedenti risposte è corretta
SPL: 2.13 Per ovviare all'errore dell'altimetro dovuto a condizioni ambientali di pressione di riferimento diverse da quelle della standard, il pilota dovrà:
  1. inserire nell'apposita finestrella il valore della temperatura di riferimento del momento
  2. inserire nell'apposita finestrella il valore della pressione di riferimento del momento
  3. attendere che le condizioni ambientali di riferimento siano quelle standard
  4. far riparare o sostituire l'altimetro
SPL: 2.14 L'altimetro è calibrato in modo tale che le indicazioni fornite sono corrette:
  1. solo in condizioni di "aria standard"
  2. sempre
  3. solo se la temperatura esterna è di 15°
  4. solo se la pressione atmosferica locale è di 1013,2 mb
SPL: 2.15 A parità di regolaggio dell'altimetro e mantenendo fissa l'indicazione di quota, volando da una zona di alta ad una zona di bassa pressione, l'altitudine effettiva:
  1. diminuisce
  2. aumenta
  3. rimane costante
SPL: 2.16 A parità di regolaggio dell'altimetro e mantenendo fissa l'indicazione di quota, volando da una zona di bassa ad una zona di alta pressione, l'altitudine effettiva:
  1. diminuisce
  2. aumenta
  3. rimane costante
SPL: 2.17 A parità di regolaggio dell'altimetro e mantenendo fissa l'indicazione di quota, volando da una zona di bassa ad una zona di alta temperatura, l'altitudine effettiva:
  1. diminuisce
  2. aumenta
  3. rimane costante
SPL: 2.18 A parità di regolaggio dell'altimetro, e mantenendo fissa l'indicazione di quota, volando da una zona di alta ad una zona di bassa temperatura, l'altitudine effettiva:
  1. diminuisce
  2. aumenta
  3. rimane costante
SPL: 2.19 L'errore di isteresi nell'altimetro è dovuto a:
  1. la temperatura dell'aria che non sempre è standard
  2. il ritardo con il quale le pressioni si propagano nei condotti
  3. il ritardo con il quale l'altimetro indica le variazioni di quota
  4. tutte le precedenti risposte sono errate
SPL: 2.20 Nell'altimetro gli errori di attrito sono causati dalle imperfezioni dei meccanismi e tendono a sommarsi agli errori di isteresi.
  1. Vero
  2. Falso
SPL: 2.21 L'altimetro indica una quota di:

  1. 170 m
  2. 1.700 m
  3. 2.700 m
  4. 1.650 m
SPL: 2.22 L'altimetro indica una quota di:

  1. 4.000 m
  2. 3.500 m
  3. 400 m
  4. 350 m
SPL: 2.23 L'altimetro indica una quota di:

  1. 1.350 m
  2. 3.500 m
  3. 350 m
  4. 3.050 m
SPL: 2.24 L'altimetro indica una quota di:

  1. 1.900 m
  2. 1.000 m
  3. 95 m
  4. 950 m
SPL: 2.25 L'altimetro indica una quota di:

  1. 150 m
  2. 1.150 m
  3. 1.500 m
  4. 650 m
SPL: 2.26 L'altimetro indica una quota di:

  1. 1.900 m
  2. 900 m
  3. 2.900 m
  4. 110 m
SPL: 2.27 Quale è l'errore fondamentale del variometro ?
  1. Il ritardo insito nel principio di funzionamento
  2. L'inversione dell'indicazione all'inizio di una salita o discesa
  3. L'eccessiva indicazione in seguito ad una cabrata o picchiata
  4. L'errore dovuto alla temperatura
SPL: 2.28 Il variometro è uno strumento che indica:
  1. la velocità verticale di salita e discesa, espressa in Km/h
  2. la velocità verticale di salita e discesa, espressa in m/sec
  3. la pendenza in gradi dell'angolo di salita o discesa
  4. la velocità di traslazione rispetto al suolo in salita o discesa
SPL: 2.29 Per il suo funzionamento il variometro richiede:
  1. la pressione d'impatto dal Tubo di Pitot
  2. solamente la pressione dinamica
  3. solamente la pressione statica
  4. la pressione statica più la pressione d'impatto
SPL: 2.30 Il variometro è uno strumento:
  1. giroscopico
  2. a funzionamento elettrico
  3. a depressione, ottenuta tramite una pompa
  4. a capsula
SPL: 2.31 Che cosa indica il variometro ?
  1. La velocità verticale di salita e discesa
  2. La velocità del vento
  3. La velocità di avanzamento in salita
  4. La velocità di planata
SPL: 2.32 Come reagisce l'indice di un variometro a capsula ?
  1. Istantaneamente
  2. Con un certo ritardo
  3. Con un certo anticipo
  4. Con anticipo in discesa e ritardo in salita
SPL: 2.33 Le escursioni della capsula di un anemometro vengono influenzate da:
  1. la pressione totale
  2. la pressione dinamica
  3. la pressione statica più la pressione dinamica
  4. la pressione statica meno la pressione dinamica
SPL: 2.34 L'anemometro utilizza la differenza tra:
  1. la pressione statica all'esterno ed all'interno dello strumento
  2. la pressione dinamica all'esterno ed all'interno dello strumento
  3. la pressione totale captata dal Pitot e la pressione statica
  4. la pressione statica captata dal Pitot e la pressione dinamica
SPL: 2.35 Le escursioni della capsula dell'anemometro sono legate sia alla velocità che alla densità dell'aria.
  1. Vero
  2. Falso
SPL: 2.36 Le indicazioni dell'anemometro, a prescindere dagli errori strumentali, di posizione, ecc., forniranno al pilota indicazioni di velocità vera all'aria:
  1. sempre
  2. mai
  3. solo in atmosfera standard ed al livello del mare
  4. solo in quota
SPL: 2.37 Volando ad una certa quota, che differenza c'è tra la velocità indicata e quella vera all'aria ?
  1. La velocità vera all'aria è più alta di quella indicata
  2. La velocità vera all'aria è più bassa di quella indicata
  3. Le due velocità sono diverse solo in presenza di vento forte
  4. Nessuna delle precedenti risposte è quella esatta
SPL: 2.38 Salendo in quota, la velocità indicata sarà sempre più bassa di quella vera all'aria. All'incirca di quanto ?
  1. Del 10% in meno ogni 1.000 m
  2. Del 5% in meno ogni 1.000 m
  3. Del 5% in meno ogni 100 m
  4. Nessuna delle tre precedenti risposte è coerente
SPL: 2.39 L'anemometro non indica mai la velocità effettiva dell'aliante rispetto all'aria. Questo fatto influisce sulle manovre basilari che può eseguire il pilota ?
  1. No, perché le velocità indicate rimangono all'incirca le stesse
  2. No, a patto di aumentare le velocità indicate del 5% ogni 1000 m
  3. Sì, perché le velocità indicate variano con la quota
  4. Sì, ma solo andando verso temperature molto basse
SPL: 2.40 La bussola funziona sfruttando:
  1. la direzione costante del Nord geografico
  2. il senso di rotazione terrestre e la sua velocità periferica costante
  3. il campo magnetico terrestre
  4. il campo magnetico terrestre e la pressione giroscopica
SPL: 2.41 Un errore caratteristico della bussola è la "deviazione magnetica". Esso è causato da:
  1. il campo magnetico terrestre
  2. il campo magnetico generato dalle masse metalliche di bordo
  3. il campo magnetico generato sia dalle masse metalliche di bordo che dai circuiti elettrici di bordo
SPL: 2.42 La bussola normalmente montata sugli alianti ha una linea di fede verticale che:
  1. coincide con la rotta seguita dall'aliante
  2. coincide con l'asse longitudinale dell'aliante
  3. coincide con l'asse verticale dell'aliante
  4. può essere regolata con un bottone zigrinato
SPL: 2.43 L'elemento fondamentale di una bussola è:
  1. la capsula aneroide
  2. il giroscopio
  3. l'elemento inerziale
  4. l'equipaggio magnetico
SPL: 2.44 Il liquido contenuto all'interno di una bussola ha principalmente la funzione di:
  1. mantenere costante la temperatura dell'equipaggio magnetico
  2. eliminare gli errori di deviazione residua
  3. smorzare le oscillazioni dell'equipaggio magnetico
  4. eliminare gli errori di inclinazione
SPL: 2.45 Gli errori caratteristici della bussola magnetica normale sono:
  1. di deviazione e di virata
  2. di declinazione, di deviazione, di sbandamento
  3. di declinazione, di deviazione, di accelerazione e virata, di trascinamento
  4. di declinazione, di inclinazione, di latitudine, di virata
SPL: 2.46 La declinazione magnetica è definita come:
  1. l'angolo costante formato dalla direzione del Nord magnetico con la direzione del Nord vero
  2. l'angolo formato dall'ago della bussola con il piano orizzontale
  3. l'angolo formato dalla direzione del Nord vero con la direzione del Nord magnetico
SPL: 2.47 L'errore di deviazione della bussola magnetica causato dalle masse ferrose è minimo e talvolta nullo sugli alianti.
  1. Vero
  2. Falso
SPL: 2.48 Navigando nel nostro emisfero per prua Nord ed effettuando virate verso Est od Ovest, la bussola inizialmente:
  1. indica un'accostata in senso opposto
  2. indica un'accostata nello stesso senso, ma di maggiore entità
  3. indica un'accostata corretta sia nell'entità che nel senso
SPL: 2.49 Navigando nel nostro emisfero per prua Sud ed effettuando virate verso est od Ovest, la bussola inizialmente:
  1. indica un'accostata in senso opposto
  2. indica un'accostata nello stesso senso, ma di maggiore entità
  3. indica un'accostata corretta sia nell'entità che nel senso
SPL: 2.50 Virando verso sinistra, per fermarsi con prua Nord, a quale indicazione della bussola bisognerà cominciare a fermare la virata ?
  1. A circa 010°
  2. A circa 340°
  3. A circa 030°
  4. A circa 330°
SPL: 2.51 Virando verso destra, per fermarsi con prua Nord, a quale indicazione della bussola bisognerà cominciare a fermare la virata ?
  1. A circa 010°
  2. A circa 340°
  3. A circa 030°
  4. A circa 330°
SPL: 2.52 Virando verso sinistra, per fermarsi con prua Sud, a quale indicazione della bussola bisognerà cominciare a fermare la virata ?
  1. A circa 190°
  2. A circa 170°
  3. A circa 200°
  4. A circa 160°
SPL: 2.53 Virando verso destra, per fermarsi con prua Sud, a quale indicazione della bussola bisognerà cominciare a fermare la virata ?
  1. A circa 190°
  2. A circa 170°
  3. A circa 200°
  4. A circa 160°
SPL: 2.54 La lettura della bussola deve essere effettuata:
  1. in qualsiasi condizione di volo
  2. solo con un aliante stabilizzato con prua Nord
  3. in volo stabilizzato e coordinato, senza accelerazioni di sorta
  4. solo in volo strumentale
SPL: 2.55 Lo sbandometro è uno strumento poco importante e viene controllato solo di rado durante il volo.
  1. Vero
  2. Falso
SPL: 2.56 Cosa indica la pallina dello sbandometro ?
  1. Sempre la verticale apparente
  2. Sempre la direzione del centro della terra
  3. Sempre la direzione di volo
  4. Si sposta in base all'intensità della virata
SPL: 2.57 Se lo sbandometro è correttamente fissato, quando si può affermare che l'aliante vola "coordinato" ?
  1. Quando la pallina rimane sempre in posizione verticale
  2. Quando la pallina rimane centrata fra le lineette di riferimento
  3. Quando la pallina si sposta a sinistra nelle virate a sinistra e a destra nelle virate a destra
  4. Quando la pallina si sposta a sinistra nelle virate a destra e a destra nelle virate a sinistra
SPL: 2.58 Se durante una virata a sinistra, la pallina dello sbandometro si trova spostata a destra, l'aliante sta:
  1. scivolando
  2. derapando
  3. eseguendo una virata corretta
  4. eseguendo una virata imbardata
SPL: 2.59 Se durante una virata a destra, la pallina dello sbandometro si trova spostata a destra, l'aliante sta:
  1. scivolando
  2. derapando
  3. eseguendo una virata corretta
  4. eseguendo una virata rovesciata
SPL: 2.60 Il filo di lana si sposta sempre dalla stessa parte della pallina.
  1. Vero
  2. Falso
SPL: 2.61 Il filo di lana è più sensibile della pallina dello sbandometro.
  1. Vero
  2. Falso
SPL: 2.62 Che cosa indica il filo di lana ?
  1. La verticale apparente
  2. La prua dell'aliante
  3. La direzione dei filetti fluidi che investono la fusoliera
  4. La direzione del vento al suolo
SPL: 2.63 La precessione è una proprietà dei giroscopi per cui tendono a mantenere il proprio asse di rotazione fisso nello spazio.
  1. Vero
  2. Falso
SPL: 2.64 Quale principio sfrutta l'indicatore di virata nel suo funzionamento ?
  1. La rigidità giroscopica
  2. L'inerzia giroscopica
  3. La precessione giroscopica
SPL: 2.65 Lo spostamento laterale della paletta dell'indicatore di virata sta ad indicare:
  1. l'inclinazione laterale dell'aliante in gradi
  2. l'eventuale derapata o scivolata durante la virata
  3. la velocità angolare di virata, indipendentemente dall'inclinazione
SPL: 2.66 L'orizzonte artificiale è uno strumento:
  1. ad elementi inerziali
  2. a capsula aneroide
  3. giroscopico
  4. barometrico
SPL: 2.67 L'orizzonte artificiale indica al pilota:
  1. solo l'assetto trasversale dell'aliante
  2. solo l'assetto longitudinale dell'aliante
  3. l'assetto longitudinale e trasversale dell'aliante
  4. la velocità di virata in gradi al secondo
SPL: 2.68 Il girodirezionale funziona:
  1. sempre, perché risente del campo magnetico terrestre
  2. solo con l'aliante in movimento
  3. solo se il suo giroscopio è funzionante, tramite alimentazione elettrica o a depressione
SPL: 2.69 Gli strumenti giroscopici sono molto usati nel volo a vela perché sono semplici ed economici.
  1. Vero
  2. Falso
SPL: 2.70 Quale è, riferendosi alle indicazioni di salita e discesa, lo scopo principale del variometro ad energia totale ?
  1. Ridurre gli effetti della turbolenza dell'aria
  2. Neutralizzare gli effetti dovuti alle variazioni di velocità impresse dal pilota
  3. Accentuare gli effetti dovuti alle variazioni di velocità
  4. Calcolare le salite e le discese riferite all'aria standard
SPL: 2.71 Procedendo ad alta velocità, un pilota incontra una ascendenza e quindi cabra decisamente. Il variometro ad energia totale, se ben tarato, indicherà:
  1. solamente la quantità di salita dovuta all'aria in ascesa
  2. la quantità di salita dovuta all'aria in ascesa più l'effetto della cabrata del pilota
  3. inizialmente una discesa e poi una salita
  4. la quantità di salita dovuta all'effetto dinamico
SPL: 2.72 Procedendo a bassa velocità, un pilota incontra una discendenza e quindi picchia. Il variometro ad energia totale, se ben tarato, indicherà:
  1. la quantità di discesa massima dell'aliante
  2. inizialmente una salita e poi una discesa
  3. la quantità di discesa dovuta solamente all'aria che scende
  4. la quantità di discesa dovuta all'aria che scende più l'effetto della picchiata
SPL: 2.73 Citare un esempio di come può avvenire la correzione di indicazione di un variometro ad energia totale rispetto al variometro comune.
  1. Tramite una presa statica ed una membrana
  2. Tramite una presa di pressione totale ed una membrana elastica
  3. Tramite una presa di energia totale collegata ad un Venturi
  4. Tramite una membrana ed un Venturi
SPL: 2.74 Citare un esempio di come può avvenire la correzione di indicazione di un variometro ad energia totale rispetto al variometro comune.
  1. Tramite un piccolo tubo di Venturi opportunamente collegato
  2. Tramite un piccolo tubo di Venturi ed una membrana elastica
  3. Tramite una presa statica collegata con un Venturi
  4. Tramite una presa di energia totale collegata con la capsula
SPL: 2.75 Un variometro ad energia totale funziona perfettamente solo se il pilota mantiene una velocità costante e stabilizzata.
  1. Vero
  2. Falso
SPL: 2.76 Definire l'allungamento alare.
  1. È la differenza tra apertura alare e corda media
  2. È il rapporto tra apertura alare e corda media
  3. È il rapporto tra apertura alare e corda massima
  4. È il rapporto tra la superficie alare e quella degli impennaggi
SPL: 2.77 Il complesso dei piani di coda si compone generalmente di:
  1. stabilizzatore, equilibratore, deriva, timone di direzione
  2. stabilizzatore, equilibratore, deriva, timone di quota
  3. equilibratore, deriva, timone di direzione, trim
  4. alettoni, timone di profondità, timone di direzione
SPL: 2.78 Quali sono i materiali più comunemente usati nella costruzione degli alianti ?
  1. Legno, compensato, metallo, alluminio
  2. Alluminio, ferro, gomma, plastica
  3. Materie plastiche, legno, tela, metallo
  4. Legno, acciaio, ottone, plastica
SPL: 2.79 La ricopertura delle strutture di un aliante può essere fatta con i seguenti materiali:
  1. legno, lamierino d'alluminio, vetro, plastica
  2. tela, lamierino d'alluminio, plastica, pelle
  3. legno e tela, lamierino d'acciaio, plastica
  4. plastica, legno compensato e tela, lamierino d'alluminio
SPL: 2.80 Cosa indica il triangolino giallo sull'anemometro ?
  1. La velocità minima di avvicinamento consigliata
  2. La velocità di massima efficienza
  3. La velocità da tenere in turbolenza
  4. La velocità di minima discesa
SPL: 4.1 Quali sono i principali malesseri dovuti all'ambiente ?
  1. Ipossia; iperventilazione; stanchezza; azotemia; disidratazione
  2. Iperventilazione; disorientamento; freddo; fatica; mal d'aria effetti
  3. Ipo-anossia; iperventilazione; effetti di pressione; freddo; disidratazione; colpi di sole
  4. Anossia; effetti di pressione; disidratazione; vertigine; fatica
SPL: 4.2 Quali sono i principali malesseri dovuti alla dinamica del volo ?
  1. Disorientamento; mal d'aria; fatica nelle sue varie forme
  2. Disorientamento; disidratazione; mal d'aria
  3. Mal d'aria; fatica nelle sue varie forme; disidratazione
  4. Disorientamento; iperventilazione; fatica
SPL: 4.3 I principali malesseri tipici del volo a vela si possono raggruppare nelle due categorie seguenti:
  1. fisici; psichici
  2. dovuti all'ambiente; dovuti alla quota
  3. dovuti all'ambiente; dovuti alla dinamica del volo
  4. dovuti a cause psicofisiche; dovuti alla dinamica del volo
SPL: 4.4 Quale è l'aspetto più insidioso della ipo-anossia ?
  1. Può provocare danni al cervello
  2. Può portare al disorientamento
  3. Si manifesta innanzitutto con euforia e senso di benessere
  4. Dipende molto dal tipo di individuo
SPL: 4.5 In base alla quota di volo, i primi sintomi di ipossia compaiono:
  1. verso i 3.000 ft (900 mt)
  2. poco oltre i 10.000 ft (3.000 mt)
  3. oltre i 10.000 mt (33.000 ft)
  4. verso i 5.000 ft (1.500 mt)
SPL: 4.6 Durante il volo in alta quota, se si ha il dubbio che l'impianto di erogazione ossigeno non funzioni perfettamente, si dovrà:
  1. scendere immediatamente e velocemente ad una quota più bassa
  2. accelerare la respirazione
  3. chiudere tutti gli sportellini di ingresso dell'aria di ventilazione
  4. inserire, se possibile, il riscaldamento cabina
SPL: 4.7 È noto che quando si soffre di raffreddore si dovrebbe astenersi dal volare in quota. Il motivo è il seguente:
  1. perché la facoltà visiva è ridotta sensibilmente dallo stato di raffreddore
  2. perché le pressioni nell'orecchio medio non possono equilibrarsi o si equilibrano solo difficilmente
  3. perché la mancanza di ossigeno si fa già sentire da 5.000 ft
  4. perché tale situazione provoca continui disturbi dell'equilibrio
SPL: 4.8 Giudicare l'affermazione:
"Ho un bel raffreddore, ma ora mi prendo un'aspirina e vado in volo così mi passa tutto".
  1. perfettamente coerente
  2. assolutamente errata
  3. senza alcun valore
SPL: 4.9 Come si evita il colpo di sole ?
  1. Con un abbigliamento piuttosto scuro ed usando il copricapo
  2. Con un abbigliamento ridotto al minimo
  3. Aprendo la cappottina dell'aliante
  4. Con un abbigliamento moderatamente leggero e chiaro ed usando sempre il copricapo
SPL: 4.10 Quali sono gli organi o gruppi di organi che permettono di verificare la propria posizione nello spazio ?
  1. La vista; i gruppi terminali nervosi; i canali semicircolari dell'orecchio interno
  2. La vista; i gruppi terminali nervosi; gli accelerometri
  3. I gruppi terminali nervosi; i canali semicircolari dell'orecchio
  4. Il tatto; la vista; l'udito
SPL: 4.11 A causa della diminuita pressione atmosferica, salendo in quota si possono verificare i presenti disturbi:
  1. contrazioni di stomaco ed intestino
  2. dilatazioni di stomaco ed intestino
  3. euforia e vertigini
  4. sensazione di calore e nausea
SPL: 4.12 Quali sono i più subdoli sintomi dell'ipossia ?
  1. Mal di testa e vertigini
  2. Formicolii e visione sfocata
  3. Euforia e senso di benessere
  4. Incoordinazione motoria e spasmi muscolari
SPL: 4.13 Cosa si intende per ipossia e anossia ?
  1. Carenza e totale mancanza di ossigeno nell'organismo
  2. Eccesso di pressione di ossigeno negli alveoli polmonari
  3. Contenuto eccessivo di azoto nei polmoni
  4. Respirazione disordinata con iperventilazione nei polmoni
SPL: 4.14 L'uso di ossigeno volando in alta quota permette:
  1. di innalzare la temperatura corporea
  2. di aumentare la pressione parziale di ossigeno negli alveoli polmonari
  3. di aumentare i battiti cardiaci, riportandoli al loro giusto valore
  4. di aumentare il ritmo respiratorio, riportandolo al giusto valore
SPL: 4.15 Giudicare l'affermazione:
"Sto salendo in onda senza ossigeno, vuole dire che mi fermerò e comincerò a scendere appena mi accorgo che qualcosa non va".
  1. Perfettamente coerente
  2. Assolutamente errata
  3. Senza alcun valore
SPL: 4.16 Volando in quota, si può a volte riscontrare un senso di tensione spesso dolorosa a carico dell'addome.
Ciò è dovuto:
  1. alla formazione di bolle di azoto nell'intestino
  2. alla carenza di ossigeno nel sangue
  3. alla diminuzione di temperatura corporea
  4. all'aumento di volume dei gas già contenuti nell'intestino
SPL: 4.17 A quali organi può dare fastidio o malessere la diminuita pressione atmosferica delle alte quote ?
  1. Stomaco; intestino; seni nasali; orecchio medio
  2. Stomaco; fegato; seni nasali; gola
  3. Intestino; orecchio medio; vista; cervello
  4. Stomaco; seni nasali; cuore; circolazione
SPL: 4.18 La fatica che deriva da una prolungata attività di volo è chiamata "fatica operazionale".
I sintomi possono essere:
  1. di tipo fisico
  2. di tipo psichico
  3. di tipo fisico e psichico
  4. nessuna delle tre precedenti risposte è corretta
SPL: 4.19 Quale è l'organo essenziale affinché le informazioni di posizione nello spazio ricevute dal cervello possano ritenersi valide ?
  1. La vista
  2. L'udito
  3. La percezione motoria
  4. La sensibilità
SPL: 4.20 Dopo avere eseguito una intensa attività subacquea si può andare tranquillamente in volo ?
  1. Sì, non esiste alcuna limitazione
  2. Sì, purché non si effettuino acrobazie
  3. No, bisogna lasciar trascorrere almeno 24 ore
  4. Dipende da caso a caso
SPL: 4.21 Come deve essere l'alimentazione di un pilota che sta per andare in volo ?
  1. Abbondante con molte proteine e molti liquidi
  2. Equilibrata, evitando cibi pesanti e bevande gassate
  3. La più leggera possibile e senza liquidi
  4. Quella abitualmente usata
SPL: 4.22 Ai fini del volo, giudicare l'affermazione:
"A me il bere moderatamente non produce alcun effetto, perché sono abituato".
  1. Giusta
  2. Errata
SPL: 4.23 Quali sono, tra l'altro, i cibi da evitare prima di andare in volo ?
  1. Quelli a scarso potere nutritivo
  2. Quelli molto nutrienti ma leggeri
  3. Quelli che producono gas interni
  4. Quelli normali e sani
SPL: 4.24 Vi sono medicine controindicate per chi deve volare ?
  1. Sì, moltissime
  2. Sì, ma solo se si è affetti da qualche malattia
  3. No, perché tutte le medicine sono assimilabili senza problemi
  4. No, purché siano acquistate da regolari farmacie
SPL: 4.25 Stato di temporanea confusione spaziale per errate informazioni ricevute dal cervello.
Con tale definizione si indica:
  1. l'ubriachezza
  2. il disorientamento
  3. la disidratazione
  4. la iperventilazione
SPL: 4.26 Se manca la visione dell'orizzonte vero (o quella di adeguati strumenti), può il pilota stabilire la sua posizione nello spazio mediante altre sensazioni corporee ?
  1. Assolutamente no
  2. Certamente sì
  3. Sì, purché il pilota sia esperto
  4. Dipende da vari fattori
SPL: 4.27 È possibile mantenere l'assetto volando in una nube senza avere l'apposita strumentazione e addestramento ?
  1. Sì, purché il pilota sia esperto
  2. Certamente sì
  3. Assolutamente no
  4. Sì, ma solo in volo rettilineo
SPL: 4.28 Una spirale stretta, specie in un pilota in non perfette condizioni fisiche, può provocare:
  1. la caduta in vite
  2. la perdita di conoscenza
  3. il disorientamento
  4. la disidratazione
SPL: 4.29 La rottura del tempismo e del campo visivo sono tipici inconvenienti causati da:
  1. alcoolismo
  2. mancanza di sonno
  3. fatica in genere
  4. fatica operazionale
SPL: 4.30 Quali sono i fattori che influiscono negativamente sui malesseri del volo contribuendo a peggiorarli ?
  1. Alcool; fumo; scarsa visibilità
  2. Alcool; fumo; medicinali; attività sub; errata alimentazione
  3. Medicinali; attività sub.; raffreddori; mancanza di ossigeno
  4. Alcool; medicinali; attività sportiva
SPL: 4.31 Specificare quali sono i medicinali di cui è permessa l'ingestione prima di andare in volo.
  1. Antistaminici e tranquillanti
  2. Rinforzanti e stimolanti
  3. Analgesici e sedativi
  4. Nessuno dei suaccennati medicinali
SPL: 4.32 Giudicare l'affermazione:
"Sono stanco e molto preoccupato per gli affari che vanno male; adesso vado in volo, così mi rilasso, mi distraggo e mi diverto un pò".
  1. Piuttosto incosciente
  2. Perfettamente coerente
  3. Senza alcun valore
SPL: 4.33 Come si deve regolare un pilota privo di ossigeno che prevede di effettuare un certo guadagno di quota nel volo che si accinge a fare ?
  1. Stabilirà di salire fino a quando non avverta i primi malesseri
  2. Stabilirà di prestare molta attenzione ai parametri di volo
  3. Stabilirà prima di partire quale quota massima dovrà raggiungere con l'intento di attenervisi in ogni caso
  4. Non adotterà nessuna particolare precauzione
SPL: 4.34 L'uso anche moderato di bevande alcooliche è assolutamente da escludere:
  1. almeno 1 ora prima del volo
  2. almeno 8 ore prima del volo
  3. almeno tre giorni prima del volo
  4. sempre
SPL: 4.35 L'ingestione di una certa quantità di alcool comporta durante il volo:
  1. minor resistenza del fisico quando è in presenza di ossidi di carbonio e di idrogeno
  2. sintomi di intossicazione da piombo tetraetile
  3. diminuzione dell'attività mentale, minore utilizzazione dell'ossigeno disponibile, maggiore dispersione del calore corporeo
  4. tutte e tre le risposte precedenti sono corrette
SPL: 4.36 Quali sono i due principali effetti negativi della fatica operazionale sulle performances dei piloti ?
  1. Rottura del tempismo; rottura del campo visivo
  2. Rottura del tempismo; ipertensione
  3. Rottura del campo visivo; senso di angoscia
  4. Disorientamento; mancanza di riflessi
SPL: 5.1 L'umidità assoluta si definisce come:
  1. la quantità in grammi di vapore acqueo contenuta in un metro cubo di aria umida
  2. la quantità in volume di vapore acqueo contenuto in un metro cubo di aria secca
  3. la quantità in grammi di vapore acqueo richiesta per saturare un metro cubo di aria
  4. la differenza fra il grado di umidità e l'umidità relativa di un metro cubo di aria
SPL: 5.2 L'umidità specifica si definisce come:
  1. la quantità in grammi di vapore acqueo contenuta in un metro cubo di aria umida
  2. la quantità in volume di vapore acqueo contenuto in un metro cubo di aria secca
  3. la quantità in grammi di vapore acqueo contenuta in Kg di aria umida
  4. la differenza fra il grado di umidità e l'umidità relativa di un metro cubo d'aria
SPL: 5.3 L'umidità relativa si definisce come:
  1. il volume di vapore acqueo contenuto in un Kg di aria
  2. la percentuale di vapore acqueo richiesta per saturare un metro cubo di aria
  3. il rapporto tra il contenuto di vapore nell'aria ed il contenuto che sarebbe richiesto per la saturazione
  4. la quantità di vapore acqueo contenuta nell'aria
SPL: 5.4 La temperatura di rugiada (Dew Point) è:
  1. la temperatura alla quale l'aria diventerebbe satura, se raffreddata senza subire variazioni di pressione
  2. la temperatura alla quale l'aria diventerebbe satura, se riscaldata senza subire variazioni di pressione
  3. la temperatura richiesta per ottenere la saturazione dell'aria, per ogni hPa, di diminuzione della pressione
  4. la temperatura richiesta per ottenere la saturazione dell'aria
SPL: 5.5 Conoscendo la temperatura ambiente e la temperatura di rugiada di una località, il pilota potrà prevedere:
  1. la possibilità di precipitazioni temporalesche nella zona
  2. la possibilità di pioggia nella zona
  3. la possibilità di formazione di nebbia, se le due temperature sono uguali o molto vicine
  4. la possibilità di formazione di nebbia, se la temperatura di rugiada è superiore alla temperatura ambiente
SPL: 5.6 Il gradiente termico verticale in aria tipo ha il seguente valore approssimativo:
  1. 2°C ogni 1.000 ft
  2. 1°C ogni 1.000 ft
  3. 2°C ogni 100 ft
  4. 6,5°C ogni 100 ft
SPL: 5.7 La pressione atmosferica si definisce come:
  1. il peso di un metro cubo di aria secca, misurato a livello del mare
  2. il peso di una colonna di mercurio alta 1.013 mm
  3. il peso di una colonna di aria alta 10 m su un metro quadrato di superficie terrestre
  4. il peso della colonna d'aria che sovrasta l'unità di superficie
SPL: 5.8 Lo strumento per misurare la pressione atmosferica è:
  1. l'anemometro
  2. il pressiometro
  3. il barometro
  4. l'altimetro
SPL: 5.9 Salendo in quota la pressione atmosferica diminuisce. Tale diminuzione, in aria tipo e solo negli strati bassi, è approssimativamente di:
  1. 27 ft/hPa
  2. 2 ft/hPa
  3. 270 ft/hPa
  4. 10 ft/hPa
SPL: 5.10 Salendo in quota la pressione atmosferica diminuisce. Tale diminuzione prende il nome di:
  1. gradiente orizzontale
  2. gradiente barico verticale
  3. isallobara verticale
  4. gradiente geostrofico
SPL: 5.11 Il valore approssimativo della pressione atmosferica a 5.500 m di altitudine rispetto a quello del livello del mare in aria tipo è:
  1. uguale
  2. la metà
  3. un quarto
  4. un ottavo
SPL: 5.12 L'altimetro del vostro aliante è basato sul seguente strumento meteorologico:
  1. barometro aneroide
  2. termometro bimetallico
  3. barometro a mercurio
  4. densimetro
SPL: 5.13 Durante la salita, la temperatura nella troposfera varia nel modo seguente:
  1. aumenta
  2. rimane costante
  3. diminuisce
  4. aumenta negli strati inferiori e diminuisce in seguito
SPL: 5.14 Il gradiente termico verticale in atmosfera standard è pari a:
  1. 1°C ogni 100 m
  2. 2°C ogni 1.000 m
  3. 6,5°C ogni 1.000 m
  4. 6,5°C ogni 100 m
SPL: 5.15 La pressione di 500 mb in aria standard corrisponde all'incirca ad una quota di:
  1. 3.000 m
  2. 5.500 m
  3. 7.200 m
  4. 1.500 m
SPL: 5.16 La pressione di 850 mb in aria standard corrisponde all'incirca ad una quota di:
  1. 3.000 m
  2. 5.500 m
  3. 7.200 m
  4. 1.500 m
SPL: 5.17 La pressione di 300 mb in aria standard corrisponde all'incirca ad una quota di:
  1. 18.000 m
  2. 12.000 m
  3. 9.000 m
  4. 5.500 m
SPL: 5.18 Sollevamento adiabatico significa:
  1. senza variazioni apprezzabili di temperatura
  2. senza variazioni di pressione atmosferica
  3. con scambio di calore con l'esterno
  4. senza scambio di calore con l'esterno
SPL: 5.19 Il fattore che ci indica se l'aria è stabile o instabile è:
  1. il gradiente barico verticale
  2. il gradiente termico verticale
  3. il gradiente barico orizzontale
  4. la presenza o meno di nubi convettive
SPL: 5.20 Se il gradiente termico verticale è superiore ad 1°C ogni 100 m l'aria relativa si definisce:
  1. stabile
  2. instabile
  3. indifferente
  4. adiabatica
SPL: 5.21 Una massa d'aria si definisce "stabile" quando:
  1. il suo gradiente termico verticale è superiore al valore di 1°C ogni 100 m
  2. il suo gradiente termico verticale è inferiore al valore di 1°C ogni 100 m
  3. il suo gradiente barico è superiore ad 1 hPa ogni 27 piedi
  4. vi è assenza di vento
SPL: 5.22 Il gradiente termico verticale di una massa d'aria è superiore al valore di 1°C ogni 100 m. Quella massa d'aria sarà:
  1. stabile
  2. instabile
  3. indifferente
SPL: 5.23 Il gradiente termico verticale di una massa d'aria è inferiore al valore di 1°C ogni 100 m. Quella massa d'aria sarà:
  1. stabile
  2. instabile
  3. indifferente
SPL: 5.24 Una massa d'aria si dice "instabile" quando:
  1. la sua temperatura è inferiore a quella "standard"
  2. il suo gradiente termico verticale è inferiore a 1°C ogni 100 m
  3. il suo gradiente termico verticale è superiore a 1°C ogni 100 m
  4. vi è una forte turbolenza e formazioni di ghiaccio
SPL: 5.25 Una delle seguenti caratteristiche è tipica di una massa d'aria instabile:
  1. precipitazioni leggere e continue
  2. visibilità discreta e scarsa foschia
  3. aria turbolenta
  4. nubi stratificate o nebbia
SPL: 5.26 Supponendo di essere in presenza di aria umida ed instabile, associata ad alta temperatura al suolo, vi è la possibilità di incontrare:
  1. forti correnti ascendenti e nubi cumuliformi
  2. aria calma e tempo eccellente per il volo
  3. nebbia o pioviggine
  4. continui rovesci di pioggia
SPL: 5.27 Se la differenza fra temperatura e punto di rugiada è minima con tendenza ad annullarsi e la temperatura è di 10°C, il tipo di condizioni che ci si può aspettare è:
  1. forti rovesci di pioggia
  2. nebbia o nubi base
  3. pioggerella di acqua gelata sopraffusa
  4. temporali
SPL: 5.28 Ad una certa quota la temperatura dell'aria ambiente è di 12°C. Se una particella d'aria alla stessa quota ha una temperatura di 14°C, indipendentemente dallo stato dell'aria circostante, la particella inizialmente:
  1. scenderà
  2. salirà
  3. non farà alcun movimento
  4. nessuna delle precedenti risposte è esatta
SPL: 5.29 Se una particella d'aria è carica di umidità, nella sua eventuale salita ha qualche influenza il suo punto di condensazione ?
  1. no
  2. indifferente
  3. dipende dai casi
SPL: 5.30 Quale è il gradiente termico verticale dell'adiabatica secca ?
  1. 6,5°C ogni 1.000 m
  2. 2°C ogni 1.00 m
  3. 1°C ogni 1.000 m
  4. 1°C ogni 100 m
SPL: 5.31 Quale è il gradiente termico verticale approssimativo (alte temperature) dell'adiabatica satura ?
  1. 1°C ogni 100 m
  2. 0,5°C ogni 100 m
  3. 0,5°C ogni 1.000 m
  4. 6,5°C ogni 1.000 m
SPL: 5.32 Il gradiente termico verticale di una certa massa d'aria è di 0,8°C ogni 100 m. Se riscaldiamo una particella di aria secca, essa comincerà a salire ... (completare la frase)
  1. e salirà sempre più velocemente
  2. e rimarrà indifferente
  3. ma ad un certo punto arresterà la sua salita
  4. e dopo un iniziale salita comincerà a scendere
SPL: 5.33 Il gradiente termico verticale di una certa massa d'aria è pari a 1,2°C ogni 100m. Se riscaldiamo una particella di aria secca, essa comincerà a salire ... (completare la frase)
  1. ma ad un certo punto arresterà la sua salita
  2. e salirà sempre più velocemente
  3. e rimarrà indifferente
  4. e dopo una salita iniziale comincerà a scendere
SPL: 5.34 Se il gradiente termico verticale è inferiore ad 1°C ogni 100 m, l'aria relativa si definisce:
  1. stabile
  2. instabile
  3. indifferente
  4. adiabatica
SPL: 5.35 La curva di stato rappresenta aria:

  1. instabile
  2. indifferente
  3. prima stabile e poi instabile
  4. stabile
SPL: 5.36 La curva di stato rappresenta aria:

  1. indifferente
  2. stabile
  3. instabile
  4. prima stabile e poi instabile
SPL: 5.37 La curva di stato rappresenta:

  1. una iniziale inversione e poi aria stabile
  2. una iniziale inversione e poi aria instabile
  3. aria instabile/stabile
  4. aria stabile/instabile
SPL: 5.38 La curva di stato rappresenta aria:

  1. stabile
  2. instabile
  3. di equilibrio indifferente
  4. parzialmente stabile
SPL: 5.39 Indicare quali sono le adiabatiche secche e quali sono le adiabatiche sature:

  1. A - adiabatiche secche B - adiabatiche sature
  2. A - adiabatiche sature B - adiabatiche secche
  3. A - adiabatiche secche C - adiabatiche sature
  4. A - adiabatiche sature C - adiabatiche secche
SPL: 5.40 Il primo tratto (in basso) della curva di stato rappresenta:

  1. aria stabile
  2. aria instabile
  3. aria in equilibrio indifferente
  4. una inversione
SPL: 5.41 Le linee contrassegnate con "A" rappresentano:

  1. curve di stato
  2. rette di uguale temperatura
  3. adiabatiche secche
  4. adiabatiche sature
SPL: 5.42 Le linee contrassegnate con "B" rappresentano:

  1. curve di stato
  2. rette di uguale temperatura
  3. adiabatiche secche
  4. adiabatiche sature
SPL: 5.43 Il fenomeno dell'inversione termica al suolo può essere dovuto a:
  1. l'aria a contatto con il suolo viene raffreddata a causa della compressione esercitata dalla massa di aria sovrastante
  2. l'aria a contatto con il suolo, particolarmente freddo nelle notti serene, viene raffreddata in maggior misura di quella posta ad una certa altezza
  3. l'aria adiacente al terreno nelle zone polari risulta più calda di quella in quota
  4. l'aria adiacente al terreno nelle zone temperate risulta più calda di quella in quota
SPL: 5.44 L'inversione termica al suolo, qualora l'aria contenga una certa quantità di vapore acqueo, può dar luogo:
  1. a nubi cumuliformi
  2. a nubi temporalesche
  3. alla nebbia
  4. alla pioggia
SPL: 5.45 Se l'aria è moderatamente instabile, una particella d'aria umida che salendo raggiunga la condensazione diventerà:
  1. stabile
  2. ancora più instabile
  3. di equilibrio indifferente
  4. ancora più stabile
SPL: 5.46 Se l'aria è instabile ed una particella di aria umida riscaldata comincerà a salire, quando essa si condensa:
  1. salirà ancora più velocemente
  2. salirà meno velocemente
  3. arresterà la sua salita
  4. dopo una iniziale salita comincerà a scendere
SPL: 5.47 L'aria è stabile ed una particella riscaldata comincia a salire. Se detta particella arriva a condensarsi prima di aver raggiunto l'equilibrio di temperatura con l'aria esterna:
  1. arresterà la sua salita
  2. comincerà a scendere
  3. rimarrà in equilibrio
  4. continuerà a salire
SPL: 5.48 Se una particella di aria viene riscaldata più dell'aria esterna che è secca e stabile, detta particella:
  1. salirà prima debolmente e poi sempre più rapidamente
  2. salirà inizialmente ma si fermerà ad una certa quota
  3. non si muoverà affatto
  4. salirà debolmente ma costantemente
SPL: 5.49 Se una particella di aria che si trova ad una certa quota viene raffreddata rispetto all'aria esterna che è secca e stabile, detta particella:
  1. scenderà inizialmente arrestandosi quando avrà raggiunto la stessa temperatura dell'aria esterna
  2. scenderà sempre più rapidamente
  3. non si muoverà affatto
  4. salirà debolmente
SPL: 5.50 I moti convettivi dell'aria sono:
  1. movimenti orizzontali di masse d'aria, da una zona di alta pressione ad una zona di bassa pressione
  2. movimenti discendenti di masse d'aria fredda, che tendono a scendere per gravità verso il suolo
  3. moti verticali dell'aria, che si verificano a causa del diverso riscaldamento di alcune zone della superficie terrestre
  4. moti circolatori dell'aria, che circola in senso orario attorno ad un centro di alta pressione
SPL: 5.51 Quando vi è calma di vento al suolo, l'attività termoconvettiva in pianura e nelle valli dà origine a:
  1. vento geostrofico
  2. bolle termiche a carattere discendente
  3. bolle termiche che si sollevano
  4. nessun fenomeno particolare
SPL: 5.52 Le bolle termiche saranno facilitate a staccarsi da terra da:
  1. calma di vento e presenza di ostacoli
  2. calma di vento e pianura sgombra da ostacoli
  3. leggero venticello e presenza di ostacoli
  4. leggero venticello e pianura sgombra da ostacoli
SPL: 5.53 Quale è la condizione principale che dà origine alla circolazione convettiva ?
  1. la instabilità dell'aria
  2. il gradiente termico verticale
  3. il tempo di esposizione ai raggi solari
  4. la differente natura del terreno con conseguenti differenti gradi di riscaldamento
SPL: 5.54 La differente natura del terreno esposta ai raggi solari provoca:
  1. la circolazione termica convettiva
  2. i venti di gradiente
  3. l'instabilità dell'aria
  4. il formarsi di nubi stratificate
SPL: 5.55 Se non vi è sufficiente umidità, tale da non consentire la condensazione, le termiche che si formeranno vengono chiamate:
  1. termiche convettive
  2. termiche a sviluppo verticale
  3. termiche secche (blue thermal)
  4. termiche sature
SPL: 5.56 Generalmente i moti convettivi si articolano in:
  1. ascendenze vaste, ma deboli - discendenze piccole e forti
  2. ascendenze vaste e forti - discendenze piccole e deboli
  3. ascendenze piccole, ma intense - discendenze vaste, ma deboli
  4. ascendenze piccole e deboli - discendenze vaste e forti
SPL: 5.57 Se l'aria è sufficientemente umida potranno le termiche essere evidenziate ?
  1. No, data la scarsa visibilità
  2. No, perché saranno termiche blu
  3. Sì, dalla formazione di cumuli
  4. Nessuna delle tre precedenti risposte è esatta
SPL: 5.58 Il terreno da sorvolare, di giorno, presenta una foresta ed un campo di grano. Dove dirigerà il volovelista nel suo percorso se vuole salire ?
  1. Verso la foresta
  2. Al centro tra la foresta ed il campo di grano
  3. Al limite estremo esterno della foresta
  4. Verso il campo di grano
SPL: 5.59 Il terreno da sorvolare, di giorno, presenta un lago ed una città. Dove dirigerà il volovelista nel suo percorso se vuole salire ?
  1. Verso la città
  2. Verso il lago
  3. Al centro tra la città ed il lago
  4. Aggirerà il lago dalla parte più assolata
SPL: 5.60 In base alla classificazione convenzionale delle nubi, appartengono alle nubi basse:
  1. strati; stratocumuli; nembostrati; cumuli
  2. strati; stratocumuli; nembostrati
  3. strati; stratocumuli; nembostrati; cumulonembi
  4. cumuli; cumulinembi; cirrostrati
SPL: 5.61 In base alla classificazione convenzionale delle nubi, appartengono alle nubi medie:
  1. cumulinembi; nembostrati
  2. altostrati; altocumuli
  3. altostrati; altocumuli; cirrocumuli
  4. cumuli; altocumuli
SPL: 5.62 In base alla classificazione convenzionale delle nubi, appartengono alle nubi alte:
  1. nembostrati; nembocumuli
  2. cirri; cirrostrati; cirrocumuli
  3. cirri; altostrati; altocumuli
  4. altostrati; altocumuli
SPL: 5.63 A quale famiglia di nubi appartengono i cumulinembi ?
  1. Nubi basse
  2. Nubi medie
  3. Nubi alte
  4. Nubi a sviluppo verticale
SPL: 5.64 Tra le nubi sottoelencate dire quali sono le più utili per il volo a vela:
  1. cumuli; strati
  2. cumulinembi; nembostrati
  3. cumuli; nubi lenticolari
  4. cirri; nubi lenticolari
SPL: 5.65 Gli stratocumuli, riguardo al volo a vela, sono:
  1. di grande interesse
  2. di scarso interesse
  3. assolutamente negativi
  4. nessuna delle precedenti risposte è pertinente
SPL: 5.66 I cumulinembi sono nubi utili al volo a vela ?
  1. No, perché non provocano correnti ascensionali
  2. No, anzi sono da evitare come fonti di pericolo
  3. Sì, perché generano forti correnti ascendenti
  4. Sì, purché si sappiano sfruttare
SPL: 5.67 Le nubi lenticolari sono interessanti per il volo a vela ?
  1. Sì, per il volo d'onda
  2. No, non sono di alcun interesse
  3. Dipende dall'umidità dell'aria
  4. Dipende dall'ora della giornata
SPL: 5.68 Le nubi stratificate sono interessanti per il volo a vela ?
  1. Sì, per i voli di distanza
  2. No, per via della scarsa visibilità
  3. No, non sono affatto interessanti
  4. Nessuna delle precedenti risposte è pertinente
SPL: 5.69 Quali fenomeni sono associati ai cumulinembi ?
  1. Ghiaccio; turbolenza; freddo; scarsa visibilità
  2. Pioggia continua; scarsa visibilità; calma di vento
  3. Precipitazioni; ghiaccio; turbolenza; fenomeni elettrici
  4. Precipitazioni; calma di vento; tuoni e fulmini
SPL: 5.70 Quale è il fenomeno principale associato alle nubi stratificate tipo nembostrati ?
  1. Temporali, grandine
  2. Pioggerella e forte vento
  3. Pioggia continua e forte, scarsa visibilità al suolo
  4. Pioggerella, nebbia
SPL: 5.71 Quale è la sequenza di sviluppo delle nubi convettive ?
  1. Cumulus umilis - cumulus congestus - cumulus nimbus
  2. Cumulus umilis - stratocumulus - cumulus nimbus
  3. Stratus - stratocumulus - cumulus - cumulus nimbus
  4. Nimbostratus - cumulus - cumulus nimbus
SPL: 5.72 In base all'altezza della loro base, le nubi vengono suddivise in:
  1. nubi basse (base fino a 2.000 m); nubi medie (base da 2.000 a 6.000 m); nubi alte (base oltre i 6.000 m)
  2. nubi basse (base fino a 2.000 ft); nubi medie (base da 2.000 a 6.000 ft); nubi alte (base oltre i 6.000 ft)
  3. nubi basse (base fino a 1.000 ft); nubi medie (base da 1.000 a 5.000 ft); nubi alte (base oltre i 5.000 ft)
  4. nubi stratiformi; nubi cumuliformi; nubi cirriformi
SPL: 5.73 Le nubi cumuliformi appartengono alla famiglia delle nubi basse, medie o alte ?
  1. Basse
  2. Medie
  3. Alte
  4. A nessuna delle tre suddette famiglie, ma ad una famiglia a parte detta delle "nubi a sviluppo verticale"
SPL: 5.74 Qualsiasi corpo in movimento sulla superficie terrestre viene deviato dalla sua traiettoria. Come si chiama la forza deviatrice ?
  1. Forza barica
  2. Forza geostrofica
  3. Forza di Coriolis
  4. Forza risultante
SPL: 5.75 Le "isobare" sono:
  1. linee di uguale declinazione magnetica
  2. linee che uniscono i punti di uguale temperatura
  3. linee che uniscono i punti aventi la stessa pressione atmosferica
  4. linee che hanno avuto la medesima variazione di pressione nelle tre ore precedenti
SPL: 5.76 I tipi barici "Ciclone" ed "Anticiclone" sono identificati sulle carte meteorologiche come segue:
  1. Ciclone: "L" (bassa pressione); Anticlone: "H" (alta pressione)
  2. Ciclone: "L" (alta pressione); Anticlone: "H" (bassa pressione)
  3. Ciclone: "H" (alta pressione); Anticlone: "L" (bassa pressione)
  4. Ciclone: "H" (bassa pressione); Anticlone: "L" (alta pressione)
SPL: 5.77 Osservando su una carta meteorologica delle isobare particolarmente ravvicinate, il pilota può dedurre l'esistenza di:
  1. gradiente barico verticale superiore allo standard
  2. alti valori di intensità del vento
  3. gradiente termico orizzontale elevato
  4. bassi valori di intensità del vento
SPL: 5.78 In relazione ai tipi barici "Ciclone" ed "Anticiclone", il moto dei venti nell'emisfero nord avviene:
  1. dalla zona di alta alla zona di bassa pressione, perpendicolarmente alle isobare
  2. dalla zona di bassa alla zona di alta pressione, perpendicolarmente alle isobare
  3. in senso orario nelle aree cicloniche ed in senso antiorario nelle aree anticloniche
  4. in senso antiorario nelle aree cicloniche ed in senso orario nelle aree anticloniche
SPL: 5.79 Per "Superficie Isobarica" si intende:
  1. una superficie che congiunge tutti i punti di uguale temperatura
  2. una superficie che comprende tutti i punti di uguale pressione
  3. una superficie che separa una massa d'aria calda da una fredda
  4. nessuna delle precedenti risposte è corretta
SPL: 5.80 A quale valore in gradi corrisponde un vento proveniente da Sud ?
  1. 135°C
  2. 360°C
  3. 225°C
  4. 180°C
SPL: 5.81 Il simbolo significa:

  1. vento da NE di 25 nodi
  2. vento da NE di 110 nodi
  3. vento da SW di 110 nodi
  4. vento da SW di 25 nodi
SPL: 5.82 Il simbolo significa:

  1. vento da SW di 65 nodi
  2. vento da NE di 65 nodi
  3. vento da SW di 115 nodi
  4. vento da NE di 105 nodi
SPL: 5.83 Un vento proveniente da NE ha la seguente provenienza in gradi:
  1. 225°
  2. 135°
  3. 045°
  4. 360°
SPL: 5.84 Quale punto designa un centro di bassa pressione ?

  1. Punto A
  2. Punto B
  3. Punto C
  4. Punto D
SPL: 5.85 Quale punto designa un centro di alta pressione ?

  1. Punto A
  2. Punto B
  3. Punto C
  4. Punto D
SPL: 5.86 Quale punto designa un'isobara ?

  1. Punto A
  2. Punto B
  3. Punto C
  4. Punto D
SPL: 5.87 Cosa significa il seguente simbolo ?

  1. Vento da NW 75 nodi
  2. Vento da SW 35 nodi
  3. Vento da NW 35 nodi
  4. Vento da W 75 nodi
SPL: 5.88 Cosa significa il seguente simbolo ?

  1. Vento da N 15 nodi
  2. Vento da S 15 nodi
  3. Vento da S 55 nodi
  4. Vento da N 55 nodi
SPL: 5.89 Fattori che influiscono maggiormente sul sollevamento orografico sono:
  1. tipo di terreno - velocità del vento - umidità dell'aria
  2. tipo di vegetazione - velocità del vento - stabilità dell'aria
  3. natura del pendio - umidità dell'aria - pressione atmosferica
  4. natura del pendio - velocità del vento - stabilità dell'aria
SPL: 5.90 Se un monte investito dal vento è pressoché tondo ed isolato, vi si troveranno facilmente correnti ascendenti ?
  1. Sì, perché il vento scavalcherà l'ostacolo
  2. No, perché il vento tenderà ad aggirare l'ostacolo
  3. Dipende dalla natura del terreno
  4. Dipende dalla velocità del vento
SPL: 5.91 Affinché avvenga il sollevamento orografico sono necessarie le seguenti condizioni:
  1. vento di robusta intensità - ostacolo di estensione laterale e parallelo al vento
  2. ostacolo liscio e ben raccordato - vento non superiore ad una certa intensità
  3. vento di una certa intensità - ostacolo di una certa estensione laterale e pressoché perpendicolare al vento
  4. vento di qualunque intensità - ostacolo di una certa altezza e perpendicolare al vento
SPL: 5.92 Un particolare vento locale proveniente da Nord e caratteristico delle zone alpine italiane prende il nome di Foehn ed è:
  1. un vento freddo ed umido che soffia con moto ascendente lungo il versante Nord delle Alpi
  2. un vento caldo ed umido che soffia con moto ascendente lungo il versante Nord delle Alpi
  3. un vento caldo e secco che si riversa in basso lungo il versante Sud delle Alpi
  4. un vento freddo ed umido che si riversa in basso lungo il versante Sud delle Alpi
SPL: 5.93 Le nubi di Stau si formano:
  1. a causa dell'ascensione forzata di una massa d'aria piuttosto umida quando si incontra una catena montuosa disposta perpendicolarmente al suo cammino
  2. a causa della discesa forzata di una massa d'aria piuttosto umida che si riversa lungo il versante sottovento di una catena montuosa
  3. a causa del raffreddamento che subisce una massa d'aria piuttosto umida quando viene a contatto con il versante Nord (più freddo) di una catena montuosa perpendicolare al suo cammino
  4. a causa del riscaldamento per attrito che subisce una massa d'aria piuttosto umida quando scorre lungo il versante sopravvento di una catena montuosa perpendicolare al suo cammino
SPL: 5.94 Nelle zone alpine italiane, in presenza del fenomeno Foehn, le temperature in corrispondenza dei versanti Nord e Sud delle Alpi, a parità di quota, saranno:
  1. temperatura del versante N uguale a quella del versante S
  2. temperatura del versante N più fredda che nel versante S
  3. temperatura del versante N più calda che nel versante S
  4. temperatura del versante S più fredda di quella della massa d'aria circostante
SPL: 5.95 Nelle zone alpine italiane, in presenza del fenomeno Foehn, lo stato del tempo in corrispondenza dei versanti Nord e Sud delle Alpi sarà:
  1. dissoluzione delle nubi a N delle Alpi
  2. formazione di nubi ed eventuali precipitazioni a S delle Alpi
  3. nuvolosità intensa sia a N che a S delle Alpi
  4. formazione di nubi ed eventuali precipitazioni a N delle Alpi
SPL: 5.96 Se oltre al sollevamento dinamico lungo un pendio, è presente anche un forte riscaldamento del terreno, si potranno avere:
  1. correnti convettive
  2. correnti geostrofiche
  3. correnti discendenti
  4. correnti termodinamiche
SPL: 5.97 Se il vento è forte, i vortici sottovento alla montagna saranno:
  1. piccoli, violenti e migratori
  2. piccoli, deboli e stazionari
  3. grandi e deboli
  4. grandi e violenti
SPL: 5.98 In occasione di vento impetuoso, la turbolenza maggiore si potrà prevedere:
  1. sopra il mare aperto
  2. lungo le coste
  3. sulle regioni montagnose
  4. in pianura
SPL: 5.99 Un fronte freddo è convenzionalmente rappresentato come in:

  1. S
  2. T
  3. U
  4. Z
SPL: 5.100 Un fronte caldo è convenzionalmente rappresentato come in:

  1. S
  2. U
  3. V
  4. Z
SPL: 5.101 Un fronte occluso è convenzionalmente rappresentato come in:

  1. T
  2. U
  3. V
  4. Z
SPL: 5.102 Un fronte occluso a carattere caldo è convenzionalmente rappresentato come in:

  1. T
  2. U
  3. V
  4. Z
SPL: 5.103 Un fronte occluso a carattere freddo è convenzionalmente rappresentato come in:

  1. T
  2. U
  3. V
  4. Z
SPL: 5.104 Riferendosi alla differenza tra fronte caldo e fronte freddo, dire quali delle seguenti affermazioni è corretta:
  1. il fronte freddo ha una moderata pendenza; il fronte caldo è più ripido
  2. il fronte freddo ha una forte pendenza ed è molto esteso; il fronte caldo è meno ripido ma poco esteso
  3. il fronte caldo ha una moderata pendenza ed è molto esteso; il fronte freddo è più ripido ma meno esteso
  4. il fronte caldo ha una moderata pendenza ed è poco esteso; il fronte freddo è più ripido e molto più esteso
SPL: 5.105 Il fronte freddo genera normalmente nubi di tipo:
  1. stratificato
  2. a sviluppo verticale
  3. lenticolari
  4. di vario tipo
SPL: 5.106 Le precipitazioni associate normalmente al fronte freddo sono:
  1. brevi, ma intense
  2. leggere e persistenti
  3. brevi e leggere
  4. non vi sono precipitazioni
SPL: 5.107 Le precipitazioni associate normalmente al fronte caldo sono:
  1. brevi e leggere
  2. brevi, ma intense
  3. leggere e persistenti
  4. non vi sono precipitazioni
SPL: 5.108 A patto che non degeneri, quale tipo di fronte genera condizioni favorevoli al veleggiamento ?
  1. Il fronte caldo
  2. Il fronte occluso
  3. Il fronte freddo
  4. Nessun tipo di fronte
SPL: 5.109 Quale tipo di fronte è sicuramente negativo per il volo a vela ?
  1. Il fronte freddo
  2. Il fronte caldo
  3. Il fronte occluso
  4. Nessun tipo di fronte
SPL: 5.110 Le nubi a sviluppo verticale sono, salvo eccezioni, generalmente associate a:
  1. un fronte freddo
  2. un fronte caldo
  3. un fronte stazionario
  4. nessun tipo di fronte
SPL: 5.111 La superficie di contatto tra due masse d'aria che generano un fronte si chiama:
  1. linea del fronte
  2. superficie del fronte
  3. fronte stazionario
  4. superficie di discontinuità
SPL: 5.112 Il fronte caldo genera normalmente nubi di tipo:
  1. cumuliformi
  2. stratificate
  3. a forte sviluppo verticale
  4. nubi varie
SPL: 5.113 Pomeriggio invernale. Il cielo, che era sereno, si comincia a coprire di un vasto strato di nubi alte tipo cirri, cirrostrati e stratocumuli in lento movimento verso Est. Cosa ci si può aspettare durante la notte o all'indomani ?
  1. L'arrivo di un fronte occluso
  2. L'arrivo di un fronte stazionario
  3. L'arrivo di un fronte caldo
  4. L'arrivo di un fronte freddo
SPL: 5.114 Una delle condizioni necessarie perché si formi l'onda è:
  1. che il vento superi perlomeno i 15 nodi
  2. che il vento non superi i 15 nodi
  3. che il vento superi perlomeno i 50 nodi
  4. che il vento spiri parallelamente alla montagna
SPL: 5.115 Una delle caratteristiche delle nubi lenticolari è:
  1. lo sviluppo verticale
  2. la velocità di spostamento
  3. il colore opaco
  4. la sezione di forma aerodinamica
SPL: 5.116 Come deve essere la distanza fra le catene di monti rispetto alla lunghezza d'onda di vento affinché quest'ultima si amplifichi ?
  1. La più grande possibile
  2. Sottomultipla della lunghezza d'onda
  3. Multipla della lunghezza d'onda
  4. Non vi è alcuna relazione tra distanza e lunghezza d'onda
SPL: 5.117 Le nubi associate al fenomeno ondulatorio possono essere:
  1. nubi lenticolari - nubi stratificate basse
  2. nubi stratificate - nubi rotore
  3. nubi lenticolari - nubi rotore
  4. nubi cumuliformi - cumulinembi
SPL: 5.118 Dati caratteristici dell'onda sono:
  1. la lunghezza e la frequenza dell'onda
  2. la curvatura dell'onda e la velocità del vento
  3. la stabilità dell'aria e l'altezza dei rilievi
  4. la lunghezza e l'ampiezza dell'onda
SPL: 5.119 Riguardo il formarsi dell'onda, oltre ad altre condizioni, è necessario che il vento spiri perpendicolarmente o quasi alla catena montuosa.
  1. Vero
  2. Falso
SPL: 5.120 Le informazioni meteorologiche prima della partenza possono essere ottenute normalmente:
  1. presso l'Ufficio Meteorologico Aeroportuale
  2. presso il CDA o ARO
  3. presso la Direzione Aeroportuale
  4. telefonando direttamente al controllore di Torre
SPL: 5.121 Le osservazioni meteorologiche degli aeroporti importanti vengono trasmesse:
  1. sulla rete telescriventi, con l'ausilio del codice TAFOR
  2. in radiotelefonia, con l'ausilio del codice METAR
  3. in radiotelefonia, in linguaggio chiaro
  4. nessuna delle precedenti risposte è corretta
SPL: 5.122 Un messaggio VOLMET contiene:
  1. previsioni di rotta per determinati aeroporti
  2. osservazioni concernenti il tempo attuale per determinati percorsi
  3. osservazioni meteorologiche attuali ed eventuali previsioni di atterraggio per un gruppo di aeroporti importanti
  4. indicazioni di vento per l'atterraggio
SPL: 5.123 Un messaggio VOLMET viene trasmesso:
  1. regolarmente dai Centri Informazioni Volo (FIC)
  2. ogni 6 ore da determinate stazioni VOR
  3. ogni 4 ore da determinate stazioni VOR
  4. ininterrottamente su determinate frequenze VHF
SPL: 5.124 Il termine NOSIG significa:
  1. non farà seguito nessun altro messaggio
  2. nessun cambiamento dopo l'ultimo messaggio
  3. base principale delle nubi superiore a 5.000 ft
  4. nessun cambiamento significativo per quanto riguarda la visibilità, la base principale delle nubi, nessun temporale né forti raffiche di vento nelle prossime 2 ore
SPL: 5.125 Un SIGMET è definito come:
  1. informazioni emesse da un Ufficio Meteorologico riguardanti il verificarsi e la previsione di determinati fenomeni meteo in una certa area, che possono influenzare la sicurezza del volo
  2. avvisi agli aeronaviganti di eccezionali condizioni del mare
  3. avvisi agli aeronaviganti circa l'operabilità di certi aeroporti
  4. informazioni emesse dall'ufficio Meteorologico riguardanti le previsioni di chiusura di un aeroporto
SPL: 5.126 Un SIGMET viene fornito al pilota:
  1. solo su richiesta del pilota, indirizzata all'Ente ATS con cui è in contatto
  2. solo a terra, presso l'Ufficio Meteorologico Aeroportuale
  3. solo in volo; nelle emissioni VOLMET su particolari frequenze VHF
  4. a terra, presso l'Ufficio Meteo, ed in volo nelle emissioni VOLMET, su particolari frequenze VHF ed HF
SPL: 5.127 Un SIGMET può comprendere, fra l'altro, uno o più dei seguenti fenomeni previsti oppure osservati:
  1. formazioni di nebbie su determinati aeroporti
  2. rovesci di pioggia o di neve
  3. aree temporalesche attive; turbolenza forte; forti formazioni di ghiaccio
  4. eccezionale stato del mare
SPL: 5.128 Fra i seguenti elementi meteorologici, il più importante per la sicurezza del volo a vista è:
  1. la direzione e la forza del vento
  2. la temperatura dell'aria
  3. la visibilità orizzontale sul percorso
  4. la quantità e l'altezza delle nubi sopra i 1.500 m (5.000 ft)
SPL: 5.129 Fra i seguenti elementi meteorologici, il più importante per la sicurezza del volo a vista è:
  1. la quantità e l'altezza delle nubi sotto i 1.500 m (5.000 ft)
  2. la quantità e l'altezza delle nubi sopra i 1.500 m (5.000 ft)
  3. l'umidità relativa dell'aria
  4. la temperatura dell'aria
SPL: 5.130 Fra i sottoelencati elementi di un'osservazione meteorologica, quello che non è misurato mediante strumenti è:
  1. il tipo delle nubi
  2. la pressione atmosferica
  3. l'umidità dell'aria
  4. la temperatura dell'aria
SPL: 5.131 L'elemento meteorologico che può influenzare contemporaneamente la prua e la velocità al suolo di un aliante in volo VFR è:
  1. la temperatura dell'aria
  2. il vento
  3. la pressione atmosferica all'altitudine di volo
  4. la nuvolosità
SPL: 5.132 Fra i sottoelencati tipi di precipitazione, il più pericoloso per il volo è:
  1. pioviggine con temperatura superiore a 0°C
  2. pioggia con temperatura superiore a 0°C
  3. rovesci di pioggia con temperatura superiore a 0°C
  4. neve
SPL: 5.133 Fra quelli elencati, i tipi di temporali che possono più facilmente essere aggirati sono:
  1. i temporali da fronti freddi
  2. i temporali orografici sulla catena delle Alpi
  3. i temporali di origine termica in pianura
  4. nessuna delle precedenti risposte è corretta
SPL: 6.1 La terra si definisce come:
  1. una sfera perfetta
  2. un astro con luce propria
  3. un elissoide di rotazione ottenuto facendo ruotare un ellisse intorno al proprio asse maggiore
  4. un geoide ovvero un elissoide di rotazione
SPL: 6.2 I poli geografici sono definiti come:
  1. i punti di intersezione dell'asse di rotazione con la superficie terrestre
  2. i punti di intersezione dell'asse maggiore dell'elissoide con la superficie terrestre
  3. i punti di intersezione di un qualsiasi asse con la superficie
  4. i punti della superficie terrestre di uguale declinazione magnetica
SPL: 6.3 I Poli terrestri vengono denominati:
  1. Polo Est Polo Ovest
  2. Polo Nord Polo Sud
  3. Polo positivo Polo negativo
  4. Polo Meridiano Polo Equatoriale
SPL: 6.4 I Meridiani, in numero convenzionale di 360, sono definiti come:
  1. cerchi massimi ideali paralleli all'equatore
  2. cerchi massimi ideali passanti per i punti di uguale declinazione magnetica
  3. cerchi massimi ideali passanti per i Poli
  4. cerchi massimi ideali passanti per i punti cardinali Est e Ovest
SPL: 6.5 Il piano dei Meridiani contiene sempre:
  1. l'asse congiungente i punti cardinali Est e Ovest
  2. l'asse congiungente i punti di uguale declinazione magnetica
  3. l'asse di rotazione della Terra
  4. l'asse maggiore dell'elissoide terrestre
SPL: 6.6 Il meridiano di Greenwich è il meridiano di riferimento per la determinazione:
  1. della latitudine
  2. della longitudine
  3. del tropico del Cancro e del Tropico del Capricorno
  4. dei circoli polari Artico ed Antartico
SPL: 6.7 Il meridiano di Greenwich è il meridiano di riferimento e divide la sfera terrestre in:
  1. emisfero Est ed emisfero Ovest
  2. emisfero Nord ed emisfero Sud
  3. Tropico del Cancro e tropico del Capricorno
SPL: 6.8 La longitudine è definita come:
  1. la distanza angolare di un punto dall'Equatore, misurata su un arco di meridiano da 0° a 180° Est o da 0° a 180° Ovest
  2. la distanza di un punto dal meridiano di Greenwich, misurata in Km o Miglia Nautiche sull'Equatore
  3. la distanza angolare di un punto rispetto al meridiano di Greenwich misurata su un arco di parallelo in gradi e frazioni di grado, da 0° a 180° Est (positiva) o da 0 ° a 180 ° Ovest (negativa)
  4. la distanza angolare di un punto dal meridiano di Greenwich, misurata sull'Equatore in gradi e frazioni di grado, da 0° a 180°
SPL: 6.9 Tutti i punti di uno stesso meridiano misurano:
  1. la stessa latitudine
  2. la stessa longitudine
  3. longitudine diversa
  4. uguale alla distanza angolare dall'Equatore
SPL: 6.10 Tutti i punti sul meridiano di Greenwich misurano:
  1. longitudine = 0° Nord
  2. latitudine = 0°
  3. longitudine = 0°
  4. latitudine = 90°
SPL: 6.11 La seguente definizione "longitudine 40° Ovest" è:
  1. corretta
  2. errata
SPL: 6.12 La seguente definizione "longitudine 160° Est" è:
  1. corretta
  2. errata
SPL: 6.13 La seguente definizione "longitudine 185° Ovest" è:
  1. corretta
  2. errata
SPL: 6.14 L'insieme della latitudine e della longitudine costituiscono:
  1. il luogo di posizione di un punto
  2. il luogo di posizione dei punti equidistanti dall'Equatore
  3. le coordinate polari di un punto
  4. le coordinate geografiche di un punto
SPL: 6.15 I Paralleli sono definiti come:
  1. circoli ideali ottenuti dall'intersezione con la superficie terrestre di piani perpendicolari all'asse di rotazione della terra
  2. circoli ideali ottenuti dall'intersezione con la superficie terrestre di piani paralleli all'asse di rotazione della terra
  3. circoli massimi ideali passanti per i Poli
  4. circoli massimi ideali passanti per i punti cardinali Est e Ovest
SPL: 6.16 Che cos'è l'Equatore ?
  1. È il cerchio massimo ideale di riferimento per la determinazione della longitudine
  2. È il cerchio massimo ideale il cui piano è inclinato di 23° 27' rispetto all'asse terrestre
  3. È il cerchio massimo ideale il cui piano è perpendicolare all'asse terrestre
  4. È un cerchio massimo ideale passante per i Poli
SPL: 6.17 L'Equatore divide la sfera terrestre in:
  1. emisfero Est ed emisfero Ovest
  2. emisfero Nord ed emisfero Sud
  3. spicchi sferici chiamati fusi orari
  4. emisferi nei quali si verifica il cambiamento di data
SPL: 6.18 La latitudine si definisce come:
  1. la distanza angolare di un punto rispetto all'Equatore, misurata su un arco di meridiano ed espressa in gradi e frazioni di grado da 0° a 90° Nord o da 0° a 90° Sud
  2. la distanza angolare di un punto rispetto al meridiano fondamentale
  3. la distanza di un punto rispetto all'Equatore, misurata in Km o Miglia Nautiche
  4. la distanza angolare di un punto rispetto al polo Nord, misurata su un arco di meridiano espressa in gradi e frazioni di grado
SPL: 6.19 La latitudine può essere:
  1. Est o Ovest
  2. Nord o Sud
SPL: 6.20 La seguente definizione "latitudine 110° Nord" è:
  1. corretta
  2. errata
SPL: 6.21 La seguente definizione "latitudine 60° Sud" è:
  1. corretta
  2. errata
SPL: 6.22 La latitudine 90° Nord corrisponde a:
  1. punto cardinale Est
  2. punto cardinale Ovest
  3. Polo Nord
  4. Polo Sud
SPL: 6.23 Un punto con latitudine = 0° si trova:
  1. al Polo Nord
  2. al Polo Sud
  3. sull'Equatore
  4. sul meridiano fondamentale
SPL: 6.24 Tutti i punti di uno stesso parallelo hanno:
  1. uguale longitudine
  2. uguale latitudine
  3. latitudine diversa
  4. la stessa distanza dal meridiano fondamentale
SPL: 6.25 L'Equatore è equidistante dai Poli.
  1. Vero
  2. Falso
SPL: 6.26 Le quattro direzioni cardinali, espresse in gradi, sono:
  1. N = 0° (o 360°); E = 90°; S = 180°; W = 270°
  2. N = 0° (o 360°); E = 270°; S = 180°; W = 90°
  3. N = 0° (o 360°); E = 180°; S = 90°; W = 270°
SPL: 6.27 Le quattro direzioni cardinali dividono la rosa dei venti in quattro quadranti. Tra le affermazioni sottoriportate, individuare quella esatta:
  1. fra Est e Sud = 1° quadrante
  2. fra Sud e Ovest = 3° quadrante
  3. fra Ovest e Nord = 3° quadrante
  4. fra Nord e Est = 4° quadrante
SPL: 6.28 L'unità di misura fondamentale per le distanze della navigazione aerea è:
  1. il chilometro all'ora
  2. il miglio nautico (NM = 1.852 m)
  3. il millibar (mb)
  4. il piede al minuto (ft/min)
SPL: 6.29 Il Miglio Nautico (NM) corrisponde:
  1. alla quarantamillesima parte della circonferenza terrestre
  2. alla lunghezza di un arco di meridiano terrestre dell'ampiezza di un primo di grado
  3. alla quarantamilionesima parte della circonferenza terrestre
  4. alla lunghezza di un arco di parallelo, misurato a 23° 27' di latitudine
SPL: 6.30 Il Nodo (Kt) è definito come:
  1. un miglio statutario per ora
  2. un miglio nautico per ora
  3. un miglio nautico
  4. un millibar per ora
SPL: 6.31 Un primo di latitudine misurato lungo un meridiano è uguale a:
  1. 6 miglia nautiche
  2. 60 miglia nautiche
  3. 10 miglia nautiche
  4. 1 miglio nautico
SPL: 6.32 Un grado di latitudine misurato lungo un meridiano è uguale a:
  1. 6 miglia nautiche
  2. 60 miglia nautiche
  3. 10 miglia nautiche
  4. 1 miglio nautico
SPL: 6.33 Un grado di latitudine misurato su un qualsiasi parallelo è uguale a 60 miglia nautiche.
  1. Vero
  2. Falso
SPL: 6.34 Un grado di longitudine misurato sull'Equatore è uguale a 60 miglia nautiche.
  1. Vero
  2. Falso
SPL: 6.35 Un grado e 25 primi (1°25') misurati su un meridiano corrispondono a:
  1. 125 miglia nautiche
  2. 65 miglia nautiche
  3. 60,5 miglia nautiche
  4. 85 miglia nautiche
SPL: 6.36 Quarantotto primi (48') misurati sull'Equatore corrispondono a:
  1. 4,8 miglia nautiche
  2. 48 miglia nautiche
  3. 0,48 miglia nautiche
  4. nessuna delle precedenti risposte è esatta
SPL: 6.37 Il percorso più breve, corrispondente all'arco di cerchio massimo tra due punti sulla terra, viene definito:
  1. Rotta magnetica
  2. Rotta bussola
  3. Ortodromia
  4. Lossodromia
SPL: 6.38 Il percorso, tra due punti sulla terra, che permette di tagliare i meridiani sempre con lo stesso angolo viene definito:
  1. rotta magnetica
  2. rotta bussola
  3. ortodromia
  4. lossodromia
SPL: 6.39 È facile nella pratica, servendosi di una normale bussola, effettuare una navigazione per ortodromia ?
  1. No, perché bisognerebbe variare continuamente la prua bussola
  2. No, perché non si avrebbero punti di riferimento
  3. Sì, perché l'ortodromia tagli ai meridiani con lo stesso angolo
  4. Sì, senza problemi
SPL: 6.40 È facile nella pratica, servendosi di una normale bussola, effettuare una navigazione per Lossodromia ?
  1. No, perché è troppo difficile
  2. No, perché bisognerebbe variare continuamente la prua bussola
  3. Sì, perché la lossodromia taglia i meridiani sempre con lo stesso angolo
  4. Sì, perché è la più corta
SPL: 6.41 La carta di navigazione di Lambert è:
  1. una proiezione della sfera terrestre su un cilindro
  2. una proiezione della sfera terrestre su di un piano tangente alla sfera stessa
  3. una proiezione della sfera terrestre su un cono tangente o secante la sfera terrestre
  4. una proiezione della sfera terrestre su di un cono sempre tangente alla sfera terrestre
SPL: 6.42 In una carta di Lambert i paralleli sono rappresentati da:
  1. linee rette parallele
  2. archi di cerchio concentrici
  3. linee convergenti in un punto
  4. archi di cerchio che rappresentano una lossodromia
SPL: 6.43 In una carta di Lambert i meridiani sono rappresentati da:
  1. linee verticali parallele
  2. linee curve con direzione Nord/Sud
  3. linee rette convergenti verso il punto che rappresenta il centro della terra
  4. linee rette convergenti verso il vertice del cono su cui è proiettata la sfera terrestre
SPL: 6.44 La spiegazione dei simboli convenzionali topografici (strade, fiumi, ferrovie, etc.) che servono per la lettura delle carte:
  1. si può trovare sulla carta stessa, alla base (o a lato) del foglio
  2. non viene riportata sulle carte
  3. deve essere ricercata su appositi manuali
SPL: 6.45 La carta di Lambert viene definita isogona, perché:
  1. tutte le rette tracciate su di essa tagliano i meridiani sotto uno stesso angolo
  2. conserva inalterati gli angoli della corrispondente superficie terrestre
  3. gli angoli di declinazione magnetica sono costanti
SPL: 6.46 Sulla carta di Lambert gli angoli di rotta devono essere misurati:
  1. riferendosi al meridiano del punto di partenza
  2. riferendosi al meridiano del punto di arrivo
  3. riferendosi al meridiano a metà circa del percorso considerato
  4. riferendosi al meridiano di Greenwich
SPL: 6.47 La scala di una carta si definisce come:
  1. la differenza fra le lunghezze misurate sulla carta e le corrispondenti lunghezze misurate sul terreno
  2. il rapporto fra le lunghezze reali misurate sul terreno e le corrispondenti lunghezze misurate sulla carta
  3. il rapporto fra le lunghezze misurate sulla carta e le corrispondenti lunghezze reali misurate sul terreno
SPL: 6.48 Sulla carta di Lambert, il percorso più conveniente per la navigazione aerea è rappresentato:
  1. da una linea curva, corrispondente ad un arco di cerchio massimo
  2. da una linea curva, corrispondente ad un arco di spirale logaritmica
  3. da una linea retta, congiungente i punti di partenza e di arrivo
  4. da una linea retta, che congiunge i punti di uguale declinazione
SPL: 6.49 La linea che, sulla carta di Lambert, rappresenta il percorso più breve viene definita:
  1. ortodromia
  2. lossodromia
  3. isomecoicalsogona
SPL: 6.50 Poiché la terra si comporta come un grande magnete, si possono identificare i due poli magnetici (N e S) coincidenti con i poli geografici.
  1. Vero
  2. Falso
SPL: 6.51 La declinazione magnetica è definita come:
  1. l'angolo formato dalla direzione del Nord vero con la direzione del Nord magnetico, variabile da luogo a luogo e con il tempo
  2. l'angolo formato dall'ago della bussola con il piano orizzontale
  3. l'angolo costante formato dalla direzione del Nord vero con la direzione del Nord magnetico
SPL: 6.52 La declinazione magnetica può essere:
  1. Est (negativa); Ovest (positiva)
  2. Est (positiva); Ovest (negativa)
  3. Nord (negativa); Sud (positiva)
  4. Nord (positiva); Sud (negativa)
SPL: 6.53 Le linee isogone sono quelle linee tratteggiate, riportate sulle carte aeronautiche che:
  1. uniscono tutti i punti di uguale pressione atmosferica
  2. uniscono tutti i punti di uguale declinazione magnetica
  3. uniscono tutti i punti di uguale inclinazione magnetica
  4. uniscono tutti i punti di uguale altitudine rispetto al livello medio del mare
SPL: 6.54 La rotta vera è:
  1. l'angolo che la retta congiungente due punti forma con la direzione del Nord magnetico, contato sempre in senso orario
  2. l'angolo che la retta congiungente due punti forma con la direzione del Nord vero, contato sempre in senso antiorario
  3. l'angolo che la retta congiungente due punti forma con la direzione del Nord vero, contato sempre in senso orario a partire dal Nord vero stesso
SPL: 6.55 La rotta magnetica è:
  1. l'angolo che la retta congiungente due punti forma con la direzione del Nord magnetico, contato sempre in senso antiorario
  2. l'angolo che la retta congiungente due punti forma con la direzione del Nord magnetico del luogo, contato in senso orario a partire dal Nord magnetico stesso
  3. l'angolo che la retta congiungente due punti forma con la direzione del Nord vero, contato in senso orario
SPL: 6.56 Per ottenere la rotta magnetica dalla rotta vera, la declinazione (d) deve essere:
  1. sommata se Est;sottratta se Ovest
  2. sommata se Ovest;sottratta se Est
  3. sommata se Nord;sottratta se Sud
SPL: 6.57 Per prua o angolo di prua si intende:
  1. l'angolo formato dall'asse longitudinale dell'aliante con la direzione del Nord (Nv o Nm)
  2. l'angolo formato dall'asse longitudinale dell'aliante con la direzione della rotta seguita
  3. l'angolo formato dall'asse longitudinale dell'aliante con il meridiano di Greenwich
SPL: 6.58 L'angolo di prua differisce dall'angolo di rotta per:
  1. la correzione necessaria per compensare la componente trasversale del vento
  2. la correzione necessaria per compensare la componente longitudinale del vento
  3. la correzione necessaria per compensare la declinazione magnetica
  4. la correzione necessaria per compensare la deviazione residua della bussola
SPL: 6.59 L'angolo di correzione di deriva dovrà:
  1. essere sommato all'angolo di rotta, se il vento proviene da destra; sottratto dall'angolo di rotta, se il vento proviene da sinistra
  2. essere sommato all'angolo di prua, se il vento proviene da destra; sottratto all'angolo di prua, se il vento proviene da sinistra
  3. essere sottratto dall'angolo' di rotta, se il vento proviene da destra; sommato all'angolo di rotta, se il vento proviene da sinistra
SPL: 6.60 Gli angoli di rotta e di prua coincidono quando: (scegliere la definizione più completa)
  1. il vento è calmo
  2. il vento è esattamente in prua
  3. il vento è esattamente in coda
  4. il vento è calmo o è nulla la componente trasversale del vento
SPL: 6.61 La prua vera è:
  1. l'angolo formato dalla retta congiungente due punti con la direzione del Nord vero
  2. l'angolo formato dall'asse longitudinale dell'aliante con la direzione del Nord vero
  3. l'angolo formato dall'asse longitudinale dell'aliante con la direzione dei meridiani magnetici
SPL: 6.62 La prua magnetica è:
  1. l'angolo formato dall'asse longitudinale dell'aliante con la direzione del Nord vero
  2. l'angolo formato dall'asse longitudinale dell'aliante con la direzione del Nord magnetico del luogo
  3. l'angolo formato dalla retta congiungente due punti con la direzione del Nord magnetico
SPL: 6.63 La prua bussola differisce dalla prua magnetica per:
  1. la correzione della declinazione
  2. la correzione della deviazione residua
  3. la correzione dell'angolo di deriva dovuto all'azione del vento
SPL: 6.64 La velocità indicata (IAS) è:
  1. la velocità vera all'aria
  2. la velocità letta direttamente sullo strumento (anemometro)
  3. la velocità all'aria corretta dell'errore strumentale
  4. la velocità letta sullo strumento e corretta per la temperatura
SPL: 6.65 La velocità vera all'aria (TAS) è:
  1. la velocità letta direttamente sullo strumento (anemometro)
  2. la velocità effettiva rispetto al suolo
  3. la velocità effettiva alla quale si muove l'aliante rispetto all'aria prescindendo dagli errori dovuti alla pressione e temperatura
SPL: 6.66 La velocità vera al suolo (GS) è:
  1. la reale velocità riferita al suolo, computata in base al tempo reale ed alla distanza tra due punti conosciuti ed osservati al suolo
  2. la velocità vera all'aria media tra due punti conosciuti ed osservati al suolo
  3. la velocità indicata media tra due punti conosciuti ed osservati al suolo
SPL: 6.67 Nella navigazione aerea il vento provoca, se non si apporta nessuna correzione:
  1. variazioni di velocità al suolo
  2. variazioni di percorso al suolo
  3. variazioni di percorso e/o velocità al suolo
SPL: 6.68 La deriva è definita come:
  1. lo spostamento angolare, dovuto alla componente laterale del vento, subito dall'aliante rispetto alla rotta
  2. lo spostamento angolare, dovuto alla componente trasversale del vento, subito dall'aliante rispetto alla direzione del Nord vero
  3. lo spostamento angolare, dovuto alla componente laterale del vento, subito dall'aliante rispetto alla direzione del Nord magnetico
SPL: 6.69 La componente trasversale del vento provoca:
  1. un aumento o una diminuzione della velocità al suolo dell'aliante
  2. una diminuzione della velocità al suolo dell'aliante
  3. un angolo di deriva dovuto allo spostamento laterale dell'aliante rispetto alla rotta
SPL: 6.70 Dati:
rotta vera = 102°;
declinazione = 2° W;
deviazione residua = 1° E.
In mancanza di vento, la prua bussola sarà:
  1. 104°
  2. 103°
  3. 101°
  4. 105°
SPL: 6.71 Dati:
rotta vera = 95°;
declinazione = 3° E;
deviazione residua = 2° W.
In mancanza di vento, la prua bussola sarà:
  1. 94°
  2. 96°
  3. 90°
  4. 100°
SPL: 6.72 Dati:
velocità al suolo = 110 Km/h;
distanza = 33 Km.
Il tempo di volo sarà:
  1. 15 min
  2. 16 min
  3. 18 min
  4. 17 min
SPL: 6.73 Dati:
distanza = 23 Km;
tempo di volo = 12 min.
La velocità al suolo sarà:
  1. 110 Km/h
  2. 105 Km/h
  3. 115 Km/h
  4. 112 Km/h
SPL: 6.74 Dati:
distanza = 216 Km;
tempo di volo = 1 ora e 50 min.
La velocità al suolo sarà:
  1. 116 Km/h
  2. 118 Km/h
  3. 108 Km/h
  4. 120 Km/h
SPL: 6.75 Dati:
velocità al suolo = 177 Km/h;
distanza = 236 Km.
Il tempo di volo sarà:
  1. 1 h. e 33 min
  2. 1 h. e 20 min
  3. 1 h. e 25 min
  4. 1 h. e 15 min
SPL: 6.76 Riferimenti: Figura 6.1

La rotta vera per un volo da Siena a Perugia sarà:
  1. 280°
  2. 092°
  3. 100°
  4. 282°
SPL: 6.77 Riferimenti: Figura 6.1

La rotta vera per un volo da Perugia a Siena sarà:
  1. 280°
  2. 092°
  3. 100°
  4. 282°
SPL: 6.78 Riferimenti: Figura 6.1

La distanza tra Siena e Perugia (aeroporti) e viceversa sarà:
  1. 63 miglia nautiche
  2. 103 miglia nautiche
  3. 56 miglia nautiche
  4. 65 miglia nautiche
SPL: 6.79 Riferimenti: Figura 6.1

La rotta vera per un volo da Perugia ad Arezzo sarà:
  1. 106°
  2. 286°
  3. 126°
  4. 306°
SPL: 6.80 Riferimenti: Figura 6.1

La rotta vera per un volo da Arezzo a Perugia sarà:
  1. 106°
  2. 286°
  3. 126°
  4. 306°
SPL: 6.81 Riferimenti: Figura 6.1

La distanza tra Perugia ed Arezzo (aeroporti) e viceversa sarà:
  1. 64,5 miglia (arrotondato a 65)
  2. 36,5 miglia (arrotondato a 36)
  3. 52,5 miglia (arrotondato a 52)
  4. 40,5 miglia (arrotondato a 41)
SPL: 6.82 Riferimenti: Figura 6.1

La distanza tra Perugia ed Arezzo (aeroporti) e viceversa sarà:
  1. 88 Km
  2. 76 Km
  3. 36 Km
  4. 68 Km
SPL: 6.83 Riferimenti: Figura 6.1

Rotta da Siena a Perugia.
Vento previsto alla quota di crociera = 350° / 16 Kts;
Declinazione = 0°;
Deviazione residua della bussola = 0°;
Velocità vera all'aria = 101 Kts.
La prua bussola e la velocità vera al suolo saranno:
  1. 092° ; 105 Kts.
  2. 090° ; 85 Kts.
  3. 085° ; 90 Kts.
  4. 100° ; 100 Kts.
SPL: 6.84 Riferimenti: Figura 6.1

Rotta da Perugia a Siena.
Vento previsto alla quota di crociera = 010° / 18 Kts;
Declinazione = 0°;
Deviazione residua della bussola = 0°;
Velocità vera all'aria = 101 Kts.
La prua bussola e la velocità vera al suolo saranno:
  1. 270° ; 88 Kts.
  2. 280° ; 90 Kts.
  3. 290° ; 99 Kts.
  4. 294° ; 80 Kts.
SPL: 6.85 Riferimenti: Figura 6.1

Rotta da Perugia ad Arezzo.
Vento previsto alla quota di crociera = 055° / 21 Kts;
Declinazione = 0°;
Deviazione residua della bussola = 1° E;
Velocità vera all'aria = 105 Kts.
La Prua bussola e la velocità vera al suolo saranno:
  1. 327° ; 108 Kts.
  2. 307° ; 90 Kts.
  3. 317° ; 110 Kts.
  4. 297° ; 120 Kts.
SPL: 6.86 Riferimenti: Figura 6.1

Rotta da Arezzo a Perugia.
Vento previsto alla quota di crociera = 040° / 24 Kts;
Declinazione = 0°;
Deviazione residua della bussola = 1° E;
Velocità vera all'aria = 98 Kts.
La prua bussola e la velocità vera al suolo saranno:
  1. 112° ; 93 Kts.
  2. 122° ; 90 Kts.
  3. 102° ; 88 Kts.
  4. 118° ; 103 Kts.
SPL: 6.87 Riferimenti: Figura 6.1

Rotta da Perugia ad Arezzo.
Il vento previsto alla quota di crociera = 220° / 20 Kts;
Declinazione = 0°;
Deviazione residua della bussola = 0°;
Velocità vera all'aria = 108 Kts.
La prua bussola e la velocità vera al suolo saranno:
  1. 280° ; 110 Kts.
  2. 295° ; 105 Kts.
  3. 290° ; 95 Kts.
  4. 285° ; 100 Kts.
SPL: 7.1 Per volare in aliante è obbligatorio un tipo di equipaggiamento personale che, tra l'altro, bisogna controllare scrupolosamente prima del volo. Che cosa è ?
  1. Il paracadute
  2. La tuta di volo
  3. La zavorra
  4. Il piano di volo
SPL: 7.2 È obbligatorio sugli alianti l'uso del paracadute ?
  1. No, l'uso del paracadute è a discrezione
  2. Sì, su tutti i voli
  3. Sì, sui voli che si protraggono oltre un'ora
  4. Sì, sui voli che superano una certa quota
SPL: 7.3 Quale di questi accessori è obbligatorio indossare per ogni volo su alianti ?
  1. Il casco
  2. La tuta protettiva
  3. Il paracadute
  4. La maschera dell'ossigeno
SPL: 7.4 I controlli prevolo dell'aliante comprendono:
  1. controlli esterni; controlli interni; controlli generali
  2. controlli abitacolo; controlli esterni; controlli attrezzatura di traino
  3. controlli abitacolo; controlli esterni; controlli interni; controlli predecollo
  4. controllo strumenti; prova radio; prova di aggancio
SPL: 7.5 Quali sono le operazioni che spettano ad ogni volovelista prima dell'inizio della giornata ?
  1. I controlli amministrativi
  2. La manutenzione spicciola
  3. La revisione generale
  4. I controlli prevolo
SPL: 7.6 Nei riguardi della traiettoria rispetto alla terra, un certo spostamento dei comandi ottiene sempre lo stesso effetto ?
  1. No, dipende dalla posizione reciproca aliante / terra
  2. Sì, l'effetto dei comandi è sempre uguale
  3. No, dipende dalla velocità
  4. Sì, se si prendono alcune precauzioni
SPL: 7.7 Nei riguardi della traiettoria rispetto allo spazio infinito, un certo spostamento dei comandi ottiene sempre lo stesso effetto ?
  1. No
  2. È indifferente
  3. Nessuna delle tre precedenti risposte è esatta
SPL: 7.8 Nell'effettuare una correzione di traiettoria non bisogna mai applicare una piccola e costante forza, bensì una certa azione seguita dalla "centralizzazione" dei comandi. Ciò per tenere conto di un comportamento dei comandi che si può chiamare:
  1. effetto bandiera
  2. effetto secondario dei comandi
  3. effetto continuato dei comandi
  4. scoordinazione dei comandi
SPL: 7.9 Quasi sempre è necessario l'intervento su due o tutti e tre i comandi per effettuare una manovra. Il giusto dosaggio delle rispettive azioni sui comandi da parte del pilota si chiama:
  1. coordinazione dei comandi
  2. coordinazione degli effetti
  3. controllo della velocità
  4. effetto continuato sui comandi
SPL: 7.10 Per ottenere l'esatto effetto desiderato, specie nelle correzioni di traiettoria, basta agire sui comandi nel senso e nella quantità giusta oppure occorre qualcosa d'altro ?
  1. Non occorre nient'altro
  2. Occorre il tempismo, cioè agire al momento giusto
  3. Occorre un certo sforzo
  4. Dipende dalla velocità
SPL: 7.11 A bassa velocità, agendo sui comandi per ottenere un certo risultato, il pilota noterà che deve esercitare:
  1. grandi sforzi ma piccoli spostamenti
  2. grandi sforzi e grandi spostamenti
  3. piccoli sforzi ma grandi spostamenti
  4. sforzi e spostamenti moderati
SPL: 7.12 Ad alta velocità, agendo sui comandi per ottenere un certo risultato, il pilota noterà che deve esercitare:
  1. grandi sforzi ma piccoli spostamenti
  2. grandi sforzi e grandi spostamenti
  3. piccoli sforzi ma grandi spostamenti
  4. sforzi e spostamenti notevoli
SPL: 7.13 Quale è la tecnica corretta per usare il trim nelle variazioni di velocità ?
  1. Intervenire prima sulla barra e quindi regolare il trim
  2. Intervenire prima sul trim e quindi sulla barra
  3. Intervenire contemporaneamente sulla barra e sul trim
  4. Intervenire sulla barra ma non toccare il trim
SPL: 7.14 Nel volo planato rettilineo il vento laterale provoca uno spostamento della traiettoria dell'aliante. Questo spostamento si chiama:
  1. correzione di deriva
  2. deriva
  3. rapporto di planata
  4. nessuna delle precedenti risposte è esatta
SPL: 7.15 Per mantenere costante la velocità durante l'ingresso in una normale virata corretta, rispetto al volo rettilineo il pilota dovrà:
  1. diminuire leggermente la pendenza della traiettoria
  2. aumentare leggermente la pendenza della traiettoria
  3. dare un po' di piede dalla parte della virata e cabrare
  4. dare un po' di piede opposto alla virata
SPL: 7.16 È possibile effettuare una virata coordinata di 60° di inclinazione mantenendo una velocità pari alla 1,3 Vs 1 g ?
Perché ?
  1. Sì, purché sia fatta dolcemente
  2. Sì, purché vi sia un margine sufficiente
  3. No, perché l'aliante scenderebbe troppo
  4. No, perché l'aliante andrebbe in stallo
SPL: 7.17 Per iniziare una virata a sinistra la posizione degli alettoni è la seguente:
  1. alettone destro alzato; alettone sinistro abbassato
  2. alettone destro abbassato; alettone sinistro alzato
  3. alettone destro alzato; alettone sinistro in posizione neutra
  4. entrambi gli alettoni in posizione neutra
SPL: 7.18 Durante una virata costante, le variazioni di inclinazione laterale influiscono sugli altri parametri se non vengono corrette ?
  1. No, non hanno alcuna influenza
  2. Sì, sulle variazioni di assetto e quindi velocità
  3. Sì, influiscono sulle variazioni di prua
  4. Tutto dipende dall'abilità del pilota
SPL: 7.19 Con riferimento alla figura seguente,

definire la manovra e dire quale è la eventuale correzione necessaria.
  1. Virata a sinistra scivolata; piede sinistro
  2. Virata a sinistra scivolata; piede destro
  3. Virata a sinistra derapata; piede destro
  4. Virata a sinistra corretta; nessuna correzione
SPL: 7.20 Con riferimento alla figura seguente,

definire la manovra e dire quale è la eventuale correzione necessaria.
  1. Virata a sinistra scivolata; piede sinistro
  2. Virata a sinistra scivolata; piede destro
  3. Virata a sinistra derapata; piede destro
  4. Virata a sinistra corretta; nessuna correzione
SPL: 7.21 Con riferimento alla figura seguente,

definire la manovra e dire quale è la eventuale correzione necessaria.
  1. Virata a sinistra derapata; piede destro
  2. Virata a sinistra scivolata; piede sinistro
  3. Virata a destra derapata; piede destro
  4. Virata a destra derapata; piede sinistro
SPL: 7.22 Con riferimento alla figura seguente,

definire la manovra e dire quale è la eventuale correzione necessaria.
  1. Virata a destra derapata; piede sinistro
  2. Virata a destra derapata; piede destro
  3. Virata a destra scivolata; piede sinistro
  4. Virata a destra scivolata; piede destro
SPL: 7.23 Quale azione bisogna assolutamente evitare durante la vite o nella prima fase della rimessa dalla vite ?
  1. Quella di spostare la barra troppo velocemente
  2. Quella di dar troppo piede
  3. Quella di spostare la barra lateralmente
  4. Nessuna delle precedenti risposte è corretta
SPL: 7.24 Quale manovra o condizione di volo bisogna evitare in quanto inutile e suscettibile di degenerare pericolosamente ?
  1. La scivolata
  2. La virata accentuata
  3. La derapata
  4. La virata picchiata
SPL: 7.25 Una regoletta mnemonica, ad uso del pilota, dice che per correggere derapate o scivolate:
  1. piede scaccia pallina e richiama filo di lana
  2. piede richiama pallina e scaccia filo di lana
  3. piede scaccia pallina e scaccia filo di lana
  4. piede richiama pallina e filo di lana
SPL: 7.26 Come si comporta l'indicatore di velocità durante una scivolata, specie se accentuata ?
  1. Continua ad essere perfettamente attendibile
  2. Indica un eccesso
  3. Diventa completamente inattendibile
  4. Nessuna delle precedenti risposte è esatta
SPL: 7.27 Con gli alianti è possibile usare la scivolata come manovra ? Perché ?
  1. Sì, per guadagnare quota in termica
  2. Sì, per perdere rapidamente quota senza aumentare la velocità
  3. No, perché l'aliante si romperebbe
  4. No, per il pericolo di stallo per comandi incrociati
SPL: 7.28 Quando l'aliante viene investito lateralmente dal vento relativo, il punto di applicazione della resistenza si chiama:
  1. baricentro
  2. centro di spinta longitudinale
  3. centro di spinta laterale
  4. punto di rottura
SPL: 7.29 In un normale aliante, il centro di spinta laterale si trova:
  1. sempre dietro al baricentro
  2. sempre avanti al baricentro
  3. esattamente sul baricentro
  4. avanti o dietro al baricentro, dipende dai flaps
SPL: 7.30 Riguardo agli spostamenti della barra, quale è la cosa importante da osservare durante la rimessa dagli stalli ?
  1. Che va spostata molto lentamente
  2. Che non deve essere spostata in alcun senso
  3. Che deve essere spostata lateralmente quanto basta
  4. Che non deve essere spostata lateralmente
SPL: 7.31 A che cosa corrisponde la velocità di stallo riportata sul Manuale di Volo di un aliante ?
  1. Alla velocità di stallo a 0g
  2. Alla velocità di stallo ad 1g
  3. Alla velocità di stallo minima
  4. Alla velocità di stallo sotto carico
SPL: 7.32 A che cosa può portare una rimessa dallo stallo troppo rapida ?
  1. Ad un'eccessiva velocità di uscita
  2. Ad uno sforzo eccessivo sui comandi
  3. Ad uno stallo secondario
  4. Ad uno stallo profondo
SPL: 7.33 A che cosa può portare una rimessa dallo stallo troppo lenta ?
  1. Ad un'eccessiva velocità di uscita
  2. Ad uno sforzo eccessivo sui comandi
  3. Ad uno stallo secondario, peggiore del primo
  4. Ad uno stallo profondo
SPL: 7.34 Quale è il più pericoloso tipo di stallo, specie se effettuato a bassa quota ?
  1. Lo stallo normale
  2. Lo stallo con diruttori
  3. Lo stallo con flaps estesi
  4. Lo stallo per comandi incrociati
SPL: 7.35 Come si arriva, nella maggioranza dei casi, ad entrare in vite ?
  1. Effettuando uno stallo qualsiasi
  2. Effettuando uno stallo scoordinato, cioè con la pallina fuori centro
  3. Insistendo in uno stallo prolungato
  4. Dopo una spirale picchiata
SPL: 7.36 Tutti i tipi di aliante eseguono la vite allo stesso modo ?
  1. No, vi possono essere sensibili differenze tra tipo e tipo
  2. No, ma vi è poca differenza tra tipo e tipo
  3. Sì, non vi è alcuna differenza tra tipo e tipo
  4. Ciò dipende dall'abilità del pilota
SPL: 7.37 Quali sono, nell'ordine, le manovre da effettuare per la rimessa dalla vite ?
  1. 1°, barra avanti; 2°, piede contrario; 3°, centralizzazione; 4°, richiamata
  2. 1°, piede contrario; 2°, barra avanti; 3°, centralizzazione; 4°, richiamata
  3. 1°, piede contrario; 2°, barra opposta; 3°, centralizzazione; 4°, richiamata
  4. 1°, barra avanti; 2°, piedi al centro; 3°, richiamata; 4°, volo livellato
SPL: 7.38 Quale azione bisogna assolutamente evitare nella prima fase della rimessa dalla vite ?
  1. Quella di dare troppo piede
  2. Quella di spostare la barra troppo velocemente
  3. Quella di spostare la barra lateralmente
  4. Nessuna delle precedenti risposte è pertinente
SPL: 7.39 Esiste una manovra che il pilota inesperto può confondere con la vite.
Quale è ?
  1. La vite rovescia
  2. La scampanata
  3. La spirale picchiata
  4. Non esiste tale manovra
SPL: 7.40 Si può uscire dalla spirale picchiata semplicemente tirando la barra ?
  1. No, perché in questo modo si peggiora la situazione
  2. No, perché occorrerebbe troppo tempo
  3. Sì, basta insistere
  4. Sì, purché si tiri con forza
SPL: 7.41 Quanto deve essere normalmente la velocità in circuito ?
  1. Almeno 2 volte la velocità di stallo ad 1g
  2. Almeno 1,5 volte la velocità di stallo ad 1g
  3. Almeno 1,2 volte la velocità di stallo ad 1g
  4. Leggermente superiore alla velocità di stallo
SPL: 7.42 L'ingresso in circuito "standard" deve avvenire:
  1. a 90° rispetto al sottovento
  2. a 45° rispetto al sottovento
  3. parallelamente al sottovento
  4. in senso contrario al sottovento
SPL: 7.43 Riferendosi al finale, quale è il parametro più importante e come va mantenuto ?
  1. È la deriva; va mantenuta costante
  2. È il rateo di discesa; va mantenuto entro limiti accettabili
  3. È la velocità; va mantenuta il più possibile costante
  4. È il trimmaggio; va mantenuto invariato
SPL: 7.44 In un normale volo di addestramento, a quale quota approssimativamente dovrà trovarsi il pilota di un aliante nel settore di avvicinamento al circuito ?
  1. A circa 100 mt
  2. A circa 150 mt
  3. A circa 300 mt
  4. A circa 500 mt
SPL: 7.45 Riferendosi alla virata finale, se il pilota si accorge che sta virando troppo largo e l'allineamento con la pista gli sta sfuggendo, dovrà:
  1. dare solamente piede interno alla virata
  2. dare solamente piede esterno alla virata
  3. aumentare ragionevolmente l'inclinazione per effettuare una virata più stretta ma coordinata
  4. non dovrà fare alcuna correzione ma aspettare
SPL: 7.46 Vento al traverso da sinistra. Come dovranno essere disposti i comandi durante la fase di toccata in atterraggio ?
  1. Piede destro e barra a sinistra (quanto basta)
  2. Piede sinistro e barra a destra (quanto basta)
  3. Piede e barra controvento (quanto basta)
  4. Piede al centro e barra a sinistra (il più possibile)
SPL: 7.47 Vento al traverso da destra. Come dovranno essere disposti i comandi durante la fase di toccata in atterraggio ?
  1. Piede destro e barra a sinistra (quanto basta)
  2. Piede sinistro e barra a destra (quanto basta)
  3. Piede e barra controvento (quanto basta)
  4. Piede sinistro e barra al centro
SPL: 7.48 Aliante con ruota principale posta dietro al baricentro. Durante il decollo con traino aereo, come andrà posizionata la barra ?
  1. In avanti finché non si alza la coda, quindi restituita indietro quanto basta
  2. Un po' indietro all'inizio e poi tutta indietro
  3. All'indietro finché non si alza il muso, quindi restituita in avanti quanto basta
  4. Va tenuta sempre al centro
SPL: 7.49 Aliante con ruota principale posta davanti al baricentro. Durante il decollo con traino aereo, come andrà posizionata la barra ?
  1. In avanti finché non si alza la coda, quindi restituita indietro quanto basta
  2. Un po' indietro all'inizio e poi tutta indietro
  3. All'indietro finché non si alza il muso, quindi restituita in avanti quanto basta
  4. Va tenuta sempre al centro
SPL: 7.50 Quale è la posizione pericolosa da evitare durante il traino aereo ?
  1. Quella troppo bassa rispetto al trainatore
  2. Quella troppo alta rispetto al trainatore
  3. Quella laterale al trainatore
  4. Quella nella scia del trainatore
SPL: 7.51 Al momento dello sgancio dal trainatore, salvo particolari esigenze, il normale comportamento dei piloti sarà inizialmente:
  1. pilota dell'aliante vira a destra in leggera discesa; pilota trainatore vira a sinistra in leggera salita
  2. pilota dell'aliante vira a sinistra in leggera salita; pilota trainatore vira a destra in leggera discesa
  3. pilota dell'aliante vira a destra in leggera salita; pilota trainatore vira a sinistra in discesa
  4. entrambi i piloti virano a sinistra in discesa
SPL: 7.52 Il velivolo del trainatore subisce un'avaria in decollo e si blocca in pista. Il pilota dell'aliante che ha appena decollato dovrà:
  1. scostandosi a destra per evitare il trainatore, atterrare dritto
  2. scostandosi a sinistra per evitare il trainatore, atterrare diritto
  3. invertire subito la prua virando a destra
  4. sorvolare il trainatore passandogli sopra
SPL: 7.53 Se si rompe il cavo di traino a meno di 50 metri di altezza, il pilota dell'aliante dovrà:
  1. portarsi immediatamente sottovento
  2. virare nel letto del vento
  3. invertire subito la prua per atterrare in campo
  4. atterrare dritto avanti, eseguendo solo piccole deviazioni per evitare eventuali ostacoli
SPL: 7.54 Se si rompe il cavo di traino tra i 50 e i 100 metri di altezza, con vento in prua non superiore ai 15 nodi, il pilota dell'aliante dovrà:
  1. portarsi immediatamente sottovento
  2. virare nel letto del vento
  3. invertire subito la prua per atterrare in campo
  4. atterrare dritto in avanti, senza alcuna deviazione
SPL: 7.55 Il decollo avviene con un vento frontale di 25 nodi.
Se si rompe il cavo di traino a circa 70 metri di altezza, il pilota dell'aliante dovrà:
  1. portarsi immediatamente sottovento
  2. atterrare dritto in avanti, eseguendo solo piccole deviazioni per evitare eventuali ostacoli
  3. virare nel letto del vento
  4. invertire subito la prua per atterrare in campo
SPL: 7.56 Se si rompe il cavo di traino tra i 100 e i 150 metri di altezza, con vento in prua non superiore ai 15 nodi, il pilota dell'aliante dovrà:
  1. portarsi immediatamente sottovento
  2. invertire la prua, effettuando una virata di circa 90° da un lato e poi 270° dal lato opposto
  3. atterrare dritto in avanti
  4. atterrare dritto in avanti, eseguendo solo piccole deviazioni per evitare eventuali ostacoli
SPL: 7.57 Se si rompe il cavo di traino oltre i 150 metri di altezza, il pilota dell'aliante dovrà:
  1. portarsi immediatamente sottovento
  2. virare nel letto del vento
  3. invertire subito la prua per atterrare in campo
  4. atterrare dritto in avanti, eseguendo solo piccole deviazioni per evitare eventuali ostacoli
SPL: 7.58 Quali sono i parametri da considerare per stabilire il senso della virata in caso di emergenza in decollo ?
  1. Il vento; il circuito standard
  2. Il vento; il tipo di velivolo trainatore
  3. Gli ostacoli; il vento al traverso
  4. Gli ostacoli; la lunghezza pista
SPL: 7.59 Durante il traino aereo, se il velivolo trainatore batte le ali, cosa dovrà fare il pilota dell'aliante ?
  1. Chiedere per radio istruzioni
  2. Sganciarsi immediatamente
  3. Dipende dagli accordi precedenti
  4. Continuare con più attenzione il traino
SPL: 7.60 In quante fasi si può suddividere il lancio con verricello ?
  1. Decollo; salita; crociera; sgancio
  2. Decollo; transizione alla salita; salita; fase di sgancio
  3. Decollo; transizione alla salita; sgancio
  4. Corsa di decollo; salita; sgancio; discesa
SPL: 7.61 Quali sono le manovre da effettuare immediatamente in caso di rottura o sgancio cavo durante il lancio con verricello ?
  1. 1°, appruare decisamente l'aliante; 2°, azionare ripetutamente lo sgancio cavo
  2. 1°, appruare decisamente l'aliante; 2°, regolare il trim
  3. 1°, azionare ripetutamente lo sgancio; 2°, appruare decisamente l'aliante
  4. 1°, azionare ripetutamente lo sgancio; 2°, cercare la zona per l'atterraggio
SPL: 7.62 Cumulo, vento e sole come in figura.

Dove si troverà con maggiore probabilità la termica ?
  1. Nella posizione 1
  2. Nella posizione 3
  3. Nella posizione 5
  4. Nelle posizioni 2 e 4
SPL: 7.63 Cumulo, vento e sole come in figura.

Dove si troverà con maggiore probabilità la termica ?
  1. Nella posizione 1
  2. Nella posizione 4
  3. Nella posizione 2
  4. Nelle posizioni 3 e 5
SPL: 7.64 Cumulo e vento come in figura.

Quale dei quattro alianti ha più probabilità di agganciare la termica ?
  1. Quello in posizione 1
  2. Quello in posizione 2
  3. Quello in posizione 3
  4. Quello in posizione 4
SPL: 7.65 Un aliante si appresta ad entrare in una termica in cui vi è già un altro aliante che spirala.
Da che parte dovrà virare l'aliante che sopraggiunge ?
  1. Dalla parte che gli è più conveniente
  2. Dalla stessa parte dell'aliante che è già in termica
  3. Sempre a sinistra
  4. Sempre a destra
SPL: 7.66 Quali sono le principali precauzioni da osservare durante il veleggiamento in pendio ?
  1. Velocità normale; senso delle virate controvento; leggera inclinazione verso valle
  2. Velocità abbondante; distanza dal pendio; trim a picchiare
  3. Velocità leggermente abbondante; correzione di deriva controvento; pallina al centro; senso delle virate sempre verso valle
  4. Velocità leggermente abbondante; correzione della deriva; senso delle virate sempre a sinistra
SPL: 7.67 Se l'aria è molto stabile, quale sarà la posizione che darà la massima salita e quale quella da evitare ?

  1. Massima salita in posizione 2; evitare le posizioni 4 e 5
  2. Massima salita in posizione 4; evitare le posizioni 2 e 1
  3. Massima salita in posizione 1; evitare la posizione 5
  4. Massima salita in posizione 4; evitare la posizione 5
SPL: 7.68 Se l'aria è moderatamente instabile, dire quale è la sequenza più logica per un aliante che vuole sfruttare la corrente del pendio.

  1. 1 ; 2 ; 3
  2. 5 ; 4 ; 3
  3. 2 ; 3 ; 4
  4. 3 ; 2 ; 1
SPL: 7.69 Se i due alianti che veleggiano in pendio si trovano alla stessa quota, come si devono comportare ?

  1. L'aliante B prosegue dritto; l'aliante A devia verso l'esterno (alla sua destra) dando la precedenza a B
  2. L'aliante A prosegue dritto; l'aliante B devia verso l'esterno (alla sua sinistra) dando la precedenza ad A
  3. L'aliante B prosegue dritto; l'aliante A passa sotto l'aliante B
  4. L'aliante A cabra leggermente; l'aliante B picchia leggermente
SPL: 7.70 Un pendio può essere dolce o ripido.
Riguardo alla distanza orizzontale da esso, come deve regolarsi il pilota dell'aliante ?
  1. Deve mantenersi più distante dal pendio ripido
  2. Deve mantenersi più distante dal pendio dolce
  3. Deve mantenersi molto distante da entrambi
  4. Può stare molto vicino in tutti e due i casi
SPL: 7.71 Nei riguardi della sicurezza del volo, in un pendio dolce, la distanza orizzontale tenuta dall'aliante che veleggia può essere inferiore a quella tenuta rispetto ad un pendio ripido.
  1. Vero
  2. Falso
SPL: 7.72 Quali sono le principali cause di disagio e le precauzioni da prendere se si prevede di effettuare un volo d'onda ?
  1. L'alta quota e la turbolenza; coprirsi bene ed evitare le zone di forte vento
  2. Il freddo ed il forte vento; coprirsi bene e stare vicini al campo
  3. L'alta quota ed il freddo; munirsi di ossigeno e coprirsi bene
  4. L'alta quota ed il caldo; munirsi di ossigeno e vestirsi leggeri
SPL: 7.73 Distanza fra gli aeroporti "A" e "B" = 30 Km.
Efficienza effettiva considerata = 22.
Nel punto di intersezione dei coni di sicurezza (calma di vento), quanto deve essere la quota minima di un aliante per poter planare sia verso "A" che verso "B" ?
E se la salita fosse fatta sulla verticale di "A", quale sarà la quota minima per planare con sicurezza fino a "B" (valori arrotondati in eccesso) ?
  1. Per planare in tutti e due i sensi: 700 m; da A a B: 1.600 m
  2. Per planare in tutti e due i sensi: 700 m; da A a B: 1.800 m
  3. Per planare in tutti e due i sensi: 900 m; da A a B: 1.600 m
  4. Per planare in tutti e due i sensi: 900 m; da A a B: 1.400 m
SPL: 7.74 Distanza fra gli aeroporti "B" e "C" = 24 Km.
Efficienza effettiva considerata = 30.
Nel punto di intersezione dei coni di sicurezza (calma di vento), quanto deve essere la quota minima di un aliante per poter planare sia verso "B" che verso "C" ?
E se la salita fosse fatta sulla verticale di "B", quale sarà la quota minima per planare con sicurezza fino a "C" (valori arrotondati in eccesso) ?
  1. Per planare in tutti e due i sensi: 600 m; da B a C: 800 m
  2. Per planare in tutti e due i sensi: 500 m; da B a C: 1.000 m
  3. Per planare in tutti e due i sensi: 800 m; da B a C: 1.200 m
  4. Per planare in tutti e due i sensi: 600 m; da B a C: 1.000 m
SPL: 7.75 Distanza fra gli aeroporti "C" e "D" = 44 Km.
Efficienza effettiva considerata = 28.
Nel punto di intersezione dei coni di sicurezza (calma di vento), quanto deve essere la quota minima di un aliante per poter planare sia verso "C" che verso "D" ?
E se la salita fosse fatta sulla verticale di "C", quale sarà la quota minima per planare con sicurezza fino a "D" (valori arrotondati in eccesso) ?
  1. Per planare in tutti e due i sensi: 1.000 m; da C a D: 1.800 m
  2. Per planare in tutti e due i sensi: 1.000 m; da C a D: 2.000 m
  3. Per planare in tutti e due i sensi: 800 m; da C a D: 1.600 m
  4. Per planare in tutti e due i sensi: 800 m; da C a D: 1.800 m
SPL: 7.76 Distanza fra gli aeroporti "D" e "E" = 32 Km.
Efficienza effettiva considerata = 32.
Nel punto di intersezione dei coni di sicurezza (calma di vento), quanto deve essere la quota minima di un aliante per poter planare sia verso "D" che verso "E" ?
E se la salita fosse fatta sulla verticale di "D", quale sarà la quota minima per planare con sicurezza fino a "E" (valori arrotondati in eccesso) ?
  1. Per planare in tutti e due i sensi: 700 m; da D a E: 1.400 m
  2. Per planare in tutti e due i sensi: 700 m; da D a E: 1.200 m
  3. Per planare in tutti e due i sensi: 800 m; da D a E: 1.000 m
  4. Per planare in tutti e due i sensi: 600 m; da D a E: 1.300 m
SPL: 7.77 Distanza fra gli aeroporti "E" e "F" = 25 Km.
Efficienza effettiva considerata = 23.
Nel punto di intersezione dei coni di sicurezza (calma di vento), quanto deve essere la quota minima di un aliante per poter planare sia verso "E" che verso "F" ?
E se la salita fosse fatta sulla verticale di "E", quale sarà la quota minima per planare con sicurezza fino a "F" (valori arrotondati in eccesso) ?
  1. Per planare in tutti e due i sensi: 750 m; da E a F: 1.300 m
  2. Per planare in tutti e due i sensi: 550 m; da E a F: 1.100 m
  3. Per planare in tutti e due i sensi: 750 m; da E a F: 1.500 m
  4. Per planare in tutti e due i sensi: 650 m; da E a F: 1.300 m
SPL: 7.78 Un aliante si trova ad una distanza dal campo di 8 Km.
Assumendo una efficienza pratica pari a 32, in assenza di vento, a che quota minima l'allievo pilota dovrà dirigere verso il campo per un sicuro atterraggio (valori arrotondati per eccesso) ?
  1. Alla quota di 400 mt QFE
  2. Alla quota di 450 mt QFE
  3. Alla quota di 500 mt QFE
  4. Alla quota di 600 mt QFE
SPL: 7.79 Un aliante si trova ad una distanza dal campo di 12 Km.
Assumendo una efficienza pratica pari a 23, in assenza di vento, a che quota minima l'allievo pilota dovrà dirigere verso il campo per un sicuro atterraggio (valori arrotondati per eccesso) ?
  1. Alla quota di 550 mt QFE
  2. Alla quota di 650 mt QFE
  3. Alla quota di 750 mt QFE
  4. Alla quota di 850 mt QFE
SPL: 7.80 Un aliante si trova ad una distanza dal campo di 9 Km.
Assumendo una efficienza pratica pari a 24, in assenza di vento, a che quota minima l'allievo pilota dovrà dirigere verso il campo per un sicuro atterraggio (valori arrotondati per eccesso) ?
  1. Alla quota di 500 mt QFE
  2. Alla quota di 400 mt QFE
  3. Alla quota di 700 mt QFE
  4. Alla quota di 600 mt QFE
SPL: 7.81 Un aliante si trova ad una distanza dal campo di 18 Km.
Assumendo una efficienza pratica pari a 31, in assenza di vento, a che quota minima l'allievo pilota dovrà dirigere verso il campo per un sicuro atterraggio (valori arrotondati per eccesso) ?
  1. Alla quota di 600 mt QFE
  2. Alla quota di 700 mt QFE
  3. Alla quota di 800 mt QFE
  4. Alla quota di 900 mt QFE
SPL: 7.82 Quale è la quota minima QFE alla quale un aliante deve arrivare normalmente sulla verticale del campo, per poter effettuare un regolare circuito ?
  1. Minimo 100 mt
  2. Minimo 200 mt
  3. Minimo 400 mt
  4. È a discrezione del pilota
SPL: 8.1 Quali sono le caratteristiche che contraddistinguono le onde radio ?
  1. Lunghezza; ampiezza; frequenza; modulazione
  2. Lunghezza; ampiezza; frequenza; velocità di propagazione
  3. Ampiezza; frequenza; modulazione; tipo di propagazione
SPL: 8.2 Quale è la velocità di propagazione delle onde radio ?
  1. La velocità del suono, ossia 341 m/sec.
  2. La velocità della luce, ossia 300.000 Km/sec.
  3. La velocità della luce, ossia 300.000 Km/h.
  4. Dipende dalla temperatura dell'aria
SPL: 8.3 Quale è l'unità di misura adottata per le radiofrequenze ?
  1. L'Hertz, che corrisponde ad un ciclo al minuto
  2. L'Hertz, che corrisponde ad un ciclo al secondo
  3. Il kilohertz, che corrisponde a mille cicli al secondo
  4. Il Joule, che corrisponde ad un ciclo al secondo
SPL: 8.4 Riferendosi alle onde radio, quale è l'unità di misura della frequenza ed i suoi multipli usati in pratica ?
  1. Hz; SHz; GHz; MHz; THz
  2. Hz; kHz; SHz; GHz; THz
  3. Hz; kHz; MHz; GHz; THz
  4. Hz; HHz; SHz; THz; UHz
SPL: 8.5 Quale è la relazione tra la lunghezza d'onda e la frequenza ?
  1. Più è ampia la lunghezza d'onda e più è bassa la frequenza
  2. Più è ampia la lunghezza d'onda e più è alta la frequenza
  3. Sono direttamente proporzionali tra loro
  4. Non vi è alcuna relazione tra le due caratteristiche
SPL: 8.6 Come si propagano le onde radio nella banda di frequenza VHF ?
  1. In modo riflesso dalla ionosfera
  2. Con raggi riflessi dalla terra
  3. Con propagazione ottica
  4. In modo diretto, detto anche propagazione ottica
SPL: 8.7 Quale è la banda di frequenze usata per le comunicazioni T/B/T tra aeromobili civili ed enti di controllo aeroportuali ?
  1. HF = 3.000 - 30.000 kHz
  2. UHF = 300 - 3.000 MHz
  3. VHF = 30 - 300 MHz
  4. VHF = 30 - 300 kHz
SPL: 8.8 Quali sono le bande di frequenza che si misurano in kHz ?
  1. HF ; VHF ; UHF
  2. UHF ; SHF ; EHF
  3. HF ; LF ; UHF
  4. VLF ; LF ; MF
SPL: 8.9 Quali sono le bande di frequenze che si misurano in MHz ?
  1. HF ; VHF ; UHF
  2. UHF ; SHF ; LF
  3. VLF ; LF ; MF
  4. VHF ; UHF ; SHF
SPL: 8.10 La banda di frequenze VHF è compresa tra:
  1. 30 - 300 MHz
  2. 3 - 30 MHz
  3. 300 - 3.000 kHz
  4. 300 - 3.000 MHz
SPL: 8.11 Le bande di frequenza per le comunicazioni aeronautiche civili rientrano tra:
  1. VLF e MF
  2. LF e HF
  3. HF e VHF
  4. MF e HF
SPL: 8.12 In quale campo di frequenze debbono operare i moderni apparati radio VHF/COM, e con quale spaziatura tra le frequenze ?
  1. Da 118,000 a 136,975 kHz con spaziatura di 25 kHz
  2. Da 118,000 a 136,975 MHz con spaziatura di 8,33 MHz
  3. Da 118,000 a 136,975 MHz con spaziatura di 8,33 kHz
  4. Da 120,000 a 129,975 MHz con spaziatura di 0,250 MHz
SPL: 8.13 Quanti canali deve poter selezionare un apparato VHF/COM e con quale spaziatura tra detti canali ?
  1. 760 canali, con spaziatura di 25 kHz
  2. 2280 canali, con spaziatura di 8,33 kHz
  3. 760 canali, con spaziatura di 8,33 kHz
  4. 760 canali, con spaziatura di 0,050 MHz
SPL: 8.14 Le frequenze aeronautiche VHF e UHF impiegate nel servizio di soccorso sono:
  1. 121.5 kHz e 243 kHz
  2. 121.5 MHz e 243 MHz
  3. 5150 kHz e 123.5 MHz
  4. 5685 kHz e 126.9 MHz
SPL: 8.15 Un pilota, che vuole comunicare con altri velivoli, può usare il canale 121.475 ?
  1. No, perché compresa nella spaziatura che deve essere lasciata libera attorno alla 121.500
  2. No, perché è selezionabile nei normali apparati VHF/COM
  3. Sì, perché non vi è alcun ostacolo
  4. Sì, perché normalmente selezionabile da un normale VHF/COM
SPL: 8.16 Le ricetrasmissioni avvengono su un solo canale, a via unica alternata.
Quale è l'unico modo possibile per comunicare con chiarezza e rapidità ?
  1. Parlare tutti assieme
  2. Parlare uno per volta
  3. Parla prima chi è in volo e risponde chi è a terra
  4. Non parlare affatto
SPL: 8.17 Quale è la precauzione essenziale da adottare prima di iniziare una comunicazione ?
  1. Chiedere agli altri di abbandonare la frequenza
  2. Leggere la lista dei controlli di avvicinamento
  3. Attendere qualche secondo per assicurarsi che non vi sono altre trasmissioni in corso
  4. Mandare un messaggio di preavviso
SPL: 8.18 Quale è l'uso corretto del microfono per le trasmissioni ?
  1. Premere il pulsate e iniziare immediatamente a parlare; parlare in fretta scandendo e distanziando le parole con tono di voce il più alto possibile
  2. Premere il pulsante e attendere almeno sei secondi prima di iniziare a parlare; parlare in fretta con tono di voce normale
  3. Premere il pulsante e iniziare a parlare dopo un secondo o due; parlare adagio scandendo e distanziando le parole, con tono di voce normale
  4. Premere il pulsante e iniziare immediatamente; parlare in fretta con tono di voce il più basso possibile
SPL: 8.19 Può essere regolato il volume in trasmissione ?
  1. Sì, mediante il comando del potenziometro
  2. Sì, lo stesso comando che regola il volume in ricezione regola anche il volume in trasmissione
  3. No, è il tono della voce e la distanza dal microfono dalla bocca che regola il volume in trasmissione
  4. Sì, a terra dallo specialista
SPL: 8.20 Cosa significa emissione in "A1" ?
  1. Onda portante modulata con segnali audio radiotelefonici
  2. Onda portante interrotta in modo da originare segnali morse
  3. Onda portante modulata con segnali audio radiotelegrafici
  4. Onda portante non modulata né interrotta
SPL: 8.21 Cosa significa emissione in "A2" ?
  1. Onda portante modulata con segnali audio radiotelefonici
  2. Onda portante interrotta in modo da originare segnali morse
  3. Onda portante modulata con segnali audio radiotelegrafici
  4. Onda portante non modulata né interrotta
SPL: 8.22 Cosa significa emissione in "A3" ?
  1. Onda portante modulata con segnali audio radiotelefonici
  2. Onda portante interrotta in modo da originare segnali morse
  3. Onda portante modulata con segnali audio radiotelegrafici
  4. Onda portante non modulata né interrotta
SPL: 8.23 Il processo di modulazione è:
  1. la ricerca della frequenza sulla quale si deve stabilire il collegamento radio
  2. la sovrimpressione, su di un'onda ad elevata frequenza (portante), di un'onda a bassa frequenza (il messaggio)
  3. la sovrimpressione, su di un'onda a bassa frequenza (portante), di un'onda ad alta frequenza (il messaggio)
  4. la trasmissione effettuata da un pilota in volo per ottenere un rilevamento radiogoniometrico
SPL: 8.24 La sigla "HJ" significa che il servizio relativo funziona:
  1. dall'alba al tramonto
  2. dal tramonto all'alba
  3. a qualunque orario
  4. in orario da specificare
SPL: 8.25 La sigla "HN" significa che il servizio relativo funziona:
  1. dall'alba al tramonto
  2. dal tramonto all'alba
  3. a qualunque orario
  4. in orario da specificare
SPL: 8.26 La sigla "HX" significa che il servizio relativo funziona:
  1. dall'alba al tramonto
  2. dal tramonto all'alba
  3. in orario da specificare
  4. a qualunque orario
SPL: 8.27 Chiamati:
X = il nominativo del mittente;
Y = il nominativo del destinatario;
Z = il messaggio,
indicare la struttura corretta di una comunicazione aeronautica.
  1. "X ; Y ; Z"
  2. "Y ; X ; Z"
  3. "Z ; Y ; X"
  4. "Z ; X ; Y"
SPL: 8.28 Dovendo confermare un'autorizzazione ricevuta, tipo « ... autorizzato a procedere per l'aeroporto "X" come da piano di volo... », il proprio nominativo va pronunciato:
  1. in coda ".... autorizzato a X come da piano di volo, I-ABCD"
  2. in testa "I-ABCD è autorizzato a X come da piano di volo...."
  3. sia in testa che in coda "I-ABCD è autorizzato a X come da piano di volo I-ABCD"
  4. indifferente
SPL: 8.29 Dovendo eseguire un'autorizzazione ricevuta tipo « ...rullate per la pista 36... », il proprio nominativo va pronunciato:
  1. in testa " I-ABCD rulla per la 36..."
  2. in coda " ...rulla per la 36 I-ABCD"
  3. in testa e in coda " I-ABCD ...rulla per la 36...I-ABCD"
  4. indifferente
SPL: 8.30 Se l'Ente di controllo comunica « Vi ricevo 1 », significa:
  1. riceve a tratti
  2. riceve, ma con poca chiarezza
  3. trasmissione molto chiara
  4. ricezione incomprensibile
SPL: 8.31 Se l'Ente di controllo comunica « Vi ricevo 2 », significa:
  1. riceve a tratti
  2. riceve, ma con poca chiarezza
  3. trasmissione molto chiara
  4. riceve bene
SPL: 8.32 Se l'Ente di controllo comunica « Vi ricevo 3 », significa:
  1. riceve a tratti
  2. riceve, ma con poca chiarezza
  3. trasmissione molto chiara
  4. riceve bene
SPL: 8.33 Se l'Ente di controllo comunica « Vi ricevo 4 », significa:
  1. riceve a tratti
  2. riceve, ma con poca chiarezza
  3. trasmissione molto chiara
  4. riceve bene
SPL: 8.34 Se l'Ente di controllo comunica « Vi ricevo 5», significa:
  1. riceve a tratti
  2. riceve, ma con poca chiarezza
  3. trasmissione molto chiara
  4. riceve bene
SPL: 8.35 Quando possiamo usare il nominativo abbreviato ?
  1. Sempre
  2. Quando anche altri velivoli usano il loro in modo abbreviato
  3. Dopo che l'abbia usato con noi l'Ente di controllo
  4. Mai
SPL: 8.36 Nel caso in cui l'Ente di controllo chiami mentre stiamo eseguendo una manovra impegnativa, quale priorità dovremo assumere ?
  1. Prima termineremo la manovra in corso, e solo dopo risponderemo
  2. Risponderemo subito, interrompendo la manovra in corso
  3. Cercheremo di fare entrambe le cose contemporaneamente
  4. Spegniamo la radio per prima cosa
SPL: 8.37 Come vanno sillabate le parole ?
  1. Usando i nomi di città
  2. Esclusivamente usando l'alfabeto fonetico ICAO
  3. Usando nomi di persone
  4. Usando qualsiasi nome avente la stessa iniziale della lettera da sillabare
SPL: 8.38 Come va sillabata la virgola del decimale nella trasmissione dei numeri ?
  1. Non va sillabata
  2. Usando il termine "virgola"
  3. Usando i termini "punto" o "decimale"
  4. Pronunciando come in conversazione normale
SPL: 8.39 In ordine, quali sono le frequenze da contattare in caso di difficoltà in volo ?
  1. La frequenza in uso, una frequenza Radar e la 121.5
  2. La frequenza di avvicinamento, una frequenza Radar e la 121.5
  3. Solo la 121.5
  4. Solo la frequenza Radar
SPL: 8.40 Un pilota che debba trasmettere un messaggio di posizione e senta che in corso una comunicazione MAY DAY, come si comporterà ?
  1. Interverrà per comunicare la propria posizione
  2. Osserverà il silenzio radio fino a che non sia sicuro di non interferire con i messaggi di soccorso
  3. Interverrà per dare buoni consigli al pilota in difficoltà
  4. Interverrà per dare buoni consigli all'Ente di controllo
SPL: 8.41 Un pilota che debba trasmettere un messaggio di posizione e senta che è in corso una procedura VDF, come si comporterà ?
  1. Interverrà per comunicare la propria posizione
  2. Osserverà il silenzio radio fino a che non sia sicuro di non interferire con i messaggi gonio
  3. Interverrà per dare buoni consigli al pilota
  4. Interverrà per dare buoni consigli all'Ente di controllo
SPL: 8.42 Un pilota che senta che è in corso una comunicazione di soccorso, peraltro non ricevuta da alcun Ente di controllo, come si comporterà ?
  1. Interverrà per comunicare la propria posizione
  2. Osserverà il silenzio radio e si allontanerà al più presto
  3. Si offrirà per fare da ponte tra velivolo in difficoltà e Ente di controllo
  4. Interverrà per dare buoni consigli all'Ente di controllo
SPL: 8.43 Un pilota che abbia un'emergenza grave a bordo, quale codice dovrà inserire sul transponder, se installato ?
  1. 75.00
  2. 76.00
  3. 77.00
  4. 78.00
SPL: 8.44 Un pilota che si trovi in avaria radio, quale codice dovrà inserire sul transponder, se installato ?
  1. 75.00
  2. 76.00
  3. 77.00
  4. 78.00
SPL: 8.45 Pur avendo la possibilità di selezionare 2280 canali su di un apparato VHF/COM, il pilota li può usare effettivamente tutti ?
  1. Sì, perché non vi è alcun ostacolo
  2. No, perché tra 121.460 e 121.540 si può usare solo la 121.500
  3. No, perché l'apparato non lo permette
  4. La domanda è priva di significato
SPL: 8.46 Il seguente messaggio: «Ciampino Torre, qui I-ABCD per prova radio e stop orario», è un messaggio:
  1. di emergenza
  2. di regolarità del volo
  3. di sicurezza del volo
  4. radiogoniometrico
SPL: 8.47 Il seguente messaggio: «Caselle Torre, qui I-ABCD che stima l'arrivo sul vostro campo ai 47 richiede assistenza tecnica per la sostituzione di un generatore», è un messaggio:
  1. di emergenza
  2. di regolarità del volo
  3. di sicurezza del volo
  4. di radiogoniometria
SPL: 8.48 Nelle comunicazione radiotelefoniche un aeromobile "Partenavia" P 66 C con marche I-ABCD, in volo da Napoli a Ciampino, è identificabile correttamente nel seguente modo:
  1. Partenavia da Napoli a Ciampino
  2. P 66 C / ABCD
  3. volo Napoli/Ciampino
  4. I-ABCD
SPL: 8.49 In avaria radio aeromobile / terra, la sequenza corretta di comportamento del pilota è:
  1. 1°, contatto su altra frequenza appropriata;
    2°, contatto con altri aeromobili;
    3°, trasmissione "cieca" per due volte
  2. 1°, trasmissione "cieca" per due volte;
    2°, contatto con altri aeromobili;
    3°, contatto su altra frequenza appropriata
  3. 1°, trasmissione "cieca" per due volte;
    2°, contatto su altra frequenza appropriata;
    3°, contatto con altri aeromobili
  4. 1°, contatto su altra frequenza appropriata;
    2°, trasmissione "cieca" per due volte;
    3°, contatto con altri aeromobili
SPL: 8.50 Il prefisso "PAN PAN PAN" si riferisce ad un segnale di:
  1. pericolo
  2. urgenza
  3. sicurezza
  4. regolarità
SPL: 8.51 Il prefisso "MAY DAY" si riferisce ad un segnale di:
  1. pericolo
  2. urgenza
  3. sicurezza
  4. regolarità
SPL: 8.52 Da quali sigle viene preceduto il segnale di urgenza ?
  1. MAY DAY ripetuto tre volte
  2. SOS ripetuto tre volte
  3. PAN ripetuto tre volte
  4. PRECEDENZA ripetuto tre volte
SPL: 8.53 I messaggi di soccorso hanno per sigla fonetica:
  1. PAN PAN PAN
  2. EMERGENZA
  3. MAY-DAY MAY-DAY MAY-DAY
  4. SOS
SPL: 8.54 Che cosa significa l'abbreviazione "ATZ" ?
  1. Area Terminale di Zona
  2. Zona di Traffico Aereo
  3. Zona di traffico Aeroportuale
  4. Area di Traffico di Zona
SPL: 8.55 Trovandosi a volare nella FIR di Roma, la chiamata al corrispondente Ente di ATS sarà indirizzata a:
  1. Roma Controllo
  2. Ciampino Avvicinamento
  3. Roma Informazioni
  4. Roma Airways
SPL: 8.56 L'Ente ATC "Avvicinamento" (approach) sovraintende allo spazio aereo:
  1. CTR
  2. ATZ
  3. FIR
  4. TMA
SPL: 8.57 Le stazioni e gli Enti del Servizio delle Telecomunicazioni Aeronautiche adottano il sistema orario:
  1. L.T. (Tempo Locale)
  2. GMT (Tempo Medio di Greenwich)
  3. Ora Legale (quando in uso)
  4. a discrezione dell'operatore
SPL: 8.58 Nel Servizio d'Allarme, scaduto il termine massimo dell'autonomia di un aeromobile partito con regolare piano di volo, non avendone più notizie, scatta la fase di:
  1. INCERFA
  2. ALERFA
  3. DETRESFA
  4. MAY DAY
SPL: 8.59 Quando un aereo autorizzato all'atterraggio non atterra entro 5 minuti dall'orario stimato, scatta la fase di:
  1. INCERFA
  2. ALERFA
  3. DETRESFA
  4. MAY DAY
SPL: 8.60 Il pulsante "IDENT" di un transponder ATC fornisce:
  1. un segnale di quota
  2. la risposta con il sistema, in posizione "stand by"
  3. un dato della IAS
  4. un impulso supplementare per una migliore identificazione
SPL: 8.61 Cosa è l'ELBA o ELT imbarcato su alcuni velivoli ?
  1. un'isola del Tirreno
  2. una marca di sigari
  3. un radiobeacon automatico d'emergenza
  4. un dispositivo che denuncia automaticamente una regolare chiusura del volo
SPL: 8.62 Le seguenti lettere, in alfabeto fonetico, corrispondono a:
  1. B = bello; H = hostess
  2. B = bingo; H = host
  3. B = bravo; H = hotel
  4. B = bell; H = honky
SPL: 8.63 Le seguenti lettere, in alfabeto fonetico, corrispondono a:
  1. Y = yankee; Z = zulu
  2. Y = yankee; Z = zero
  3. Y = yet; Z = zorro
  4. Y = yet; Z = zebra
SPL: 8.64 Le seguenti lettere, in alfabeto fonetico, corrispondono a:
  1. X = cross; D = dinghy
  2. X = xingu; D = dora
  3. X = X 15; D = decibel
  4. X = ics ray; D = delta
SPL: 8.65 Le seguenti lettere, in alfabeto fonetico, corrispondono a:
  1. G = gamma; F = first
  2. G = golf; F = foxtrot
  3. G = giuliet; F = florence
  4. G = genoa; F = phantom
SPL: 8.66 Le seguenti lettere, in alfabeto fonetico, corrispondono a:
  1. S = sorry; P = pamela
  2. S = sunday; P = people
  3. S = sierra; P = papa
  4. S = solo; P = pursuit
SPL: 8.67 Le seguenti lettere, in alfabeto fonetico, corrispondono a:
  1. R = romeo; M = mike
  2. R = roger; M = miss
  3. R = ringo; M = motor
  4. R = river; M = monky
SPL: 8.68 La classe di accuratezza "B" dei rilevamenti radiogoniometrici QDR corrisponde a:
  1. ± 10°
  2. ± 2°
  3. ± 5°
  4. oltre 10°
SPL: 8.69 La classe di accuratezza "A" dei rilevamenti radiogoniometrici QDM corrisponde a:
  1. ± 10°
  2. ± 2°
  3. ± 5°
  4. oltre 10°
SPL: 8.70 La classe di accuratezza "C" dei rilevamenti radiogoniometrici QDM corrisponde a:
  1. ± 10°
  2. ± 2°
  3. ± 5°
  4. oltre 10°
SPL: 9.1 Cosa sta ad indicare l'espressione ½ρV² ?
  1. La densità dell'aria in quota
  2. La resistenza d'attrito
  3. La pressione dinamica
  4. La pressione d'impatto
SPL: 9.2 Riferendosi ad un fluido in movimento, il teorema di Bernoulli dice sostanzialmente che:
  1. la somma tra pressione statica e pressione dinamica è costante
  2. la differenza tra pressione statica e pressione dinamica è costante
  3. all'aumento di velocità corrisponde un aumento di pressione
  4. variazioni di velocità non hanno alcuna influenza sulla pressione
SPL: 9.3 Come si esprime la pressione dinamica ?
  1. ½V²S
  2. PV²S
  3. CpρS
  4. ½ρV²
SPL: 9.4 La velocità delle particelle d'aria su di un'ala in volo normale è:
  1. maggiore sul dorso che non sul ventre
  2. minore sul dorso che sul ventre
  3. la stessa su entrambe le parti (dorso e ventre)
  4. nessuna delle precedenti risposte è corretta
SPL: 9.5 In un fluido in movimento, se ad un certo punto aumenta la velocità, di conseguenza la pressione:
  1. aumenta
  2. diminuisce
  3. rimane costante
  4. non vi è alcuna relazione tra velocità e pressione
SPL: 9.6 Per aumentare la portanza di un certo profilo basta aumentare l'angolo di incidenza ?
  1. No, non basta
  2. Sì, finché si vuole
  3. Sì, da 0° a 20°
  4. Sì, ma fino a un certo punto
SPL: 9.7 In un fluido in movimento, se ad un certo punto diminuisce la velocità, di conseguenza la pressione:
  1. rimane costante
  2. diminuisce
  3. aumenta
  4. non vi è alcuna relazione tra velocità e pressione
SPL: 9.8 L'angolo di incidenza svolge un ruolo fondamentale in tutti i problemi inerenti il volo ed è l'angolo compreso tra:
  1. il piano alare e l'orizzonte
  2. la corda del profilo e la direzione del vento relativo
  3. la direzione del vento relativo ed il bordo di uscita del profilo
  4. il piano orizzontale e l'asse longitudinale dell'aliante
SPL: 9.9 Il principio per cui, in un fluido in movimento la somma tra la pressione statica e la pressione dinamica è costante, si identifica con:
  1. il principio di reciprocità
  2. il principio di funzionamento del Pitot
  3. il teorema di Venturi
  4. il teorema di Bernoulli
SPL: 9.10 Vi è un particolare strumento che evidenzia il principio del teorema di Bernouilli. Quale è ?
  1. Il Tubo di Venturi
  2. Il Tubo di Pitot
  3. La presa statica
  4. La sonda pneumatica
SPL: 9.11 L'effetto più importante che dà luogo alla portanza è:
  1. la pressione sul dorso dell'ala
  2. la pressione sul ventre dell'ala
  3. la depressione sul dorso dell'ala
  4. la depressione sul ventre dell'ala
SPL: 9.12 La risultante aerodinamica si scompone in due componenti: la Portanza e la Resistenza. Esse sono dirette rispettivamente:
  1. la Portanza perpendicolarmente alla corda alare; la Resistenza parallelamente alla corda alare
  2. la Portanza perpendicolarmente alla direzione del vento relativo; la Resistenza parallelamente al vento relativo
  3. la Portanza perpendicolarmente al piano di simmetria dell'ala; la Resistenza secondo la direzione del vento relativo
  4. la Portanza perpendicolarmente alla corda aerodinamica; la Resistenza secondo la direzione del vento relativo
SPL: 9.13 I fattori da cui dipende la Portanza sono:
  1. l'angolo di incidenza; la velocità relativa
  2. la densità dell'aria
  3. la forma del profilo; la superficie alare
  4. tutti i fattori sopraelencati
SPL: 9.14 I fattori da cui dipende la Resistenza sono:
  1. la densità dell'aria; la superficie alare
  2. la velocità del vento relativo
  3. la forma del profilo; l'attrito; i vortici marginali
  4. tutti i fattori sopraelencati
SPL: 9.15 La resistenza all'aria per un medesimo corpo alla quota di 5.500 m dove la densità dell'aria è ridotta a circa la metà rispetto al livello del mare ed a parità di altre condizioni, sarà:
  1. due volte più grande che al livello del mare
  2. uguale a quella che si ha al livello del mare
  3. la metà di quella al livello del mare
  4. quattro volte più piccola di quella al livello del mare
SPL: 9.16 I Coefficienti di Portanza (Cp) e di Resistenza (Cr) si esprimono:
  1. tramite numeri adimensionali
  2. in Kg/sec
  3. in Kg
  4. in mq/sec
SPL: 9.17 La Resistenza indotta è:
  1. la somma della resistenza di attrito e di forma
  2. la resistenza dovuta ai vortici di estremità alari
  3. il rapporto adimensionale fra la resistenza di forma e di attrito
  4. la differenza fra la resistenza di forma e di attrito
SPL: 9.18 Si può diminuire la Resistenza fino a ridurla a zero ?
  1. Sì, si può benissimo
  2. Sì, ma dipende dal profilo
  3. È una cosa piuttosto difficile
  4. No, è impossibile
SPL: 9.19 Su quale tipo di Resistenza influisce lo spessore del profilo ?
  1. Sulla Resistenza totale
  2. Sulla Resistenza di forma
  3. Sulla Resistenza di attrito
  4. Sulla Resistenza indotta
SPL: 9.20 Su quale tipo di Resistenza influisce la levigatezza della superficie ?
  1. Sulla Resistenza totale
  2. Sulla Resistenza di forma
  3. Sulla Resistenza di attrito
  4. Sulla Resistenza indotta
SPL: 9.21 Su che cosa influisce soprattutto l'allungamento alare ?
  1. Sulla Portanza totale
  2. Sulle capacità di virare stretto
  3. Sulla Resistenza indotta
  4. Sulla velocità minima
SPL: 9.22 Con riferimento alla seguente figura,

quale delle seguenti affermazioni è la più esatta ?
  1. La particella di aria A è costretta a fare un percorso più lungo e quindi sarà animata da velocità maggiore della particella B
  2. La particella di aria B è costretta a fare un percorso più lungo e quindi sarà animata da velocità maggiore della particella A
  3. Le particelle di aria A e B fanno un percorso diverso, ma sono animate da uguale velocità lungo la traiettoria
  4. La particella di aria B arriva a completare il percorso prima della particella A
SPL: 9.23 Con riferimento alla seguente figura,

quale delle seguenti affermazioni è la più esatta ?
  1. La particella A, essendo animata da una velocità minore, provocherà una pressione sul dorso del profilo
  2. La particella B è costretta a fare un percorso più lungo e quindi sarà animata da velocità maggiore della particella A
  3. Le particelle A e B provocano entrambe la stessa depressione lungo il loro percorso
  4. La particella A, essendo animata da una velocità maggiore, provocherà una depressione sul dorso del profilo
SPL: 9.24 Il flusso di aria sul dorso dell'ala in volo genera:
  1. una pressione
  2. una depressione
SPL: 9.25 Riferendosi al profilo alare, come può il progettista variare il coefficiente di Portanza ?
  1. Variando la forma e lo spessore del profilo
  2. Variando la corda alare e l'angolo di calettamento
  3. Variando la densità dell'aria
  4. Adottando opportuni procedimenti costruttivi
SPL: 9.26 Come può il pilota in volo variare la Portanza ?
  1. Variando l'angolo di assetto
  2. Variando l'angolo di incidenza entro certi limiti
  3. Variando la quota di volo
  4. Aumentando l'applicazione dei "g"
SPL: 9.27 Come può il progettista diminuire la Resistenza di attrito di un'ala ?
  1. Aumentando l'allungamento alare
  2. Adottando un profilo più sottile
  3. Adottando un profilo meno curvo
  4. Adottando un profilo che abbia lo strato limite con un deflusso il più possibile laminare
SPL: 9.28 A parità di angolo di incidenza, come può il progettista variare la Portanza in un profilo alare ?
  1. Variando il centro di Portanza
  2. Variando la levigatezza delle superfici
  3. Variando la forma e/o lo spessore
  4. Non è possibile alcuna variazione
SPL: 9.29 Lo spessore del profilo influisce sulla quantità di Portanza e resistenza che esso genera ?
  1. Sì, la Portanza aumenta e la Resistenza diminuisce con l'aumentare dello spessore
  2. Sì, Portanza e Resistenza aumentano con l'aumentare dello spessore
  3. Sì, la Portanza diminuisce e la resistenza aumenta con l'aumentare dello spessore
  4. No, la Portanza e la Resistenza non dipendono dallo spessore del profilo
SPL: 9.30 Adottando un profilo sottilissimo (come una lametta da barba) la Resistenza scompare ?
  1. Sì, la Resistenza assume valore zero con incidenza zero
  2. No, la Resistenza non scompare mai completamente
  3. Sì, la Resistenza scompare a patto che la superficie sia levigata
  4. Nessuna delle precedenti risposte è esatta
SPL: 9.31 Da quali tipi è composta la Resistenza totale di un aliante ?
  1. Dalla Resistenza di attrito + Resistenza di forma + Resistenza d'urto
  2. Dalla Resistenza di avanzamento + Resistenza di rotolamento
  3. Dalla Resistenza di forma + Resistenza di attrito + Resistenza indotta
  4. Nessuna delle precedenti risposte è esatta
SPL: 9.32 Su che cosa influisce lo "Strato Limite" ?
  1. Sulla Resistenza indotta
  2. Sulla velocità massima
  3. Sulla Resistenza di attrito
  4. Sulla velocità di stallo
SPL: 9.33 Come può avvenire lo scorrimento dello "Strato Limite" ?
  1. In due modi: laminare e turbolento
  2. In due modi: livellato o ondulato
  3. In un solo modo: stratificato
  4. In tre modi: laminare, turbolento e ondulato
SPL: 9.34 Quale è l'esatta espressione della formula della Portanza ?
  1. P = CpS ½ρV²
  2. P = CpS ½V²
  3. P = S ½ρV²
  4. P = Cp/CrV²S
SPL: 9.35 Riferendosi alla formula della Portanza, fermi restando gli altri fattori, raddoppiando la velocità, di quanto aumenterà la Portanza ?
  1. Della radice quadrata di 2
  2. Di 2 volte
  3. Di 3 volte
  4. Di 4 volte
SPL: 9.36 Quale è l'esatta espressione della formula della Resistenza ?
  1. R = S½ρV²
  2. R = CrS ½ρV²
  3. R = Cr/CpV²S
  4. R = CrS ½V²
SPL: 9.37 Riferendosi alla formula della Resistenza, fermi restando gli altri fattori, triplicando la superficie, di quanto aumenterà la Resistenza ?
  1. Della radice quadrata di 2
  2. Di 2 volte
  3. Di 3 volte
  4. Di 9 volte
SPL: 9.38 Riferendosi alla formula della Resistenza, fermi restando gli altri fattori, dimezzando la densità dell'aria, di quanto diminuirà la Resistenza ?
  1. Della radice quadrata di 2
  2. Del 50% (diventerà perciò la metà)
  3. Del 75% (diventerà perciò un quarto)
  4. Del quadrato di 2
SPL: 9.39 Dati:
Cr = 0,015;
S = 14 m²;
½ρ = 0,125 ;
V = 26 m/sec,
a quanto ammonta la Resistenza ?
  1. R = 177,5 Kg
  2. R = 17,75 Kg
  3. R = 68,25 Kg
  4. R = 13,65 Kg
SPL: 9.40 Dati:
Cr = 0,02;
S = 13 m²;
½ρ = 0,125 ;
V = 28 m/sec,
a quanto ammonta la Resistenza ?
  1. R = 25,48 Kg
  2. R = 2,548 Kg
  3. R = 0,91 Kg
  4. R = 41,14 Kg
SPL: 9.41 Dati:
Cr = 0,03;
S = 18 m²;
½ρ = 0,125 ;
V = 20 m/sec,
a quanto ammonta la Resistenza ?
  1. R = 13,5 Kg
  2. R = 135,0 Kg
  3. R = 270,0 Kg
  4. R = 27,0 Kg
SPL: 9.42 Dati:
Cp = 0,25;
S = 11 m²;
½ρ = 0,125 ;
V = 24 m/sec,
a quanto ammonta la Portanza ?
  1. P = 82,5 Kg
  2. P = 825,0 Kg
  3. P = 198,0 Kg
  4. P = 165,0 Kg
SPL: 9.43 Dati:
Cp = 0,30;
S = 12 m²;
½ρ = 0,125 ;
V = 25 m/sec,
a quanto ammonta la Portanza ?
  1. P = 281,25 Kg
  2. P = 2812,50 Kg
  3. P = 11,25 Kg
  4. P = 112,50 Kg
SPL: 9.44 Riferendosi alla formula della Portanza, fermi restando gli altri fattori, di quanto bisogna aumentare la Velocità per poter raddoppiare la Portanza ?
  1. Di 2 volte
  2. Del 50%
  3. Di 4 volte
  4. Della radice quadrata di 2
SPL: 9.45 Un certo aliante, alla velocità di 20 m/sec produce una Portanza di 350 Kg. Senza variare Cp, S, ½ρ , a quanto dovrà ammontare la Velocità per ottenere una Portanza pari a 700 Kg ?
  1. Circa 28 m/sec
  2. Circa 24 m/sec
  3. Circa 30 m/sec
  4. Circa 40 m/sec
SPL: 9.46 Riferendosi alle formule della Portanza e della Resistenza, con quale unità di misura si quantifica la Superficie ?
  1. Con m³
  2. Con m²
  3. Con mm²
  4. Con m/sec
SPL: 9.47 Riferendosi alle formule della Portanza e della Resistenza, con quale unità di misura si quantifica la Velocità ?
  1. Con Km/h
  2. Con Km/sec
  3. Con m/min
  4. Con m/sec
SPL: 9.48 Dati:
Cp = 0,22;
S = 12 m²;
½ρ = 0,125 ;
V = 27 m/sec,
a quanto ammonta la Portanza ?
  1. P = 89,100 Kg
  2. P = 891,000 Kg
  3. P = 240,570 Kg
  4. P = 24,057 Kg
SPL: 9.49 Riferendosi alla formula della Portanza, di quanto bisognerà aumentare la Velocità per quadruplicare la Portanza ?
  1. Della radice quadrata di 4, cioè di 2 volte
  2. Della radice quadrata di 2, cioè di 1,41 volte
  3. Di 3 volte
  4. Di 4 volte
SPL: 9.50 La Resistenza indotta è originata:
  1. dall'attrito dell'aria sulla superficie più o meno ruvida dell'ala
  2. dallo spessore più o meno rilevante del profilo
  3. dalla presenza dei vortici marginali
  4. dalla deflessione dei filetti fluidi sui piani di coda
SPL: 9.51 L'allungamento alare è definito come:
  1. il rapporto tra la corda e l'apertura alare
  2. il rapporto tra l'apertura alare e la corda media
  3. il rapporto tra il quadrato della superficie alare e l'apertura
  4. il rapporto tra la superficie alare e la portanza
SPL: 9.52 L'aumento dell'allungamento alare ha l'effetto di:
  1. diminuire la resistenza di forma del profilo
  2. diminuire l'efficienza massima dell'ala
  3. ridurre gli effetti della resistenza indotta
  4. limitare l'ampiezza degli spostamenti del centro di pressione
SPL: 9.53 Il rapporto tra Portanza e Resistenza di un determinato profilo alare varia:
  1. al variare dell'angolo di incidenza
  2. al variare della densità dell'aria
  3. al variare della velocità vera
  4. al variare del carico alare
SPL: 9.54 Come si comporta il primo strato di filetti fluidi a contatto con una superficie immersa in un flusso d'aria ?
  1. Si muove con la velocità di regime
  2. Si muove con una certa velocità
  3. Rimane fermo rispetto alla superficie
  4. È animato da moto turbolento
SPL: 9.55 Come si chiama lo strato di filetti fluidi che scorrono su di una superficie ad una velocità variabile da zero alla velocità di regime ?
  1. Strato Limite
  2. Strato Superficiale
  3. Corrente di scorrimento
  4. Livello di Transizione
SPL: 9.56 Con riferimento alla figura seguente,

il grafico del Cp in funzione dell'angolo di incidenza si riferisce a:
  1. un profilo piano/convesso
  2. un profilo concavo/convesso
  3. un profilo biconvesso simmetrico
  4. un profilo biconvesso asimmetrico
SPL: 9.57 La polare di un'ala è una rappresentazione grafica che:
  1. indica le variazioni di velocità al variare dell'angolo di incidenza
  2. il pilota consulta frequentemente in volo, per conoscere la migliore efficienza dell'aliante
  3. indica le variazioni dei coefficienti di Portanza e Resistenza al variare dell'angolo di incidenza
  4. rappresenta solo gli angoli di assetto più significativi
SPL: 9.58 Con riferimento alla figura seguente,

l'ala, di cui si riproduce la polare, sviluppa il coefficiente di Portanza massimo in corrispondenza dell'angolo di incidenza di:
  1. 16°
  2. 22°
  3. 18°
SPL: 9.59 Con riferimento alla figura seguente,

l'ala, di cui si riproduce la polare, sviluppa una Portanza nulla ad una angolo di incidenza di:
  1. un valore negativo che non compare in figura
  2. +4°
  3. -2°
  4. +8°
SPL: 9.60 Nella figura seguente

sono rappresentate due polari:
una relativa alla sola ala e l'altra relativa all'aliante completo (quindi avente maggiore Resistenza). Indicare quali sono rispettivamente le due polari.
  1. Polare della sola ala = A; polare dell'aliante = B
  2. Polare della sola ala = B; polare dell'aliante = A
  3. Sia A che B non corrispondono a polari né di ali né di alianti
  4. Tutte e tre le risposte precedenti sono errate
SPL: 9.61 Con riferimento alla figura seguente,

indicare i punti relativi alla massima efficienza delle due rispettive polari.
  1. Massima efficienza polare A = punto 2; massima efficienza polare B = punto 13
  2. Massima efficienza polare A = punto 3; massima efficienza polare B = punto 12
  3. Massima efficienza polare A = punto 2; massima efficienza polare B = punto 14
  4. Massima efficienza polare A = punto 3; massima efficienza polare B = punto 13
SPL: 9.62 Con riferimento alla figura seguente,

indicare i punti relativi al coefficiente di massima Portanza nelle due rispettive polari.
  1. Massimo Cp polare A = punto 3; massimo Cp polare B = punto 13
  2. Massimo Cp polare A = punto 4; massimo Cp polare B = punto 14
  3. Massimo Cp polare A = punto 4; massimo Cp polare B = punto 12
  4. Massimo Cp polare A = punto 2; massimo Cp polare B = punto 12
SPL: 9.63 Con riferimento alla figura seguente,

a che cosa corrispondono rispettivamente i punti 2 e 15 ?
  1. Punto 2 = massima efficienza della polare A; punto 15 = stallo della polare B
  2. Punto 2 = massimo Cp della polare A; punto 15 = massimo Cr della polare B
  3. Punto 2 = minimo Cr della polare A; punto 15 = stallo della polare B
  4. Punto 2 = minimo Cr della polare A; punto 15 = massimo Cp della polare B
SPL: 9.64 Con riferimento alla figura seguente,

il diagramma rappresentato può essere relativo ad un'ala avente il profilo indicato nella figura ?
  1. Sì, può essere benissimo
  2. No, non può esserlo
  3. Dipende da altri fattori aerodinamici
  4. Tutte e tre le precedenti risposte sono errate
SPL: 9.65 Con riferimento alle figure seguenti,

che differenza fondamentale esiste tra il diagramma rappresentato in figura "A" e quello rappresentato in figura "B" ?
  1. Nel primo (fig. A) si può misurare solo il Cp mentre nel secondo (fig. B) si possono misurare sia il Cp che il Cr.
  2. Nel primo (fig. A) si può ricavare solo il Cr mentre nel secondo (fig. B) si possono ricavare sia il Cp che il Cr
  3. Vi è solo una differenza di rappresentazione ma in sostanza entrambi i diagrammi rappresentano le stesse cose
SPL: 9.66 Con riferimento alla figura seguente,

sulla polare rappresentata, il punto di riferimento 2 corrisponde ad un angolo di incidenza per il quale:
  1. il coefficiente di portanza è massimo
  2. l'efficienza è massima
  3. non si nota alcuna caratteristica particolare
  4. il coefficiente di resistenza è minimo
SPL: 9.67 Con riferimento alla figura seguente,

sulla polare rappresentata, il punto di massima efficienza corrisponde a quello individuato con il numero:
  1. 1
  2. 2
  3. 3
  4. 4
SPL: 9.68 L'efficienza di un'ala è:
  1. il rapporto tra la Velocità e la Portanza
  2. un rapporto adimensionale che indica la capacità dell'aliante di salire in termica
  3. il rapporto tra il Cp ed il Cr
  4. il valore dell'angolo di incidenza massimo che può garantire ancora una certa Portanza
SPL: 9.69 L'efficienza massima di un'ala si ha:
  1. quando è minimo il Cr
  2. quando è massimo il Cp
  3. quando è massimo il rapporto tra Cp e Cr
  4. quando è minimo il rapporto tra Cp e Cr
SPL: 9.70 Un aliante con efficienza massima Emax = 32:
  1. percorre la massima distanza in volo planato con un angolo di 32° rispetto alla linea dell'orizzonte
  2. percorre la massima distanza in volo planato con una velocità di discesa aumentata di 1/32 della minima ammissibile
  3. ha un rapporto tra la distanza massima percorsa in volo planato e la velocità di discesa uguale a 32
  4. percorre in volo planato ed in assenza di vento una distanza massima di 32 Km con una perdita di quota di 1 Km (1.000 m)
SPL: 9.71 Con riferimento alla figura seguente,

in riferimento alla polare, l'efficienza sarà maggiore in corrispondenza di un angolo di incidenza di 6° oppure di 14° ?
  1. A 14° sarà maggiore che a 6°
  2. A 6° sarà maggiore che a 14°
  3. Non vi è alcuna differenza di efficienza tra 6° e 14°
  4. Nessuna delle precedenti risposte è esatta
SPL: 9.72 Con riferimento alla figura seguente,

è possibile stabilire immediatamente il punto in cui si ottiene la massima efficienza ?
  1. No, non è possibile
  2. Sì, è possibile
  3. Dipende dalle scale
  4. È possibile nel caso di profili simmetrici
SPL: 9.73 Con riferimento alla polare rappresentata nella figura seguente,

è possibile stabilire immediatamente il punto in cui si ottiene la massima efficienza ?
  1. Sì, tracciando la tangente alla curva in senso orizzontale
  2. Sì, tracciando la tangente alla curva in senso verticale
  3. Sì, tracciando la tangente alla curva partendo dall'origine degli assi
  4. No, non è possibile
SPL: 9.74 Con riferimento alla figura seguente,

approssimativamente, che differenza di Cp si può rilevare tra gli angoli di incidenza di 12° e di 20° ?
  1. A 12° il Cp è maggiore che a 20°
  2. A 20° il Cp è maggiore che a 12°
  3. Dipende dal coefficiente di Resistenza
  4. Non vi è alcuna differenza di Cp tra 12° e 20°
SPL: 9.75 Con riferimento alla polare rappresentata nella figura seguente,

a che angolo di incidenza si può rilevare un Cp uguale a zero ?
  1. A circa + 2°
  2. A circa - 2°
  3. A circa 0°
  4. A circa + 8°
SPL: 9.76 Riferendosi al volo librato, tra le seguenti affermazioni una sola è esatta. Quale ?
  1. Per realizzare la massima distanza è preferibile che il peso dell'aliante sia il più basso possibile
  2. La massima distanza in volo librato si realizza volando allo stesso angolo di incidenza corrispondente alla massima efficienza
  3. Per realizzare la massima distanza è necessario effettuare la discesa con l'angolo di pendenza massimo
  4. In presenza di vento contrario, la massima distanza si realizza scendendo con una velocità inferiore a quella di massima efficienza
SPL: 9.77 Con riferimento alla figura seguente,

a quali angoli di incidenza si ottengono rispettivamente il Cp massimo ed il Cr minimo ?
  1. 16° e 2°
  2. 16° e 0°
  3. 20° e 2°
  4. 20° e 0°
SPL: 9.78 Con riferimento alla figura seguente,

a quali angoli di incidenza si ottengono rispettivamente l'Efficienza massima ed il Cp massimo ?
  1. 8° e 2°
  2. 2° e 16°
  3. 4° e 12°
  4. 8° e 16°
SPL: 9.79 Con riferimento alla polare rappresentata nella figura seguente,

tra gli angoli di incidenza di 4° e 18°, a quale dei due corrisponde una maggiore Efficienza ?
  1. A 4° l'efficienza è maggiore che a 18°
  2. A 18° l'efficienza è maggiore che a 4°
  3. Non vi è alcuna differenza di efficienza tra 4° e 18°
  4. Tutte e tre le precedenti risposte sono errate
SPL: 9.80 Con riferimento alla figura seguente,

a quale categoria dei profili appartiene il profilo alare rappresentato ?
  1. Alla categoria dei profili piano/convessi
  2. Alla categoria dei profili biconvessi simmetrici
  3. Alla categoria dei profili biconvessi asimmetrici
  4. Alla categoria dei profili concavo/convessi
SPL: 9.81 Con riferimento alla figura seguente,

a quale categoria dei profili appartiene il profilo alare rappresentato ?
  1. Alla categoria dei profili piano/convessi
  2. Alla categoria dei profili biconvessi simmetrici
  3. Alla categoria dei profili biconvessi asimmetrici
  4. Alla categoria dei profili concavo/convessi
SPL: 9.82 La maggior parte dei dispositivi ipersostentatori hanno il seguente effetto secondario:
  1. migliorano le prestazioni di volo a grande velocità
  2. migliorano la stabilità longitudinale
  3. aumentano la Resistenza
  4. impediscono la formazione dei vortici marginali
SPL: 9.83 I sistemi ipersostentatori presentano generalmente la seguente caratteristica:
  1. diminuiscono il coefficiente di Portanza
  2. diminuiscono la superficie alare
  3. non modificano l'angolo di incidenza a cui si verifica lo stallo
  4. aumentano il coefficiente di Portanza massimo
SPL: 9.84 Quanti tipi di profili si conoscono normalmente ?
  1. Piano/convessi; biconvessi simmetrici ed asimmetrici; concavo/convessi
  2. Piano/convessi; biconvessi simmetrici ed asimmetrici; piano/concavi
  3. Biconvessi; piano/convessi; piatti; concavo/convessi
  4. Biconvessi; piano/convessi; biconcavi
SPL: 9.85 Con riferimento alla figura seguente,

definire il tipo di profilo rappresentato.
  1. Piano/convesso
  2. Biconvesso simmetrico
  3. Biconvesso asimmetrico
  4. Concavo/convesso
SPL: 9.86 Quale è l'azione principale svolta dai diruttori ?
  1. Aumentare la Portanza e la Resistenza di un'ala
  2. Aumentare la Resistenza mantenendo invariata la Portanza
  3. Diminuire drasticamente l'Efficienza per rendere più ripido il rapporto di planata
  4. Diminuire la Portanza e la Resistenza media di un'ala
SPL: 9.87 I diruttori hanno il seguente effetto sulla velocità di stallo:
  1. la fanno aumentare leggermente
  2. la fanno diminuire leggermente
  3. non hanno alcun effetto sulla velocità di stallo
  4. dipende dall'angolo di incidenza
SPL: 9.88 Come può il pilota nella pratica diminuire la Resistenza di attrito di un aliante ?
  1. Volando più velocemente possibile
  2. Diminuendo il carico alare al minimo indispensabile
  3. Evitando l'uso dei flaps
  4. Asportando la polvere e pulendo l'aliante rendendone levigata la superficie
SPL: 9.89 Quale è lo scopo principale degli ipersostentatori ?
  1. Aumentare il coefficiente di Portanza diminuendo il coefficiente di Resistenza
  2. Variare il coefficiente di Portanza modificando la curvatura del profilo
  3. Variare il coefficiente di Resistenza modificando la curvatura del profilo
  4. Permettere di frenare maggiormente in atterraggio
SPL: 9.90 Con riferimento alla figura seguente,

a parità di spessore e di angolo di incidenza, quale tra i profili "B" e "D" avrà un coefficiente di portanza maggiore ?
  1. D maggiore di B
  2. B maggiore di D
  3. B e D avranno un coefficiente pressoché uguale
  4. Dipende dalla superficie alare
SPL: 9.91 Con riferimento alla figura seguente,

quale tra i profili rappresentati avrà un Cp uguale a zero con angolo di incidenza zero ?
  1. Il profilo B
  2. Il profilo C
  3. Il profilo A
  4. Nessuno dei profili rappresentati
SPL: 9.92 Con riferimento alla figura seguente,

tra i profili rappresentati, quale sarà quello universalmente usato per il piano verticale di coda ?
  1. Il profilo A
  2. Il profilo B
  3. Il profilo C
  4. Il profilo D
SPL: 9.93 Quali sono i profili che, a parità di spessore e di incidenza, producono i più elevati coefficienti di Portanza ?
  1. I piano/convessi
  2. I biconvessi asimmetrici
  3. I concavo/convessi
  4. Dipende dalla superficie alare
SPL: 9.94 La fuoriuscita degli ipersostentatori influisce sulla velocità di stallo di un aliante ?
  1. Sì, essa aumenta in quanto aumenta l'angolo di incidenza
  2. Sì, essa diminuisce in quanto aumenta il Cp massimo
  3. Sì, essa aumenta perché aumenta la curvatura del profilo
  4. No, essa è indipendente dalla posizione degli ipersostentatori
SPL: 9.95 Come si comportano i filetti fluidi sul dorso dell'ala quando l'aliante stalla ?
  1. Si forma un flusso di aria laminare
  2. Il flusso di aria aumenta la Portanza
  3. Si formano dei vortici e i filetti fluidi si staccano
  4. Il flusso di aria provoca una diminuzione della Resistenza
SPL: 9.96 La velocità di stallo di un aliante viene influenzata dal carico alare ?
  1. No
  2. Sì, aumenta con l'aumentare del carico
  3. Sì, diminuisce con l'aumento del carico
  4. La domanda è errata, poiché la velocità di stallo è influenzata solo dalla densità dell'aria
SPL: 9.97 La velocità di stallo indicata a livello del mare, rispetto a quella in quota, sarà:
  1. Maggiore
  2. Minore
  3. Uguale
  4. Nessuna delle precedenti risposte è corretta
SPL: 9.98 Quale delle seguenti affermazioni è corretta ?
  1. La velocità indicata di stallo a livello del mare è maggiore di quella a 1.500 m
  2. La velocità indicata di stallo a livello del mare è minore di quella a 1.500 m
  3. La velocità indicata di stallo a livello del mare è uguale a quella a 1.500 m
  4. Non è possibile stabilire se le precedenti affermazioni sono corrette, in quanto la velocità indicata di stallo dipende dalla densità dell'aria a quella quota
SPL: 9.99 Lo stallo di un'ala è un fenomeno la cui apparizione dipende essenzialmente da:
  1. una particolare variazione della densità dell'aria
  2. una particolare diminuzione della Resistenza
  3. un certo valore dell'angolo di incidenza
  4. un certo valore critico della velocità indicata
SPL: 9.100 Il caratteristico scuotimento che precede lo stallo è provocato da:
  1. l'aumento della scia a valle del profilo
  2. le oscillazioni delle estremità alari
  3. l'aumento dei vortici marginali
  4. l'instabilità del flusso dorsale, che con rapida successione si stacca e si riattacca alla superficie alare
SPL: 9.101 Lo stallo si può verificare:
  1. solo a bassa velocità, a qualsiasi valore di incidenza
  2. solo a bassa velocità, con l'incidenza oltre l'angolo critico
  3. a qualsiasi velocità, con l'incidenza oltre l'angolo critico
  4. a velocità elevata, con l'incidenza pari all'angolo di minima efficienza
SPL: 9.102 Cosa avviene in pratica nello stallo ?
  1. I filetti fluidi si staccano dalla superficie dorsale dell'ala
  2. Al di sotto di una certa velocità il flusso diventa turbolento
  3. La pressione sul ventre del profilo diminuisce sensibilmente
  4. I filetti fluidi si staccano dalla superficie del ventre alare
SPL: 9.103 Che influenza hanno i diruttori estratti sulla velocità di stallo ?
  1. La fanno diminuire leggermente
  2. La fanno aumentare leggermente
  3. Non hanno alcuna influenza
  4. La fanno aumentare notevolmente
SPL: 9.104 In riferimento alla polare rappresentata in figura,

a quale angolo di incidenza si verifica lo stallo ?
  1. A 16°
  2. A 18°
  3. A 20°
  4. A 14°
SPL: 9.105 Dal punto di vista geometrico, quale è la funzione principale dei flaps ?
  1. Variare la superficie alare
  2. Variare la curvatura del profilo alare
  3. Migliorare la stabilità longitudinale
  4. Variare l'allungamento alare
SPL: 9.106 Rispetto all'aria, un aliante può effettuare un volo stabilizzato in salita ?
  1. Sì, dipende dalle correnti
  2. Sì, purché il pilota agisca opportunamente sui comandi
  3. No, mai
  4. Tutte le precedenti risposte sono inesatte
SPL: 9.107 Il fenomeno della vite è caratterizzato da:
  1. ala interna alla rotazione completamente stallata; elevato rateo di discesa; bassa velocità indicata
  2. ala esterna alla rotazione completamente stallata; elevato rateo di discesa; alta velocità indicata
  3. ali entrambe stallate; basso rateo di discesa; alta velocità indicata
  4. ala interna alla rotazione completamente stallata; elevato rateo di discesa; alta velocità indicata
SPL: 9.108 Durante la vite il comando che non perde (o perde per ultimo) la propria efficacia è:
  1. Il timone di profondità
  2. Lo stabilizzatore
  3. Il timone di direzione
  4. Gli alettoni
SPL: 9.109 Se un aliante, al cessare della forza perturbatrice, tende a tornare sulla traiettoria iniziale con oscillazioni che si amplificano è:
  1. staticamente e dinamicamente stabile
  2. staticamente e dinamicamente instabile
  3. staticamente instabile e dinamicamente stabile
  4. staticamente stabile e dinamicamente instabile
SPL: 9.110 Se un aliante, al cessare della forza perturbatrice tende a tornare sulla traiettoria iniziale con oscillazioni che si smorzano:
  1. è staticamente e dinamicamente stabile
  2. è staticamente e dinamicamente instabile
  3. è staticamente instabile e dinamicamente stabile
  4. è staticamente stabile e dinamicamente instabile
SPL: 9.111 La relazione tra la trazione e la Resistenza in volo rettilineo orizzontale uniforme è:
  1. la trazione è più grande della Resistenza
  2. la trazione è più piccola della Resistenza
  3. la trazione è uguale alla Resistenza
  4. la differenza fra la trazione e la Resistenza è uguale alla Portanza
SPL: 9.112 Che cosa è che genera la trazione necessaria al moto di un aliante ?
  1. La componente della Portanza relativa al peso
  2. La componente del peso lungo la traiettoria
  3. La differenza tra Portanza e Resistenza
  4. La forza di spinta generata dalla trazione
SPL: 9.113 In volo orizzontale rettilineo uniforme, quali sono le forze che si equilibrano fra di loro ?
  1. Portanza = peso; trazione = peso apparente
  2. Portanza = peso; trazione = resistenza
  3. Portanza = resistenza; trazione = peso
  4. Portanza = peso apparente; trazione = resistenza
SPL: 9.114 Con riferimento alla figura seguente,

indicare quali siano la Resistenza "R" ed il peso apparente "Qa".
  1. 1 = R ; 2 = Qa
  2. 1 = R ; 3 = Qa
  3. 4 = R ; 3 = Qa
  4. 4 = R ; 2 = Qa
SPL: 9.115 Con riferimento alla figura seguente,

indicare quali siano la trazione "T" ed il peso "Q".
  1. 1 = T ; 4 = Q
  2. 1 = T ; 2 = Q
  3. 4 = T ; 2 = Q
  4. 5 = T ; 2 = Q
SPL: 9.116 Con riferimento alla figura seguente,

un aliante in queste condizioni cosa tenderà a fare ?
  1. Tenderà a rallentare in quanto la trazione è inferiore alla Resistenza
  2. Tenderà ad accelerare in quanto la trazione è superiore alla Resistenza
  3. Tenderà a cabrare in modo sempre più accentuato
  4. Volerà con moto uniforme in quanto le forze si equilibrano
SPL: 9.117 Per far sì che un aliante sia staticamente stabile, il suo baricentro deve trovarsi:
  1. esattamente in corrispondenza del centro di pressione
  2. dietro al centro di pressione
  3. davanti al centro di pressione
  4. dipende dall'efficacia dei comandi
SPL: 9.118 Quale è il pericolo per un aliante che abbia il baricentro molto arretrato ?
  1. Arrivare, in particolari condizioni, allo stallo completo dei piani di coda con conseguente ingovernabilità
  2. Provocare, in certe condizioni, lo stallo a velocità più alte
  3. Probabile difficoltà incontrate dal pilota nel cabrare l'aliante
  4. Parziale o totale inefficacia del trim
SPL: 9.119 Il centro di pressione di un profilo si definisce come:
  1. il punto di applicazione della forza peso
  2. il punto di applicazione della forza aerodinamica
  3. il punto rispetto al quale la risultante delle forze aerodinamiche è costante al variare dell'incidenza
  4. il punto di intersezione della linea media dell'ala con l'asse longitudinale della fusoliera
SPL: 9.120 Il baricentro, o centro di gravità, è il punto:
  1. di applicazione della Portanza sulla corda del profilo
  2. di intersezione della linea media dell'ala con l'asse longitudinale
  3. di applicazione della risultante di tutte le forze peso
  4. rispetto al quale la risultante delle forze aerodinamiche è costante rispetto al variare dell'incidenza
SPL: 9.121 Se si varia l'angolo di incidenza cosa fa il centro di pressione ?
  1. Si sposta lateralmente verso la fusoliera
  2. Si sposta lateralmente verso l'estremità dell'ala
  3. Si sposta longitudinalmente avanti o indietro
  4. Rimane sempre fisso
SPL: 9.122 La stabilità longitudinale di un aliante è assicurata essenzialmente:
  1. dal timone di direzione
  2. dal timone di profondità
  3. dagli alettoni
  4. dallo stabilizzatore
SPL: 9.123 La stabilità trasversale di un aliante è ottenuta generalmente:
  1. tramite l'uso di alettoni differenziali
  2. con l'adozione del diedro alare
  3. con l'adozione degli aerofreni
  4. con l'adozione di opportuni profili alari
SPL: 9.124 La stabilità direzionale di un aliante è ottenuta generalmente:
  1. dal timone di direzione (parte mobile)
  2. dagli alettoni, ed è ulteriormente migliorabile tramite il diedro
  3. dallo stabilizzatore
  4. dalla parte fissa (deriva) dell'impennaggio verticale
SPL: 9.125 Il piano fisso orizzontale di coda (stabilizzatore) ha lo scopo di:
  1. assicurare la stabilità trasversale
  2. assicurare la stabilità longitudinale
  3. consentire il volo a qualsiasi incidenza
  4. assicurare tutte le suaccennate funzioni
SPL: 9.126 La principale superficie aerodinamica di un aliante destinata ad assicurare la stabilità direzionale è:
  1. la superficie alare
  2. il piano di coda orizzontale
  3. il timone di direzione (parte mobile)
  4. la deriva fissa
SPL: 9.127 Quando è che un aliante si definisce staticamente stabile ?
  1. Quando non reagisce alle forze perturbatrici esterne
  2. Quando tende a modificare la sua traiettoria
  3. Quando ha i comandi molto efficienti
  4. Quando tende a tornare sulla traiettoria iniziale
SPL: 9.128 Se il pilota equipaggiato pesa meno del minimo previsto dal manuale di volo, dovrà regolarsi in questo modo:
  1. deve tenere presente di volare a velocità minori
  2. può andare in volo tranquillamente così com'è
  3. deve assolutamente munirsi della zavorra necessaria per il raggiungimento del peso minimo prescritto
  4. saprà di essere avvantaggiato per via del minor carico alare
SPL: 9.129 Cosa può succedere se il pilota di un aliante che vola con il baricentro molto arretrato effettua uno stallo completo ?
  1. Può rimettere l'aliante dallo stallo mediante l'uso del trim
  2. Può governare benissimo l'aliante senza problemi
  3. Deve agire con una maggiore escursione dei comandi
  4. Può trovarsi nell'impossibilità di rimettere l'aliante in volo normale
SPL: 9.130 A parità di quota e di angolo di inclinazione laterale:
  1. il raggio di virata aumenta con l'aumentare della velocità
  2. il raggio di virata diminuisce con l'aumentare della velocità
  3. il raggio di virata non dipende dalla velocità, ma solo dalla inclinazione alare
  4. diminuisce di 1 m per ogni grado di aumento dell'angolo di inclinazione laterale
SPL: 9.131 A parità di quota e di velocità, il raggio di virata:
  1. diminuisce diminuendo l'inclinazione alare
  2. diminuisce di 1 m per ogni grado di aumento dell'angolo di inclinazione alare
  3. aumenta aumentando l'inclinazione alare
  4. aumenta diminuendo l'inclinazione alare
SPL: 9.132 In volo orizzontale rettilineo uniforme, il fattore di carico è uguale a:
  1. zero
  2. uno
  3. all'accelerazione di gravità
  4. alla potenza
SPL: 9.133 Durante una virata, il fattore di carico:
  1. aumenta con l'aumentare dell'inclinazione alare
  2. diminuisce con l'aumentare dell'inclinazione alare
  3. rimane costante a qualsiasi inclinazione laterale
  4. aumenta con la diminuzione dell'inclinazione laterale
SPL: 9.134 Durante una virata, si sviluppa un fattore di carico uguale a 2. In tal caso, la Portanza dovrà essere:
  1. di poco superiore al peso del velivolo
  2. il doppio del peso del velivolo
  3. uguale al peso del velivolo
  4. inferiore al peso del velivolo
SPL: 9.135 Durante una virata si sviluppa un fattore di carico pari a 3. In tal caso la Portanza dovrà essere:
  1. uguale al peso dell'aliante
  2. di poco superiore al peso dell'aliante
  3. inferiore al peso dell'aliante
  4. il triplo del peso dell'aliante
SPL: 9.136 Durante una virata a quota costante e con inclinazione laterale di 60° si sviluppa:
  1. un fattore di carico uguale al peso dell'aliante
  2. un fattore di carico uguale a 2
  3. un fattore di carico uguale a 1
  4. un fattore di carico uguale alla forza centrifuga
SPL: 9.137 Perché un aereo possa mantenere una traiettoria rettilinea orizzontale senza variare la quota, occorre che:
  1. la Portanza sia uguale ed opposta al peso
  2. la Portanza sia superiore al peso
  3. la risultante aerodinamica equilibri il peso e la Resistenza
  4. la risultante aerodinamica sia inferiore alla massa
SPL: 9.138 Durante la discesa, l'eventuale trazione:
  1. si annulla
  2. si sottrae al peso
  3. si aggiunge al peso apparente
  4. si aggiunge alla componente del peso lungo la traiettoria
SPL: 9.139 Durante una richiamata a seguito di una picchiata, la Portanza:
  1. deve essere uguale alla forza centrifuga
  2. deve equilibrare il peso, la Resistenza e la forza centrifuga
  3. deve equilibrare sia il peso che la forza centrifuga
  4. deve essere superiore al peso
SPL: 9.140 Il carico alare di un aliante si esprime in:
  1. Kg/sec
  2. Kgm
  3. Kg/m²
  4. Kg
SPL: 9.141 Se ad 1g la velocità di stallo è di 60 Km/h, in una virata con inclinazione di 60° la velocità di stallo sarà approssimativamente di:
  1. 90 Km/h
  2. 85 Km/h
  3. 120 Km/h
  4. 65 Km/h
SPL: 9.142 Come si ottiene la velocità di stallo se l'aliante è sottoposto ad un certo numero di "g" ?
  1. Moltiplicando la velocità di stallo ad 1g per il numero di "g"
  2. Dividendo la velocità di stallo per il numero di "g"
  3. Moltiplicando la velocità di stallo ad 1g per la radice quadrata del numero di "g"
  4. La velocità di stallo non è influenzata dal numero di "g"
SPL: 9.143 Cosa sta ad indicare la velocità di manovra Va ?
  1. La velocità oltre la quale non si stalla più
  2. La velocità massima consentita da non superare mai
  3. La velocità massima di acrobazia
  4. La velocità limite alla quale si possono azionare i comandi a fondo corsa
SPL: 9.144 Può il pilota portare tranquillamente un aliante a volare in condizioni al di fuori della linea chiusa dell'inviluppo di volo ?
  1. No, perché può essere molto pericoloso
  2. Sì, ma con precauzione
  3. Sì, ma solo per breve tempo
SPL: 9.145 Le limitazioni di velocità e fattori di carico sono contemporaneamente rappresentati:
  1. nel diagramma delle velocità
  2. nell'inviluppo di volo
  3. nella polare dell'aliante
  4. nel manifesto di carico
SPL: 9.146 Che cosa è la velocità limite Vne ?
  1. La velocità alla quale si possono azionare i comandi a fondo corsa
  2. La velocità consigliata da tenere in turbolenza
  3. La velocità massima di traino aereo
  4. La velocità massima da non superare mai
SPL: 9.147 Come si deve volare per percorrere in volo planato, in aria calma, la maggior distanza possibile ?
  1. Alla velocità minima
  2. Alla velocità di massima efficienza
  3. Alla velocità massima
  4. Alla velocità di minima discesa
SPL: 9.148 Come si deve volare, in aria calma e in volo planato, per rimanere in volo il più a lungo possibile ?
  1. Alla velocità minima
  2. Alla velocità di massima efficienza
  3. Con i flaps estesi
  4. Alla velocità di minima discesa
SPL: 9.149 Con riferimento alla figura seguente,

ricavare a quale velocità approssimata si ottiene il massimo rapporto di planata con 50 Km/h di vento contrario e discendenza di 1 m/sec.
  1. A 155 Km/h
  2. A 120 Km/h
  3. A 70 Km/h
  4. A 100 Km/h
SPL: 9.150 Con riferimento alla figura seguente,

i punti "A" e "B" stanno ad indicare rispettivamente:
  1. "A" velocità minima; "B" minima discesa
  2. "A" velocità minima; "B" efficienza massima
  3. "A" minima discesa; "B" velocità minima
  4. "A" minima discesa; "B" velocità ottima di crociera
SPL: 9.151 Con riferimento alla figura seguente,

ricavare a quale velocità approssimativa si ottiene il massimo rapporto di planata con un vento contrario di 80 Km/h.
  1. A 100 Km/h
  2. A 130 Km/h
  3. A 85 Km/h
  4. A 200 Km/h
SPL: 9.152 Con riferimento alla figura seguente,

i punti "B" e "C" indicano rispettivamente:
  1. punto "B" = minima discesa; punto "C" = velocità massima
  2. punto "B" = velocità minima; punto "C" = efficienza massima
  3. punto "B" = efficienza massima; punto "C" = minima discesa
  4. punto "B" = minima discesa; punto "C" = efficienza massima
SPL: 9.153 Con riferimento alla figura seguente,

verificare a quale velocità approssimativa di ottiene il massimo rapporto di planata con 40 Km/h di vento contrario.
  1. A 120 Km/h
  2. A 105 Km/h
  3. A 85 Km/h
  4. A 145 Km/h
SPL: 9.154 Con riferimento alla figura seguente,

volando a 150 Km/h ed incontrando una discendenza di 2 m/sec, quanto dovrebbe indicare all'incirca il variometro ?
  1. 0 m/sec (volo orizzontale)
  2. 1 m/sec a salire
  3. 2 m/sec a scendere
  4. 4 m/sec a scendere
SPL: 9.155 Con riferimento alla figura seguente,

indicare l'efficienza massima e la velocità corrispondente in presenza di vento calmo.
  1. Punto "C" - velocità 78 Km/h
  2. Punto "C" - velocità 90 Km/h
  3. Punto "B" - velocità 78 Km/h
  4. Punto "A" - velocità 50 Km/h
SPL: 9.156 Con riferimento alla figura seguente,

i punti "A" e "C" indicano rispettivamente:
  1. punto "A" = velocità minima; punto "C" = velocità di minima discesa
  2. punto "A" = velocità minima; punto "C" = velocità di massima Efficienza
  3. punto "A" = velocità di minima discesa; punto "C" = velocità di massima Efficienza
  4. punto "A" = velocità di massima Efficienza; punto "C" = velocità di minima discesa
SPL: 9.157 Dove si incontrano i tre assi di un aliante ?
  1. Nel centro di pressione
  2. Nel baricentro
  3. Nel posto di pilotaggio
  4. Nell'asse del profilo
SPL: 9.158 Gli assi di un aliante sono:
  1. longitudinale; trasversale
  2. longitudinale; trasversale; obliquo
  3. longitudinale; trasversale; verticale
  4. trasversale; verticale
SPL: 9.159 L'asse longitudinale di un aliante viene anche chiamato:
  1. asse di rotazione
  2. asse di imbardata
  3. asse di beccheggio
  4. asse di rollio
SPL: 9.160 L'asse trasversale di un aliante viene anche chiamato:
  1. asse di rotazione
  2. asse di imbardata
  3. asse di beccheggio
  4. asse di rollio
SPL: 9.161 L'asse verticale di un aliante viene anche chiamato:
  1. asse di rotazione
  2. asse di imbardata
  3. asse di beccheggio
  4. asse di rollio
SPL: 9.162 Azionando il timone di direzione, l'effetto primario che ne deriva è:
  1. un'inclinazione laterale
  2. una picchiata
  3. una cabrata
  4. una rotazione attorno all'asse verticale
SPL: 9.163 Azionando gli alettoni, l'effetto primario che ne deriva è:
  1. una picchiata
  2. una cabrata
  3. una rotazione attorno all'asse longitudinale
  4. una rotazione attorno all'asse verticale
SPL: 9.164 Azionando il timone di direzione, l'effetto secondario che ne deriva è:
  1. una inclinazione laterale (rollio)
  2. una cabrata
  3. una picchiata
  4. non esistono effetti secondari
SPL: 9.165 Azionando gli alettoni, l'effetto secondario che ne deriva è:
  1. una cabrata
  2. una picchiata
  3. una rotazione attorno all'asse verticale (imbardata)
  4. non esistono effetti secondari
SPL: 9.166 Quali sono gli effetti primari e secondari che si avvertono manovrando gli alettoni ?
  1. Primario: rollio; secondario: imbardata inversa
  2. Primario: rollio; secondario: imbardata indotta
  3. Primario: rollio; secondario: rollio indotto
  4. Primario: beccheggio; secondario: imbardata inversa
SPL: 9.167 Quali sono gli effetti primari e secondari che si avvertono manovrando il timone di direzione ?
  1. Primario: imbardata; secondario: imbardata inversa
  2. Primario: imbardata; secondario: rollio indotto
  3. Primario: imbardata; secondario: scivolata d'ala
  4. Primario: beccheggio; secondario: rollio indotto
SPL: 9.168 L'imbardata inversa è particolarmente evidente negli alianti, poiché:
  1. la fusoliera è generalmente molto lunga
  2. vi è una notevole inerzia aerodinamica
  3. gli alettoni sono poco efficienti
  4. è generalmente molto elevato l'allungamento alare
SPL: 9.169 Vi è un artificio costruttivo, generalmente adottato negli alianti, che diminuisce l'effetto dell'imbardata inversa. Quale è ?
  1. Gli spoilers
  2. Gli alettoni a comando differenziale
  3. Il diedro alare
  4. Le ali a forma di gabbiano
SPL: 9.170 Il movimento secondario di imbardata inversa provocato dagli alettoni è una rotazione dell'aliante attorno all'asse:
  1. verticale
  2. longitudinale
  3. trasversale
  4. orizzontale
SPL: 9.171 Il movimento secondario di rollio indotto provocato dal timone di direzione è una rotazione dell'aliante attorno all'asse:
  1. verticale
  2. longitudinale
  3. trasversale
  4. orizzontale
SPL: 9.172 Con riferimento alla figura seguente,

quali sono rispettivamente l'angolo di calettamento "c°" e l'angolo di assetto "A°" ?
  1. Calettamento c° = 1; assetto A° = 4
  2. Calettamento c° = 2; assetto A° = 4
  3. Calettamento c° = 2; assetto A° = 3
  4. Calettamento c° = 1; assetto A° = 2
SPL: 9.173 Con riferimento alla figura seguente,

quali sono rispettivamente l'angolo di calettamento "c°" e l'angolo di traiettoria "β°" ?
  1. Calettamento c° = 1; traiettoria β° = 3
  2. Calettamento c° = 2; traiettoria β° = 4
  3. Calettamento c° = 2; traiettoria β° = 3
  4. Calettamento c° = 1; traiettoria β° = 4
SPL: 9.174 Con riferimento alla figura seguente,

quali sono rispettivamente l'angolo di incidenza "α°" e l'angolo di assetto "A°" ?
  1. Incidenza α° = 1; assetto A° = 4
  2. Incidenza α° = 1; assetto A° = 3
  3. Incidenza α° = 2; assetto A° = 4
  4. Incidenza α° = 3; assetto A° = 1
SPL: 9.175 Con riferimento alla figura seguente,

quali sono rispettivamente l'angolo di incidenza "α°" e l'angolo di traiettoria "β°":
  1. Incidenza α° = 3; traiettoria β° = 2
  2. Incidenza α° = 1; traiettoria β° = 2
  3. Incidenza α° = 4; traiettoria β° = 3
  4. Incidenza α° = 1; traiettoria β° = 3
SPL: 9.176 Con riferimento alla figura seguente,

quali sono rispettivamente l'angolo di calettamento "c°" e l'angolo di incidenza "α°" ?
  1. Calettamento c° = 2; incidenza α° = 4
  2. Calettamento c° = 4; incidenza α° = 2
  3. Calettamento c° = 2; incidenza α° = 1
  4. Calettamento c° = 1; incidenza α° = 2
SPL: 9.177 Con riferimento alla figura seguente,

quali sono rispettivamente l'angolo di assetto "A°" e l'angolo di traiettoria "β°" ?
  1. Assetto A° = 4; traiettoria β° = 2
  2. Assetto A° = 4; traiettoria β° = 3
  3. Assetto A° = 3; traiettoria β° = 2
  4. Assetto A° = 1; traiettoria β° = 3
SPL: 9.178 L'angolo di assetto di un aliante in volo corrisponde sempre all'angolo di incidenza.
  1. Vero
  2. Falso
SPL: 9.179 In un aliante in volo può accadere che si ottenga lo stesso angolo di incidenza con i più svariati assetti.
  1. Vero
  2. Falso
SPL: 9.180 Le superfici compensatrici (trim) sul timone di profondità servono:
  1. ad aumentare la pressione aerodinamica che si deve creare sui comandi a seguito di una manovra
  2. a rendere nulla la forza sui comandi, a volontà del pilota in volo stabilizzato
  3. a diminuire la Resistenza indotta
  4. per poter fare acrobazie